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Analisi

I RECORD DEL MONDO a 10 anni dalla fine dell'era dei costumi gommati

La situazione è diversa tra gli uomini, dove oltre il 50% dei record mondiali realizzati nell’anno di grazia 2009 sono ancora al loro posto, e fra le donne, settore in cui pochi record del mondo di quell’epoca sono sopravvissuti: soltanto due nelle gare individuali, uno quello straordinario di Federica Pellegrini nei 200 stile libero.

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MATTEO GIUNTA -FEDERICA PELLEGRINI

Il problema. Quest’anno ricorre il decimo anniversario da quando i costumi interi gommati, Hi-Tech, furono banditi. È piuttosto interessante vedere che mentre negli eventi maschili circa la metà dei record del mondo (WR) 2008-2009 è ancora in vigore – sia in vasca lunga sia in vasca corta -, tra le donne solo un paio sono sopravvissuti.

La domanda. Perché, dunque, le donne sono riuscite a battere quasi tutti i record mondiali esistenti allora mentre gli uomini sono riusciti migliorarli soltanto per metà?

La storia in breve. Nel 2008, prima delle Olimpiadi di Pechino, la Speedo aveva introdotto un costume intero in poliuretano chiamato LZR, in ciò seguita a ruota da altri noti produttori: Arena con X-Glide, Adidas con Hydrofoil e Jaked. Grazie a questi produttori e ai loro costumi ai Campionati mondiali FINA 2009, a Roma, furono stabiliti ben 43 record mondiali: un inedito record di record.

Prima che questo enorme scandalo si verificasse, alla vigilia dei Campionati del Mondo del 2009, il Congresso FINA di Roma, vietò di gareggiare con costumi realizzati di materiale non tessile, decretando che il divieto sarebbe entrato in vigore dal 1° gennaio 2010: una decisione tradiva, che poneva un rimedio tardivo e lasciava liberi i buoi, già scappati, di scorrazzare liberamente per realizzare agli imminenti Mondiali, nella vasca dello Stadio del Nuoto del Foro Italico, prestazioni mirabolanti.

In generale, tutti i record del mondo realizzati da febbraio 2008 fino alla fine di dicembre 2009 sono stati stabiliti da nuotatori che indossavano costumi interi in poliuretano, o altri materiali non tessili, consentiti in quel lasso di tempo.

Quei costumi contribuirono a migliorare decisamente le prestazioni, soprattutto favorendo una migliore galleggiabilità, una migliore penetrazione e una minore resistenza del corpo in acqua. Alcuni atleti se ne avvantaggiarono più di altri, a seconda della morfologia e della fisiologia.

Dall'inizio del divieto di indossare i costumi Hi-Tech, indossando invece costumi realizzati in materiali tessili, i nuotatori hanno migliorato circa la metà dei record mondiali.

Il primo a farlo è stato Ryan Lochte (USA) nei 200 metri misti, a Shanghai, ai Campionati del Mondo 2011, il 28 luglio, con 1: 54.00.

 

I Record Mondiali in Vasca Lunga

Uomini. Negli eventi individuali resistono ancora 12 WR realizzati con materiali non tessili mentre 8 sono stati migliorati con costumi in tessuto.

Dei 12 non tessili 5 sono negli eventi di stile libero, quasi tutti tranne i 1500 il cui record fu migliorato da Yang Sun (CHN) alle Olimpiadi di Londra 2012, con 15: 31.02.

I 50 e 100 metri appartengono ancora a Cesar Cielo (BRA) mentre i 200-400m appartengono a Paul Biedermann (GER), tutti realizzati a Roma 2009. Il record mondiale degli appartiene a Lin Zhang (CHN), anch'esso da Roma 2009.

Resistono ancora da Roma 2009 anche il record di Aaron Peirsol (USA) nei 200 m dorso, e 2 record mondiali di Michael Phelps, nei 100 e 200 m farfalla, oltre al record mondiale realizzato da Phelps alle Olimpiadi di Pechino 2008 sui 400 m misti.

Resistono anche i 3 record mondiali di staffetta realizzati dagli Stati Uniti: a Pechino 2008 con la 4x100m stile libero, a Roma 2009 con la 4x200m stile libero e la 4x100m mista, tutti e tre con Phelps in formazione, appaiono ancora sul tavolo da record.

Donne. Qui la situazione è molto diversa, con solo 2 record individuali su 20 sopravvissuti alla fine dell'era dei super costumi: quello di Federica Pellegrini sui 200m stile libero, con 1: 52.98, realizzato il 29 luglio 2009 ai Mondiali di Roma, e quello della cinese Zige Liu nei 200m farfalla, realizzato ai Giochi nazionali cinesi, il 21 ottobre 2009, con il tempo di 2: 01.81.

Tra le staffette resiste soltanto il record della 4x200 m stile libero della Cina, pure stabilito a Roma 2009.

 

I Record Mondiali in Vasca Lunga

La stessa tendenza - più record mondiali realizzati nell'era "plastica" sopravvissuti tra gli uomini, meno tra le donne - si riflette nelle competizioni in vasca corta.

Uomini. Negli eventi individuali 5 record su 18 sono sopravvissuti, questi i: 100 m stile libero realizzato da Amaury Leveaux (FRA) ai Campionati Europei di Rijeka il 13 dicembre 2008; 200 m stile libero stabilito da Paul Biedermann (GER) al meeting di  Coppa del Mondo di Berlino il 15 novembre 2009; 800 m stile libero stabilito da Grant Hackett (AUS) il 20 luglio 2008 ai Campionati dello Stato di Victoria; 50 e 100 m rana entrambi realizzati da Cameron van der Burgh (RSA) pure in Coppa del Mondo a Berlino, rispettivamente il 14 e il 15 novembre 2009.

Dei 6 eventi a staffetta 3 sono ancora caratterizzati da record mondiali realizzati nell’ era dei costumi interi “scintillanti”: 4x50m stile libero dalla Francia; 4x100m stile libero dagli Stati Uniti; 4x100m mista dalla Russia.

Per inciso, il tedesco Paul Biedermann, ora ritirato,  è l'unico nuotatore rimasto in possesso del record del mondo nello stesso evento, i 200 metri stile libero, sia in vasca lunga sia in vasca corta.

Donne. Negli eventi individuali solo 2 record del mondo su 18 appaiono ancora nella tabella: quello di Rebecca Soni (USA) sui 200m rana, con 2: 14.57, realizzato al Duel in the Pool di Manchester il 18 dicembre 2009, e quello di Therese Alshammar (SWE) nei 50 m farfalla, di 22.11, stabilito nel meeting di Coppa del Mondo a Singapore il 22 novembre 2009.

Per inciso, vale la pena di notare che due nuotatrici co-detengono il record mondiale dei 100m rana femminile con 1: 02.36: Ruta Meilutyte (LIT) dal meeting di World Cup di Mosca del 12 ottobre 2013, e Alia Atkinson (JAM) che ha eguagliato il tempo della lituana due volte: ai Mondiali di Doha il 6 dicembre 2014, e al meeting di Coppa del Mondo di Chartres il 26 agosto 2016.

Per quanto riguarda le staffette solo 2 limiti realizzati 10 anni fa resistono nella tabella dei record mondiali, entrambi realizzati dall’Olanda ai Campionati Europei di Istanbul: quelli della 4x50m stile libero e della 4x50m medley, stabiliti rispettivamente l'11 e il 12 dicembre 2009.

 

Alcune possibili ragioni per i tempi più veloci

Perché negli ultimi dieci anni sono stati migliorati molti record nonostante la perdita dei vantaggi originati dai costumi Hi-Tech? Secondo gli esperti la perdita dei vantaggi persi è stata compensata dai miglioramenti e dai progressi registrati nella tecnica delle nuotate e nelle metodiche di allenamenti, dalle migliorie delle strutture – piscine, corsie, diminuita turbolenza dell’acqua, e così via -, da una cura maggiore e migliore degli aspetti psicologi dell’allenamento, da una maggiore enfasi sul lavoro di squadra. In breve:

• i metodi di allenamento sono cambiati (la formazione è diventata più intensa);

• medici, fisiologi e scienziati ora lavorano in team con gli allenatori più che in passato;

• la salute dell'umano è migliorata e sono aumentate dimensione del corpo e forza;

• la resistenza all’avanzamento è diminuita grazie all’evoluzione del design di piscine, corsie, eccetera (profondità delle piscine, eliminazione delle correnti, corsie che assorbono energia e altri innovativi progetti idraulici, acustici e di illuminazione);

• alcune regole delle nuotate e tecniche sono cambiate.

Pareri interessanti sull’argomento sono quelli di Matteo Giunta e della sua migliore atleta, Federica Pellegrini, protagonista diretta della vicenda (insieme in copertina dopo avere ricevuto il Premio Cangrande 2018). Giunta: "Questo è un argomento che ho spesso discusso senza trovare una risposta univoca. Ci sono molti fattori che potrebbero aver determinato questa situazione, ma soprattutto due: il primo di tipo strutturale, cioè il costume in poliuretano che ha aiutato maggiormente coloro che avevano un volume più alto da spingere in acqua, e che ha avuto più influenza sul fisico dei nuotatori piuttosto che su quello delle nuotatrici; il secondo è la crescita del livello dello sport che si sta avvicinando ai limiti delle prestazioni umane. Inoltre, dopo il 2009, il nuoto femminile ha visto la comparsa di alcune super nuotatrici - Sarah Sjostrom, Missy Franklin, Katie Ledecky, Katinka Hosszu - le cui prestazioni al top hanno alzato di molto il tiro, e con il loro progresso hanno trascinato l'intero movimento nuotatore femminile verso l'alto. Qualcosa di simile fino ad allora era successo nei 200 stile libero con il dualismo Laure Manaudou / Federica Pellegrini che ha prodotto quel fantastico 1: 52.9, che è tuttora uno dei record più incredibili. Nel nuoto maschile questo miglioramento si era già verificato prima del 2009 grazie a campioni come Ian Thorpe, Grant Hackett, Pieter van den Hoogenband, Aaron Peirsol, Kosuke Kitajima e, soprattutto, con il nuotatore più forte di tutti i tempi, Michael Phelps! ".

Pellegrini: "Secondo me dal 2009 il nuoto femminile si è evoluto esponenzialmente in tutti gli stili, sia tecnicamente che fisicamente; penso che ci sia stato anche un importante miglioramento dal punto di vista metodologico. Sono molto contenta del fatto che il mio record dei 200 metri stile libero sia uno dei due record individuali ancora imbattuti perché mi rendo conto di quanto fosse eccezionale quella prestazione. Sono ancora elettrizzata dalle emozioni che ho provato in quella gara ".

Nuoto Campionato Italiano Open vasca corta 2018

 

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