Se è vero che un vero amico si vede nel momento del bisogno, allora Sebastiano Ranfagni, dorsista della nazionale, ne ha veramente tanti di amici, e altrimenti non poteva essere.   Una catena di amici, tantissimi, che in questi ultimi giorni hanno deciso di non far mancare il proprio affetto al gigante del nuoto azzurro.

Seba, infatti, nei giorni scorsi, dopo una visita medica di controllo non ha ottenuto l’idoneità agonistica da parte del Coni, a causa di un’anomalia cardiaca. Un duro colpo per tutti, un boccone veramente troppo amaro da “digerire”, soprattutto per lui che certo non aveva voglia di allontanarsi (speriamo solo temporaneamente) dall’attività agonistica così presto.

Sembra una scena già vista: durante la preparazione delle Olimpiadi di Atene 2004 a Domenico Fioravanti fu diagnosticata una ipertrofia cardiaca. La nostra prima medaglia d’oro alle Olimpiadi chiuse così con l’attività agonistica.

Per Ranfagni, invece, per ora, c’è solo un periodo di attesa, per capire “COSA” e “SE”  ….

E  l’attesa è estenuante. Ma è proprio in momenti del genere che si scopre il buon cuore delle persone, lo stesso cuore che, nonostante ora stia riscontrando qualche anomalia di troppo, Seba ha dimostrato di avere all’indomani del terremoto in Emilia. Sua infatti, fu l’idea delle magliette solidali a favore dei terremotati.

La sua bacheca di facebook ora è un continuo avvicendarsi di post, link, messaggi di incoraggiamento.

A tutti lui risponde così:  “Se è vero che le parole non possono lenire il dolore e la paura di perdere una parte di vita lunga 22 anni vi ringrazio comunque tutti per l affetto e la carica che mi state trasmettendo... Grazie di cuore”.

Forza e coraggio Seba, a te il mio abbraccio e quello di tutta la redazione del Mondo del Nuoto.