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Tavarnelle, Sabato 25 Aprile 2015 – Scomparso un grande nuotatore degli anni cinquanta

Paolo Galletti, una vita da stileliberista

Partecipò alle Olimpiadi di Melbourne 1956 e Roma 1960. Lasciato il nuoto si dedicò alla pittura.

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PAOLO GALLETTI

Paolo Galletti (nella foto), stile liberista e pallanotista degli anni cinquanta e sessanta, è morto sabato scorso a Tavarnelle, dove risiedeva. Nato a Firenze 78 anni fa, disputò le sue prime gare in Arno mostrando un talento naturale per lo stile libero.

Nei primi anni cinquanta, da ragazzino, lo vidi gareggiare nella Piscina di Lido di Verona, in quella vasca che poi, ricostruita e trasformata, sarebbe diventata la sede del Centro Federale, ora intitolato ad Alberto Castagnetti, e la dimora sportiva di tanti fra i migliori nuotatori italiani, compresi i campioni olimpici Domenico Fioravanti e Federica Pellegrini.

A quell’epoca le vasche da 50 metri in Italia erano davvero poche, e la piscina di Verona (foto sotto) fu spesso sede di manifestazioni interregionali e nazionali di nuoto e tuffi, anche se l’acqua era verde scuro (proveniva dal fiume Adige ed era immessa in piscina dopo una sosta in una vasca di decantazione) e le corsie di corda, sostenute da rari sugheri.

PSCINA LIDO VERONA ANNI 30

Paolo Galletti gareggiava dai 200 metri in su. In acqua sembrava leggero come un giunco, nuotava recuperando le braccia con i gomiti alti, con uno stile classico, affilato e filante, come il suo profilo.

A quelle gare partecipò anche il principe della scena natatoria dell’epoca, Carlo Pedersoli che, prima di diventare un principe dello schermo col nome di Bud Spencer, era stato il più grande velocista italiano. Pedersoli era bello, imponente, muscoloso. Destava ammirazione. Accanto a lui, come si vede nella foto, lo smilzo Galletti sembrava piccolo senza esserlo (foto sotto).

Paolo Galletti_Carlo Pedersoli

C’erano anche Bubi Dennerlein, che nuotava la rana-farfalla, il dorsista Gilberto Elsa e altri grandi dell’epoca.

Galletti partecipò alle Olimpiadi di Melbourne 1956 e Roma 1960. Ai campionati europei di Budapest, nel 1958, vinse la medaglia d'argento con la staffetta 4x200 stile libero (nuotò la seconda frazione; gli altri erano Fritz Dennerlein, Angelo Romani e Paolo Pucci), quella di bronzo nei 400 metri stile libero, e fu quinto nei 1500. Lasciato il nuoto, si dedicò alla pittura e le sue opere furono esposte a Parigi, Bologna, Firenze, Milano e Torino. 

Ai link qui sotto il ricordo della FIN e del Gazzettino del Chianti (articolo del direttore Matteo Pucci):

http://www.federnuoto.it/discipline/nuoto/flash-news/item/35628-scompare-galletti-il-cordoglio-della-fin.html

http://www.gazzettinodelchianti.it/articoli/primopiano/9451/notizie-su-tavarnelle-val-di-pesa/paolo-galletti-addio-tavarnelle.php#.VT-R0NLtlBc

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