Tecnica del Nuoto.
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L’ultima giornata porta altre due medaglie d’oro agli Stati Uniti, che vincono entrambe le staffette miste. L’America chiude questa Olimpiade con un medagliere incredibile: 30 medaglie, di cui 16 d’oro (la metà dell’intero bottino aureo olimpico), 8 d’argento e 6 di bronzo. Per dare la dimensione di questa impresa basti pensare che l’Italia del nuoto 16 medaglie (oro, argento e bronzo) le ha vinte nelle sei olimpiadi precedenti Londra (1 nel 1988, 2 nel 1992, 1 nel 1996, 6 nel 2000, 2 nel 2004 e 4 nel 2008). L’ultimo zero nel medagliere italiano risale a Los Angeles 1984: anche allora gli Azzurri restarono a bocca asciutta. Il miglior piazzamento degli Azzurri a questa Olimpiade è il quinto posto. Lo ha ottenuto questa sera Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero. Prima di lui lo avevano ottenuto Federica Pellegrini – due volte, nei 200e 400 stile libero - e Ilaria Bianchi nei 100 farfalla. In questa giornata c’è un altro record mondiale, il nono di questa olimpiade, ad opera della staffetta 4x100 mista femminile degli Stati Uniti. Questa ultima giornata delle olimpiadi di nuoto di Londra è anche da ricordare perché è quella in cui Michael Phelps vince l’ultima medaglia d’oro, ultima medaglia olimpica, della sua inimitabile carriera. E’ la 22esima, la 18esima d’oro. Il presidente della FINA, Julio Maglione, gli consegna un premio speciale come riconoscimento della sua straordinaria carriera. Poi Phelps, fra gli applausi, compie un giro d’onore intorno alla vasca. Infine, alle 21.27 ora di Londra, “Big” Michael esce definitivamente dalla vasca, e dalla scena del nuoto agonistico. Con un enorme sorriso e gli occhi lucidi.
Nel medagliere individuale il secondo posto è della Cina con 10 medaglie (5 – 2 -3); poi la Francia (4 -2 -1). Entrambe migliorano nettamente le proprie posizioni nel ranking internazionale delle nazioni. Soltanto sesta l’Australia che pure ha vinto 10 medaglie, ma una sola soltanto d’oro; poi 6 argenti e 3 bronzi. Per numero di medaglie al secondo posto c’è il Giappone, con 11: nessuna d’oro, 3 d’argento e 8 di bronzo. Con gli Stati Uniti che fanno la parte del leone, nel medagliere figurano meno nazioni del solito: soltanto diciassette.
50 stile libero donne.
Ranomi Kromowidjojo vince in 24.05 e per un centesimo fa il record olimpico. Avendo messo al collo anche l’oro dei 100 metri, s’incorona regina della velocità, succedendo a Britta Steffen nel titolo di entrambe le distanze. La bielorussa Aliaksandra Herasimenia migliora ancora e prende la sua seconda medaglia d’argento in 24.28, a 23 centesimi dalla vincitrice, replicando quella vinta nei 100 metri (anche lì dietro alla Kromowidjojo). Non è contenta, anzi è delusa. Spiega: “Volevo battere Ranomi”. L’altra olandese Marleen Veldhuis è terza in 24.39. Indubbiamente le velociste olandesi hanno salvato la spedizione olimpica degli Orange. Si difende bene Britta Steffen ma non riesce a salire sul podio: è quarta in 24.46. Germania catastrofica, senza medaglie. Non accadeva da 80 anni, dal 1932 a Los Angeles . Appena un centesimo dietro la Steffen si piazza l’inglese Francesca Halsall (24.47). Separate da un solo centesimo anche la svedese Therese Alshammar (24.61) e l’americana Jessica Hardy (24.62). All’ultimo posto la nuotatrice delle Bahamas Arianna Vanderpool-Wallace
1500 stile libero uomini.
Yang Sun, disturbato da un fischio proveniente dalla tribuna, cade in acqua ma per fortuna non viene squalificato. C’è aria di nuovo record del mondo. Sun non delude. Alla partenza il più lesto è il coreano Tae-Hwan Park ma Sun recupera subito ed ai 100 metri è già primo. Ai 200 metri, dietro alla coppia di testa c’è il canadese Ryan Cochrane in terza posizione e il tunisino Oussama Mellouli in quarta. Gregorio Paltrinieri è quinto: una posizione che l’Azzurro manterrà fino alla fine. Il cinese prosegue solitario la sua irresistibile cavalcata e mette fra se e gli avversari un distacco immenso. Va a vincere in 14:31.02. Un incredibile record del mondo, migliore di 3 secondi e 12 centesimi rispetto al precedente, da lui stesso stabilito ai Mondiali di Shanghai 2011. Dopo aver guardato il tabellone, mentre è ancora in acqua, Yang Sun piange e scioglie la tensione accumulata prima della gara, anche a causa della temuta squalifica. Cochrane vince l’argento in14:39.63; Mellouli il bonzo in 14:40.31.Oltre 10 secondi fra il terzo e il quarto Park, che a metà gara cede di schianto e tocca in 14:50.61. Subito dietro Paltrinieri, in 14:51.92, un tempo simile a quello nuotato in batteria. A conti fatti il podio non era alla sua portata. Quinto posto comunque onorevole e partecipazione olimpica positiva per il ragazzo di Carpi.
4x100 mista donne.
Con un terzetto composto da nuotatrici già vincitrici di medaglie d’oro sui 100 metri, nelle rispettive specialità, – Melissa Franklin in dorso, Rebecca Soni in rana, Dana Vollmer in farfalla - e l’aggiunta di Allison Schmitt (oro individuale a stile libero ma sui 200 metri), gli Stati Uniti non potevano non vincere, e non potevano non fare il nuovo record del mondo: vincono in 3:52.05 (primato precedente 3:59.19), con un vantaggio enorme sulla seconda – l’Australia in 3:54.02 - e sulla terza classificata, il Giappone in 3:55.73. Vincitrici in estasi. Per tutte la Franklin: “E’ irreale. Questa è la maniera perfetta per finire l’olimpiade”
4x100 mista uomini.
Analoga situazione con il quartetto maschile degli Stati Uniti: Grevers (dorso), Phelps (farfalla) e Adrian (stile libero) vincitori dei 100metri individuali e Hansen bronzo nei 100 rana. La vittoria è matematica e gli Stati Uniti vincono in 3:29.35. Il Giappone, con i medagliati individuali Irie (dorso(, Kitajima (rana), Matsuda (farfalla) e con lo stile liberista Fuji in ultima frazione vince la medaglia d’argento in 3:31.26. L’ Australia è terza con 3:31.58, a 32 centesimi.