Tecnica del Nuoto.
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Quasi in contemporaneità con il Trofeo “Città di Milano”, si è svolto a Leeds, in Inghilterra, dal 7 al 10 marzo, un interessante meeting, pure in vasca da 50 metri, con una buona partecipazione straniera.
Proprio gli stranieri l’hanno fatta da protagonisti, in particolare le campionesse olimpiche Ruta Meilutyte e Ranomi Kromowidjojo.
La ranista lituana, 16 anni (li compirà fra qualche giorno, il 19 marzo) ha vinto 50 e 100 metri rana: la distanza più breve in 30.57, quella più lunga in 1:06.75: tempi ragguardevoli per la stagione. Va ricordato che la bionda campionessa olimpica dei 100 metri rana studia a Plymouth città del Devon, nell’Inghilterra Occidentale, dove si allena e gareggia per il locale Swim Club sotto la guida del tecnico inglese Jon Rudd.
Analoga impresa della velocista olandese che, come a Londra 2012, ha vinto 50 e 100 metri stile libero. Notevole il suo crono sui 50 metri: 24.56, appena 51 centesimi in più rispetto al suo tempo di Londra (24.05), contro avversarie di grande levatura: la britannica Fran Halsall seconda con 24.77; la danese Jeanette Ottesen Gray terza in 25.36; quarta e quinta rispettivamente la connazionale Femke Heemskerk (25.42) e l’americana Natalie Coughlin (25.47).
Nella prima giornata del meeting, il 7 marzo, Ranomi – ora allenata da Marcel Wouda (ex mistista di valore internazionale) e, come la Pellegrini, reduce da un collegiale a Phuket – ha vinto i 100 metri, sua prima gara sulla distanza dopo Londra 2012 in 54.14 (26.39). Soltanto l’australiana Cate Campbell, con 53 e mezzo, ha fatto meglio quest’anno ma occorre considerare che agli antipodi siamo nel pieno della stagione estiva.
Heemskerk (54.78), Halsall (54.87), Coughlin(54.90) e Meilutyte (55.28) si sono piazzate nell’ordine.
Vittorie straniere anche nei 100m stile libero maschili vinti dal californiano Anthony Ervin con in 49.21, un crono rilevante ameno di un secondo dalla sua migliore prestazione di sempre, ottenuta addirittura nel 2001 con 48.33 ai Mondiali di Fukuoka. L’insaziabile veterano ha battuto l’olandese Sebastiaan Verschuren, secondo in 49.47 e pretendente al podio mondiale a Barcellona 2013.
Anche i 100 farfalla femminili sono finiti in mani straniere: la danese Jeanette Ottesen Gray li ha dominati in 58.99.
Gli inglesi sono rimasti quasi a mani vuote ma i padroni di casa, i britannici, si sono rifatti con le vittorie di uno scozzese e di una gallese.
Michael Jamieson, 25 anni, scozzese di Edimburgo ma studente e nuotatore a Bath (Inghilterra sud occidentale), medaglia d’argento a Londra 2012 dietro l’ungherese Daniel Gyurta, ha vinto i 200 metri rana col tempo di 2:10.43 e una nuotata fluida e filante. Al secondo e terzo posto due quotati rivali: l’inglese Andrew Willis (2:11.42) e il tedesco Marco Koch (2:11.64).
Jazmin Carlin, unica vera rivelazione del meeting, ha realizzato una tripletta in mezzofondo. La quindicenne di Swansea – città sinora famosa per la sua squadra di rugby –, di nazionalità gallese, ha vinto i 400 metri in un notevole 4:07.14, quarto crono personale, nemmeno un secondo e mezzo sopra il suo personale di 4:05.51, risalente ai Campionati nazionali del 2011. In questa gara ha sconfitto nettamente la scozzese Hanna Miley (4:09.30) e l’inglese Aimee Willmott (4:10.54).
Jazmin "Jazz" Carlin. Indossa la tuta della nazione gallese
Sugli 800 e i 1500 metri stile libero l’allieva dell’ americano Bud McAllister, già coach della grande Janet Evans, ha realizzato le proprie migliori prestazioni personali: 8:24.00 sugli 800 metri e 16:18.00 sui 1500 metri. Seppur poco nota a livello internazionale la Carlin, che ha 23 anni - tanti quanti quelli di Rebecca Adlington al momento del (forse prematuro) ritiro dal nuoto agonistico dopo l’Olimpiade di Londra – ha comunque già vinto la medaglia di bronzo, come componente della staffetta 4x200m stile libero, tanto ai Mondiali di Roma 2009 che agli Europei di Budapest 2010. E’ improbabile che la bella Jazmin (“Jazz” di soprannome) possa diventare l’erede della “compatriota” (Galles e Inghilterra sono patrie diverse) ma è sulla buona strada per diventarne un valido rimpiazzo.
Bud McAllister quando allenava Janet Evans
Infine, da rilevare che i 200 dorso femminili sono stati vinti dalla specialista e finalista olimpica Elizabeth Simmonds (inglese della Bath University) con il tempo di 2:10.25, di poco inferiore a quello con cui Federica Pellegrini ha vinto la stessa gara a Milano (2:10.99).