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ISHOF: nel 2015 via da Fort Lauderdale

L’accordo cinquantennale con la municipalità è in scadenza e non verrà rinnovato. Il museo del nuoto potrebbe trasferirsi a Santa Clara, in California.

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ISHOF

Ora è ufficiale: a febbraio 2015 scadrà l’accordo cinquantennale tra l’International Swimming Hall of Fame e la municipalità di Fort Lauderdale, e lo stesso non verrà rinnovato. La permanenza dell’ISHOF a Fort Lauderdale, città costiera della Florida a mezz’ora da Miami (a nord) è prevista fino a fine ottobre 2014, poi inizierà il trasloco. Tanto Bruce Wigo, presidente e amministratore delegato (CEO) dell’istituzione, quanto Jack Seiler, sindaco di Fort Lauderdale, si sono detti delusi.

BRUCE WIGO +ISABELLA CASTAGNETTI

Bruce Wigo e Isabella Castagnetti a Fort Lauderdale lo scorso maggio. Foto di Patrizia Cenzo

 

Wigo ha spiegato che la decisione è stata presa a causa dei problemi sorti con alcuni leader della città, la cui visione dell’ISHOF differisce da quella di Wigo e del Board (Consiglio direttivo) dell’ISHOF. Il piano urbanistico della città prevedeva la costruzione di un nuovo centro aquatico da 32 milioni di dollari nella zona della spiaggia, che però non è stato realizzato. Questo centro avrebbe permesso alla Hall of Fame di trasformarsi e modernizzarsi.

“Vogliamo creare un museo interattivo, con tutte le tecnologie oggi disponibili; una vera e propria attrazione che possa interessare tutti, non soltanto coloro che provengono dal nuoto agonistico; su questa visione non c’è stata sintonia con alcuni amministratori”, ha specificato Wigo.

La International Hall of Fame rappresenta un punto di riferimento importante a Fort Lauderdale spiaggia dal 1965. Nel corso di quasi mezzo secolo ha onorato parecchi fra i più grandi atleti e allenatori di tutte le discipline, americani e internazionali; inoltre, ha ricostruito e custodito la storia del nuoto e delle altre discipline e la memoria delle epoche passate in vari modi e con diverse iniziative.

“La decisione di lasciare Fort Lauderdale suscita molta emozione ma è giusta, anche perché è una decisione dettata da esigenze finanziarie”, ha concluso Wigo.

Pur da un punto di vista opposto il sindaco Seiler concorda: “L’ISHOF ha fatto del bene alla città e la città ha fatto del bene all’ISHOF ma in vista del rinnovo del contratto ci hanno chiesto troppo: non soltanto l’affitto gratuito com’è adesso ma anche un contributo annuo di 50.000 dollari, l’accollo delle spese di manutenzione ed altri benefici”. Ma Wigo smentisce di avere chiesto condizioni economiche diverse da quelle attuali.

La prossima sede potrebbe essere Santa Clara, famoso santuario del nuoto nell’area di San Francisco, in California. Tra l’ISHOF e la municipalità di quella città sono in corso trattative ma finora non c’è nulla di concreto.

Se le negoziazioni con Santa Clara dovessero fallire l’ISHOF è disponibile a trasferirsi ovunque esistano condizioni e garanzie che ne permettano la crescita. L’Italia non è mal vista.

 

 

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