Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
Il 12 ottobre di sette anni fa, nemmeno due mesi dopo i Mondiali di Roma 2009, ci ha lasciati prematuramente Alberto Castagnetti. Aveva 66 anni ma il suo pur forte cuore ha ceduto alle emozioni fortissime che Egli aveva vissuto grazie successi ineguagliabili – medaglie olimpiche, mondiali, record del mondo ed europei… - di tanti suoi atleti. Fra essi Federica Pellegrini, e poi Giorgio Lamberti e Domenico Fioravanti, come lui onorati per sempre all’International Hall of Fame.
Ho condiviso con Alberto molto, moltissimo, da quando, bambini, frequentavamo la Piscina Comunale di Verona, l’attuale Centro Federale che la FIN ha voluto, opportunamente, intitolare ad Alberto.
Abbiamo percorso assieme la prima parte della vita, e in parallelo la seconda parte. Su questo comune percorso di una vita si potrebbe scrivere un libro.
Purtroppo lui se n’è andato prima del tempo, prima anche di potere adempiere alla promessa che mi aveva fatto dopo i Mondiali di Roma, di venire una sera a cena a casa mia e di mia moglie Nadia, con Isabella, sua moglie, per poter parlare con tranquillità di tutto.
Alberto ha vissuto intensamente, ha alimentato e si è alimentato delle sue molteplici passioni, e poi se n’è andato senza preavviso, rapidamente, com’era nel suo stile di velocista, lasciandoci tutti attoniti, e lasciando un vuoto nel nuoto italiano.
Un vuoto relativo, mi viene da dire, perché Alberto continua a vivere, non solo nel mio ricordo ma nel ricordo di tanti, tantissimi. Sento spesso dire “Alberto avrebbe detto”, “cosa avrebbe fatto Alberto in questa situazione”, “ti ricordi quella volta che Alberto”…Ecco, Alberto vive.