Tecnica del Nuoto.
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Nel mese di giugno, con alcuni comunicati stampa, la FINA ha indirettamente risposto ai duri attacchi di una lobby internazionale di stampo anglofilo. Non tutte le critiche erano parse infondate ma la pretesa di volere creare una nuova governance della FINA con metodi diversi da quelli in uso in qualsiasi istituzione internazionale – sportiva e non – era sembrata eccessiva, e irrealistica.
Anche alla luce di quanto si è appreso negli ultimi trenta giorni, c’è da dire che alla FINA non si è stati con le mani in mano, anzi si è agito con grande attivismo per consolidare lo standing di seconda federazione olimpica recentemente raggiunto. Ormai, soltanto l’atletica leggera sta davanti al nuoto ma anche in questo caso il gap si sta riducendo. Andiamo con ordine.
Il 18 giugno la FINA aveva annunciato che ai Mondiali di Kazan metterà in palio premi in denaro per un montante record: 5,5 milioni di dollari equivalenti a 5 milioni di euro.
Premi in denaro saranno corrisposti a tutti i primi otto classificati di qualsiasi evento e ogni disciplina.
Al Nuoto andranno 2,2 milioni di euro, al Nuoto in Acque Aperte 368.000 euro, ai Tuffi 684.000 euro. I concorrenti dei Tuffi dalle Grandi Altezze – i primi 14 uomini e le prime 12 donne – si divideranno 110.000 euro. Al Nuoto Sincronizzato andranno 790.00 euro, alla Pallanuoto (apprezzata meno dei tuffi e del sincro) 632.000 euro.
Inoltre, nel Nuoto, un record del mondo sarà premiato con 30.000 dollari (26.000 euro).
I premi in denaro ai Mondiali furono introdotti per la prima volta a Melbourne 2007, allora destinati soltanto ai primi tre. A Barcellona 2013 la somma globale era salita a 2,7 milioni di euro, suddivisa fra i primi sei di ciascun evento.
Per il presidente della FINA Julio Maglione (foto sotto) questo incremento testimonia da un lato la crescita di valore dei campionati del mondo, dall’altro il desiderio della FINA di far partecipare i protagonisti dello spettacolo ai benefici, anche economici, da esso generato.
Il 26 giugno è stata annunciata la partnership con la All Nippon Air (ANA) che per quattro anni sarà sponsor della FINA. L’ANA è la seconda compagnia aerea giapponese per ordine di importanza ma il suo business è in costante crescita. C’è anche da dire che l’ANA è uno degli sponsor principali di Tokyo 2020 (il primo del secondo gruppo di sponsor, assieme alla collega JAL – Japan Air Lines). Davvero un grande colpo per la FINA.
L’accordo va dal 2015 al 2018 e copre gli imminenti Mondiali di Kazan e i successivi di Budapest, nel 2017. Inoltre, l’ANA sarà sponsor dei Mondiali di Nuoto in vasca corta (25m) del 2016 e del 2018 che avranno luogo rispettivamente a Windsor, Canada, e Hangzhou, Cina.
Grazie a questo accordo l’ ANA avrà in esclusiva i diritti di marketing relativi alla categoria aerolinee, con possibilità di esporre il proprio brand a tutti gli eventi e in tutte le sedi di gara; inoltre, il suo logo sarà utilizzato in tutto il materiale promozionale della FINA.
L’ANA è partner ufficiale della Japanese Swimming Federation (JASF) dal 2004.
Il 30 giugno la FINA ha riunito a Losanna i potenziali partecipanti all’asta per organizzare i campionati del mondo FINA e quelli master nel 2021 e nel 2013.
Ben sei le città rappresentate nella riunione informativa indetta dalla FINA al duplice scopo di illustrare le procedure d’asta e i benefici derivanti dall’organizzazione dei mondiali, compreso l’impatto economico e l’eredità che gli stessi possono lasciare sul territorio in termini di impianti infrastrutture, eccetera (“legacy”).
Le città presenti, accompagnate dalle rispettive federazioni nazionali, erano: Abu Dhabi/Dubai (UAE), Buenos Aires (ARG), Doha (QAT), Fukuoka/Tokyo (JPN), Istanbul (TUR), e Nanjing/Wuhan (CHN). Ai partecipanti sono state illustrate strategie di marketing, digitali, trasmissioni televisive, ospitalità, viaggio, eccetera.
Nell’introdurre le presentazioni Cornel Marculescu, Direttore esecutivo della FINA (foto di copertina, di Giorgio Scala), ha sostenuto che “i campionati del mondo della FINA sono attualmente uno degli eventi sportivi di maggior successo del pianeta, seguiti ampiamente dai media e visti in Tv da miliardi di spettatori nei cinque continenti”.
Presenti alla riunione anche la Dentsu, Agenzia di Marketing della FINA e alcuni partner e fornitore della FINA stessa, come Myrtha Pool, Omega, Nüssli, Sportcal e Red Torch. Presente anche Vladimir Leonov, ministro dello Sport della Repubblica del Tatarstan (di cui Kazan è capitale).
La scadenza per presentare le candidature è il 26 ottobre 2015. L’8 novembre successivo, a Dubai (UAE), ciascuna delle città candidate potrà fare la presentazione formale della candidatura al Bureau della FINA, che poi voterà per designare l’assegnazione dei campionati 2021 e 2023. Subito dopo ci sarà l’annuncio delle città vincitrici.
In precedenza, il 4 giugno, il Qatar aveva annunciato di essere fortemente interessato ad ospitare una delle due edizioni, o il 2021 oppure il 2023. D’altra parte nella sua capitale Doha, presso l’Hamad Aquatic Centre, nello scorso dicembre il Qatar aveva ospitato i Mondiali di nuoto in corta e la Convention Acquatica della FINA.