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I Campionati Nazionali Britannici si sono svolti su cinque giornate, in perfetta coincidenza con i Campionati Italiani Assoluti primaverili di Riccione, nella prestigiosa vasca olimpica del London Aquatics Centre. Iniziati martedì 14 aprile, si sono conclusi sabato 18 aprile. In copertina il ventenne Adam Peaty (sopra) autore di una tripletta in rana (gli inglesi direbbero “hat trick”) e del record mondiale sulla distanza intermedia dei 100 metri.
James Guy, 19 anni, ha staccato il primo biglietto per Kazan vincendo, nella prima giornata, i 400m stile libero in 3:44.16 (53.62, 1:50.76, 2:48.00), 2° crono dell’anno e nuovo record britannico. Il precedente, di 3:44.58, rappresentava il tempo limite per i Mondiali. Di rilievo anche i tempi del 2° e 3°, entrambi nella Top 10 stagionale: rispettivamente Nicholas Grainger (3:45.89) e Dan Wallace (3:46.15). In gennaio Guy si era allenato a Melbourne con l’australiano Mack Horton, che detiene il primo crono dell’anno dei 400 metri con 3:42.84. Da notare che fino ai 300 metri Guy aveva nuotato più velocemente di Horton (2:48.09 il suo parziale) ma l’australiano è stato assai più rapido negli ultimi 100 metri, da lui compiuti in 54.75,ai Trials (sollecitato da David McKeon, 2° in 3:44.28, 3° crono 2015).
Nell’ultima giornata Guy ha vinto i 200m stile libero, in 1:46.32, precedendo tre rivali, tutti sull’1:46, per una staffetta 4x200 niente male.
Nella prima giornata c’è stato anche l’exploit di Chris Walker-Hebborn, 25 anni, che ha vinto i 100m dorso in 52.88 (25.74), primato personale (prec. 53.12) e 1° crono del 2015, davanti a Ryosuke Irie (52.99) e Mitchell Larkin (53.10). Un bel progresso per questo nuotatore che si motiva anche con la scritta che si è fatto tatuare sul petto: per aquam ad gloriam. Il record britannico è di 52.73 ed appartiene a Liam Tancock dal 2009, con costume gommato.
Altra grande protagonista Jazz Carlin, 4:03.51 (26 centesimi oltre il personale di 4:03.24 realizzato agli Europei di Berlino 2014) nei 400m stile libero nella seconda giornata (tempo limite per i Mondiali 4:04.47): è il 2° crono mondiale stagionale, dopo il 4:00.47 realizzato da Kathleen Ledecky ad Austin, in gennaio (al 3° posto, con 4:03.88, la neozelandese Lauren Boyle).
Protagonista anche Hannah Miley che nella prima giornata ha vinto i 200 farfalla e nell’ultima i 400m misti.
Nella seconda giornata, in evidenza Roberto Pavoni, primo nei 200m misti in 1:57.79, tempo che rappresenta il suo primato personale e, per soli 4 centesimi, gli consente di andare a Kazan. E’ anche il 3° crono mondiale 2015, dopo quelli siglati ai campionati nazionali giapponesi da Kosuke Hagino (1:56.30) e Daiya Seto (1:56.82).
Dal canto suo Calum Jarvis ha vinto i 100m stile libero in 48.79, al termine di un bel duello con Ben Proud, 48.83 (soltanto 5 i centesimi di differenza). Questi, in batteria, aveva fatto fermare il cronometro a 48.70, tempo migliore di quello del vincitore della finale.
Nella terza giornata è stata Siobhan-Marie O’Connor (foto sotto) a mettersi in luce con la vittoria dei 200m misti in 2:09.51, miglior crono mondiale stagionale. La O’Connor, 20 anni, talento emergente, è rimasta lontana dal personale di 2:08.21 (tempo con cui vinse l’oro ai Giochi del Commonwealth 2014) ma ha concluso nettamente sotto il limite di 2:10.20 stabilito dalla federazione britannica per Kazan.
Nella quarta giornata, Francesca Halsall, con 24.37, ha fatto suo, per la decima volta consecutiva, il titolo nazionale sui 50m stile libero. E’ il 4° tempo dell’anno, dopo quelli delle sorelle australiane Campbell (Cate 24.03, Bronte 24.18) e dell’olandese Ranomi Kromowidjojo (24.35). L’anno scorso, a Glasgow, la Halsall, con 23.96, vinse l’oro ai Giochi del Commonwealth, battendo proprio Cate Campbell.
Ma la copertina della penultima giornata, e degli interi campionati, spetta, come si è detto all’inizio, ad Adam Peaty. Il ventenne di Derby, dalla carnagione bianco latte, è diventato il primo al mondo a scendere sotto i 58 secondi nei 100 m rana, vinti in 57.92 (27.04), naturalmente nuovo record del mondo, propiziato da una partenza lampo (0.59 il suo tempo di reazione) e dalla sua solita nuotata, tecnicamente bella, aggressiva ma estremamente coordinata. Secondo lo scozzese Ross Murdoch, in 59.13 (2° crono 2015). In quella stessa vasca e in quella stessa corsia, la numero 4, il sudafricano Cameron Van Der Burgh, nel 2012, vinse il titolo olimpico con 58.49, allora record del mondo.
In precedenza Peaty aveva vinto i 200m rana, in 2:08.34, secondo crono mondiale 2015, al termine di una gara di alto livello, che ha generato anche la seconda e la terza prestazione mondiale dell’anno: rispettivamente con Andrew Willis, 2:08.59, e Ross Murdoch, 2:08.90. Notevole anche il 2:09.32 di Craig Benson, quarto classificato.
Nell’ultima giornata Peaty ha realizzato il tempo più veloce nei 50m rana, disputati a serie, 27.09, terza prestazione mondiale annuale (ma Peaty detiene anche la prima con 26.88, dal meeting di Sheffield). Secondo Ross Murdoch, 27.57.
Nella quinta e ultima giornata la scozzese Hannah Miley si è impadronita della scena con la vittoria nei 400m misti, in 4:32.16, su Aimee Willmott, seconda in 4:33.66: questi tempi sono il 1° e 2° del ranking mondiale 2015. La Miley, di solito allenata dal padre Patrick, nello scorso inverno, invece, si è allenata in Sierra Nevada, con Mireia Belmonte, sotto la guida di Fred Vergnoux, il tecnico franco-spagnolo, la cui reputazione continua a crescere.
Elizabeth Simmonds, campionessa d’Europa nel 2010, va ai Mondiali vincendo i 200m dorso in 2:08.38 (tempo limite 2:08.55), 4° crono mondiale stagionale.
Jazmin Carlin, dopo i 400 (4:03.51, 2° tempo mondiale 2015) e gli 800m stile libero (8:21.58, 3° crono 2015), ha vinto anche i 200m stile libero, con il personale di 1:56.88 (9° tempo 2015), su Siobhan-Marie O’Connor, seconda in 1:57.24.
I 200m stile libero maschili sono andati a James Guy (foto sotto), già vincitore dei 400 metri, che ha prevalso in 1:46.32 (tempo migliore di circa 2 secondi rispetto a quello con cui Filippo Magnini ha vinto il titolo italiano a Riccione) su uno stuolo di agguerriti rivali. Ai Mondiali Guy guiderà una staffetta britannica di buon livello poiché potrà contare su altri quattro atleti sotto l’1:48: Robbie Renwick, 2° in 1:46.64, Calum Jarvis, 3° in 1:46.65, Nicholas Grainger, 4° in 1:47.10, Stephen Milne, 5° in 1:47.76. Bene anche Duncan Scott, 17 anni, sesto in 1:48.33.