Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
Kazan, capitale della Repubblica russa del Tatarstan, bella città di 1.200.000 abitanti, equamente divisi fra cristiani ortodossi e islamici che convivono in pace da secoli, attraverso l’organizzazione di questi campionati rivendica una vocazione sportiva di eccellenza, da affiancare a quella culturale – è sede di un’antica università, molto frequentata – e a quella industriale, più recente, che ha permesso lo sviluppo economico dell’intero territorio e l’innalzamento del tenore di vita della popolazione.
Prima di questo Mondiali, due anni fa, Kazan aveva ospitato un’altra importante manifestazione, l’Universiade. Nel 2018 sarà una delle sedi della Coppa del Mondo di calcio. Il campo di gara sarà lo stadio denominato Kazan Arena, lo stesso che adesso ospita le gare di nuoto e che fino a ieri ha ospitato quelle del nuoto sincronizzato.
Si tratta di un impianto stupendo, dotato di tutto. La piscina temporanea - installata da Myrtha Pool/Piscine Castiglione - è perfetta e, secondo i nuotatori, “scorrevole”. La copertura non è totale, per cui questa mattina - prima delle sedici sessioni di gara del programma di nuoto, che si estende su otto giorni – fa un po’ fresco. L’unico altro problema riguarda l’accesso alla Zona Mista, dove i giornalisti possono incontrare i nuotatori, per raccogliere le loro impressioni subito dopo la loro prova. E’ bella, dotata di tutto – monitor, tavoli, sistema informativo…- ma raggiungerla è un po’ complicato.
Esemplari anche tutte le altre sedi: l’Aquatics Palace, dove questa sera si concluderanno i tuffi e che ha visto i trionfi di Tania Cagnotto (il secondo, la medaglia di bronzo dal trampolino di 3 metri, ieri sera); la Water Polo Arena, costruita in un mese, nello spazio esistente tra la stadio e il Palace: chiaramente una struttura temporanea ma che sembra permanente; il campo di gara per il Nuoto di Fondo e per i Tuffi dalle grandi altezze: posizione privilegiata sul Fiume Kazanka, con tribune coperte, stupende, erette tra l’elegante Promenade e il campo di gara, allestito in modo impeccabile, e dove l’Italia del fondo ha ancora una volta fatto un’ottima figura.
Oltre che per gli organizzatori, voti alti anche per i volontari - entusiasti, gentili, sorridenti: la loro dedizione è persino commovente -, e per il pubblico, che gremisce le tribune in ogni sessione di gara sostenendo con un gran tifo gli atleti russi.
Durante le gare di nuoto sincronizzato, dominate dalla Russia, vincitrice di otto medaglie d’oro, le tribune dello stadio erano sempre gremite, con picchio di oltre 11.000 spettatori.
Anche questa mattina le tribune dello stadio (foto sotto) sono quasi piene: invero, russi a parte, lo spettacolo merita comunque. In questo momento Catie Ledecky ha appena concluso la sua batteria dei 400 metri stile libero in 4:01.73, crono inarrivabile per tutte le altre e che potrebbe preludere al record del mondo questa sera. Poco fa Katinka Hosszu aveva migliorato il proprio record europeo nei 200 misti, con 2:07.30. In precedenza Yang Sun ha detto di contare su di lui per le medaglie, nuotando il miglior tempo delle batterie dei 400 metri stile libero (3:44.99) mentre Florent Manaudou ha riaffermato la propria superiorità nei 50 farfalla (23.15), e, proprio ora, Adam Peaty ha realizzato il nuovo record dei campionati nei 100 rana con 58.52.
In questo primo, provvisorio, bilancio generale dei campionati va ricordato lo straordinario successo della cerimonia di apertura, assai spettacolare e di altissima qualità, al termine della quale Vladimir Putin in persona, presidente della Grande Russia, sportivo di razza, ha dichiarato aperti i campionati (nella foto sotto, di Andrea Masini/Deepbluemedia.eu).
Con questa sua presenza Putin, che aveva trascorso la giornata visitando e motivando le squadre russe del nuoto sincronizzato e della pallanuoto, ha dimostrato che l’ “Ordine della FINA”, la massima onorificenza della federazione internazionale attribuitagli dal presidente Julio Maglione nei primi mesi di quest’anno, era non solo giustificata ma meritata.
Il sostegno ai campionati è stato, ed è, massimo anche da parte delle autorità del Tatarstan e di Kazan, sempre presenti alle manifestazioni con entusiasmo.
In particolare il presidente della repubblica, Rustam Minnikhanov, non ha mancato di assistere a qualche gara e di fare alcune premiazioni. Ieri, tradizionale primo giorno di agosto, in occasione di una festa nazional-popolare, il Sabantuy (“Festa del raccolto”), anch’essa organizzata ad altissimi livelli, Minnikhanov e il direttore esecutivo della FINA Cornel Marculescu sono intervenuti ed hanno pronunciato brevi parole di reciproco ringraziamento (foto sotto).
In definitiva, tutto si può dire ma nulla di male in riferimento ai Mondiali di Kazan. Ancora una volta, e più di sempre, la FINA ha avuto ragione (e Marculescu ha vinto la sua scommessa).