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Il Blog di Gianfranco Saini

Barcellona, 28 luglio - 15i Campionati Mondiali di Nuoto FINA 2013 (50m)/ Giorno 1/28 Luglio – Analisi e Commento

BCN13/NUOTO/1: Ledecky, Sun, Stati Uniti e Francia i primi ori

Ilaria Bianchi (100 farfalla) e Fabio Scozzoli (100 rana) in finale con il settimo tempo. Nell’unica finale della serata con presenza italiana la 4x100 stile libero maschile si è piazzata quinta. Primato italiano della 4x100 femminile in batteria.

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BATTERIE E FINALI

 

400 Stile Libero Uomini

 

Batterie

 

Yang SUN non fa sconti a nessuno ed assume da subito il comando delle operazioni con 3:44.67, posizionandosi davanti a Ryan COCHRANE (3:45.74) e al diciottenne australiano Jordan HARRISON (3:46.85), rispettivamente secondo e terzo del turno.

Crolla a 3:49.54 l’altro attesissimo australiano David MC KEON considerato, dopo il 3:43.71 realizzato in marzo, come l’avversario più quotato di SUN; fuori dalla finale anche il numero due americano Matt MC LEAN, che partendo da 3:46.14 precipita a 3:49.74, confermando quanto sia difficile il round mattutino dei 400 stile libero.

In finale, invece, Kosuke HAGINO per il Giappone, Connor JAEGER per gli USA, Yun HAO per la Cina e il diciottenne britannico James GUY, l’ultimo degli ammessi, che la partecipazione agli Europei Juniores fa crescere di condizione fino a portarlo davanti al connazionale Robbie RENWICK, che è invece escluso dalla finale.

Non passano il turno Gabriele DETTI e Samuel PIZZETTI, che era stato nono a SHANGHAI.  Con il taglio a 3:47.86, anche più alto di quanto previsto in fase di presentazione, i due azzurri nuotano rispettivamente in 3:49.78 e 3:53.26, classificandosi rispettivamente quarto e settimo nella propria serie e quattordicesimo e ventiduesimo nella classifica del turno. 

 

Finale

 

Yang SUN (CHN) vince facilmente in 3:41.59, conquistando il primo oro personale sulla distanza con la miglior prestazione mondiale della stagione. Resta lontano dal 3:40.14 con cui vinse l’oro a Londra e naturalmente anche dal primato del mondo di Paul BIEDERMANN (3:40.07). Secondo il giapponese  Kosuke HAGINO, con il primato nazionale di 3:44.82, ottenuto con una gara in “passaggio negativo”: prima metà gara in 1:52.57 e seconda in 1:52.25. Terzo gradino del podio per lo statunitense Connor JAEGER con 3:44.85.

 

Fatti e personaggi

 

L’ASIA vince il terzo oro mondiale in questa distanza, con il primo di un nuotatore cinese dopo i due vinti dal coreano Tae-Hwan PARK, salendo ad un totale di sei medaglie complessive quando il HAGINO aggiunge il suo argento, la prima medaglia in assoluto per il paesse del Sol Levante nei 400 stile libero, alla medaglia di  bronzo vinta per la Cina a Roma da Lin ZHANG e all’argento di Shanghai di SUN.  Gli Stati Uniti tornano sul podio di questa gara dopo essere stati assenti dal 1986, quando conquistarono il bronzo con Dan JORGENSEN alle spalle dei tedeschi dell’Est Reiner HENKEL e Uwe DASSLER.

 

400 Stile Libero Donne

 

Batterie

 

Dalle batterie, nelle quali cade esattamente come a Shanghai e a Londra, una delle favorite per il podio l’australiana Bronte BARRATT, seconda nel rank 2013 con 4:03.52, la sensazione che Camille MUFFAT potrebbe avere difficoltà ben maggiori rispetto alle previsioni della vigilia. Innanzi tutto la sedicenne olimpionica degli ottocento di Londra, Katie LEDECKY, stampa il proprio personale e la seconda prestazione della stagione con 4:03.05, con un passaggio a metà gara in 1:59.66 ed unna vasca conclusiva in 30.20; in seconda battuta la francese deve lasciare spazio nella sua batteria ad una sorprendente Melanie COSTA SCHMID, della quale avevamo pronosticato la presenza in finale, che progredisce fino a  4:04.20, diventando dopo l’esclusione della BARRATT la terza miglior performer tra le finaliste.

Riscontri in linea con la qualità dimostrata per tutta la stagione, ma soprattutto negli ultimi mesi per la britannica Jazmin CARLIN e per la neozelandese Lauren BOYLE , che onorano il pronostico centrando la finale con tempi inferiori alla soglia dei 4:05.0, ma anche per quella che sulla carta era la numero due australiana,  Kylie PALMER, che la supera di pochissimo con 4:05.01, di quasi un secondo il miglior tempo della sua stagione.  

La MUFFAT partirà quindi in corsia sette, con il sesto tempo del seeding, ma resta tuttora la logica favorita, anche se Londra ci ha già mostrato quanto conti essere la favorita in un gara nella quale è presente la LEDECKY.

In finale due outsider: la  ventenne ungherese Boglarka KAPAS con il personale di 4:06.34 e la assoluta sorpresa del turno, la venezuelana Andreina PINTO, eccellente specialista degli 800 e dei 1500 stile libero con 4:06.02. Escono dalle migliori otto la campionessa e l’argento europeo della distanza.

La soglia del taglio si è collocata, esattamente come indicato in sede di previsione, proprio sul livello di 4:06.00, avvicinando di molto il 4:05.70 dei Mondiali di Roma: un livello di quasi due secondi più veloce del tempo necessario a Shanghai, che era stato 4:07.93, mentre a Londra, presenti grossi calibri come Federica PELLEGRINI, Allison SCHMITT e Rebecca ADLINGTON, l’ultimo tempo utile era stato  4:05.75.

Per l’Italia era in acqua la solida e combattiva livornese Martina DE MEMME, che conferma la grande crescita agonistica palesata dalle imprese di Kazan, classificandosi undicesima con 4:08.42, il secondo miglior tempo della carriera, sfiorando l’ingresso nelle prime dieci, che avevamo come possibile in sede di previsione. 

Alle spalle dell’azzurra, oltre alla BARRATT, la campionessa europea e finalista olimpica Coralie BALMY e le due cinesi Yiwen SHAO  e Wenqing ZHANG.

Fuori dalla finale anche la numero due statunitense Chloe SUTTON e la beniamina locale e grande speranza del nuoto spagnolo Mireia BELMONTE GARCIA, che molti vedevano come possibile medaglista, per la quale, come ipotizzato ieri in presentazione, la distanza si è rivelata troppo corta. 

Il direttore tecnico Cesare Butini ha deciso di far rompere il ghiaccio anche a Diletta CARLI, in vista della 4x200 e per immagazzinare future esperienze. La diciassettenne campionessa europea junior ha risposto con 4:13.89, prestazione non del tutto deludente, viste le premesse e gli obiettivi di partenza.

 

Finale

 

Clamorosa impresa di Katie LEDECKY, sedicenne campionessa olimpica degli 800 stile libero a Londra, che si prende il titolo mondiale dei 400 all’esordio su questa distanza in una competizione di livello mondiale.

La statunitense realizza la seconda prestazione mondiale di ogni epoca e diventa la seconda donna al mondo dopo Federica PELLEGRINI a nuotare la distanza in meno di quattro minuti. Il suo 3:59.82 è anche la miglior prestazione mai nuotata da una donna con costumi integralmente di filo. Questi i passaggi della LEDECKY: 58.12-1:58.74-2:59.29-3:59.82.

In seconda posizione si piazza Melanie COSTA SCHMID, campionessa mondiale della distanza in vasca corta, che approfitta della défaillance totale della campionessa olimpica Camille MUFFAT, che affonda in settima posizione con 4:07.67, per conquistare un insperato argento in 4:02.47, che ha il merito di essere non solo un imponente primato personale e nazionale, ma anche la seconda prestazione al mondo del 2013.

Terza è la neozelandese Laure BOYLE (NZL), campionessa del mondo in vasca corta degli 800 stile libero, che con il tempo di  4:03.89  precede per il bronzo la britannica Jazmin CARLIN, quarta in  4:04.03.

 

Fatti e Personaggi

La LEDECKY diviene la più giovane campionessa del mondo della distanza, dando agli Stati Uniti un oro che mancava dal 1991 e che portava la firma della leggendaria Janet EVANS.

Per altro con il distacco di 2:65 secondi inflitti alla COSTA SCHMIDT mette a segno anche il maggior gap mai realizzato su questa distanza tra la vincitrice e la seconda classificata, che era stato fissato a 2.04 secondi dalla PELLEGRINI a Shanghai.

 

4x100 Stile Libero - Donne

 

Batterie

 

Esattamente come a Shanghai, subito gli USA all’attacco per cercare di incrinare le sicurezze delle olimpioniche australiane e delle olandesi, campionesse del mondo in carica. Il quartetto nordamericano nuota il miglior tempo delle batterie in 3:36.22, alla media di 54.05. anche grazie all’ottima quarta frazione di Megan ROMANO (53.24). Le australiane, sono lì, seconde con 3:36.46, anche se la prestazione in prima frazione della numero due dell’anno, la più giovane delle sorelle CAMPBELL, BRONTE, un modesto 54.57, non convince del tutto. Molto bene le canadesi, terza e subito fuori dalla mischia con il record nazionale di 3:38.3. Le olandesi passano come seste con 3:38.41, senza schierare Ranomi KROMOWIDJOJO e con Femke HEEMSKERK che nuota la sua seconda frazione in 53.64. Passano SVEZIA, RUSSIA e GERMANIA come da pronostico,  mentre vengono clamorosamente eliminate le cinesi, appena lo scorso anno quarte nella finale olimpica, che sono sopravanzate dalle rivali meno amate, le giapponesi, che conquistano l’ottavo posto con il tempo di 3:32.26.

Il quartetto azzurro promosso dal direttore tecnico Cesare Butini sfiora l’impresa della finale, mancandola di 26/100 di secondo, ma centrando il primato italiano con il tempo di 3:39.50 con frazioni di Alice MIZZAU 55.57, Federica PELLEGRINI 53.98, Silvia DI PIETRO 55.12 ed Erika FERRAIOLI 54.83. Le azzurre lasciano purtroppo nei cambi rispettivamente 23, 44 e 28 centesimi, cioè quasi un secondo, le giapponesi solo 36/100. L’accesso alla finale, ipotizzato a 3.38.50, si rivela più abbordabile del previsto, scendendo di poco al di sotto del 3:39.48 di Shanghai, ma restando lontano dal 3:38.21 di Londra.

 

Finale

 

Le campionesse olimpiche dell’Australia partono nuovamente da favorite, grazie alla crescita straordinaria delle sorelle Cate e Bronte CAMPBELL. Gli strateghi del team optano per una gara di attacco, affidando la prima frazione alla leader della stagione Cate CAMPBELL, con la chiara intenzione di mettere tanta acqua tra loro e gli Stati Uniti. Questi ultimi cercano di correre ai ripari affidando la prima frazione alla loro numero uno Melissa FRANKLIN.

L’Olanda, senza Marlene VELDHUIS, non può rappresentare un pericolo. Il duello è fantastico perché l’Australia sembra aver indovinato la mossa giusta quando la CAMPBELL conclude la sua frazione con il secondo miglior tempo di sempre, un fantastico 52.33, la miglior prestazione non solo del 2013, ma anche mai nuotata in costumi integralmente di filo. Gli Stati Uniti però non cedono e sono tenuti in corsa dalla FRANKLIN con 53.51 e poi da una frazione in 52.98 della fantastica veterana Natalie COUGHLIN. All’ultimo cambio l’Australia si presenta ancora in vantaggio di 72/100 di secondo, con al via Alicia COUTTS, alla quinta gara della giornata. Nonostante una resistenza disperata l’australiana non riesce ad opporsi alla rimonta di Megan ROMANO, che con una frazione nuotata in 52.60 porta gli Stati Uniti all’oro, con il tempo di 3:32.31, nuovo primato americano.

L’Australia, vittoriosa a Londra in 3:33.15, è seconda in 3:32.43, battuta di 12 centesimi di secondo. L’Olanda, che due anni fa vinse risalendo dal settimo posto dopo una prima frazione non eccezionale di Inge DEKKER, respingendo proprio gli Stati Uniti, vede il podio salvato da Ranomi KROMOWIDJOJO, la campionessa olimpica, che con una frazione da 52.65 risale dalla quinta alla terza posizione.

 

Fatti e personaggi

Quinto oro per gli Stai Uniti in questa gara nei Campionati Mondiali, che mancavano dal gradino più alto del podio proprio da Barcellona 2003.

Con questo successo gli USA superano per numero di titoli la Germania dell’EST, vittoriosa per quattro volte tra il 1973 ed il 1986. L’Australia perde l’occasione di conquistare il terzo oro mondiale  e di staccare l’Olanda, con cui resta appaiata in terza posizione.

 

4x100 Stile Libero Uomini

 

Batterie

 

Il poker delle nazioni favorite esce dai blocchi con gli USA al comando con 3:11.69, pur senza schierare l’olimpionico Nathan ADRIAN, né Ryan LOCHTE. La  RUSSIA, che risparmia i due uomini migliori, Vladimir MOROZOV e Nikita LOBINTSEV, è seconda in 3:12.43, con in prima frazione Andrei GRECHIN subito a 48.07. Anche l’Australia, campione del mondo in carica, tiene a riposo il numero uno James MAGNUSSEN, che quasi certamente vedremo nella frazione di apertura, nonché il numero due Cameron MC EVOY ed è terza con 3:13.04. Il quartetto della Francia, campione olimpico a Londra 2012, cambierà sicuramente due uomini, immettendo certamente Yannick AGNEL e Jérémy STRAVIUS, ma forse anche Florent MANAUDOU, per provare a risalire dal 3:14.01 del mattino. Qualche dubbio sulla consistenza della forma dei transalpini, con il solo Fabien GILOT autore di una prestazione convincente Al quinto posto in 3:14.13 gli azzurri Luca LEONARDI 48.88; Marco ORSI 48.06; Michele SANTUCCI 48.95 e Filippo MAGNINI 48.24. Finale per il Giappone, che non finisce di stupire e centra l’ottavo posto con 3:15.46, estromettendo per sei centesimi il ben più atteso BELGIO.  L’accesso alla finale è intermedio tra il tempo necessario a Shanghai (3:15.35) e quello di Londra (3:15.78), quindi molto al di sopra rispetto del 3:14.00 basso ipotizzato in fase di previsione.

 

Finale

 

La Francia rischia il tutto per tutto e cambia tre quarti del quartetto del mattino, lasciando in squadra solo Fabien GILOT. Sia una mossa dettata dalla disperazione o dall’incoscienza, si dimostra quella giusta.

I transalpini vincono una gara dagli altissimi aspetti agonistici, ma assai meno valida da un punto di vista tenico, grazie alla saldezza del quartetto, che sopravvive anche alla mediocre frazione di Yanick AGNEL in apertura di gara (48.76).

Il campione olimpico dei 200 conclude la sua prova in settima posizione.

A guidare sono gli Stati Uniti, che il campione olimpico Nathan ADRIAN porta al comando con 47.95, mentre l’Australia campione del mondo vede le sue chances compromesse quando James MAGNUSSEN non riesce a far meglio di 48.00 ed è minacciato da vicino anche da Andrei GRECHIN con 48.09.

Le cose sembrano migliorare per l’Australia quando Cameron MC EVOY  nuota la seconda frazione in 47.44, mentre tutti gli altri frazionisti si attestano appena sotto i 48.0 secondi: Nikita LOBINTSEV nuota in fatti in 47.91 per la RUSSIA, Florent MANAUDOU in 47.93 per la Francia e Ryan LOCTHE in 47.80 per gli USA.

Ma la terza frazione cambia profondamente la situazione quando Fabien GILOT spara le sue due vasche in 46.90, recuperando mezzo secondo sul numero uno russo Vladimir MOROZOV (47.40) e poco di più sullo statunitense Anthony ERVIN (47.44), mentre Tommaso D’ORSOGNA cede la prima posizione e scivola in terza con 48.05.

Jérémy STRAVIUS prende il via in quarta posizione, con un distacco minimo dalla Australia, terza, e dalla Russia, seconda. 

Gli Stati Uniti sono al comando e lanciano James FEIGEN, brillantissimo la mattino con 48.39 al via.  In frazione dove solo il francese non perde la testa la situazione si capovolge e la Francia passa al comando con STRAVIUS (47.59) proprio al momento di concludere.

Titolo agli olimpionici di Londra in 3:11.18; argento agli Stati Uniti in 3:11.42 (FEIGEN 48.23), bronzo ad una deludente Russia in 3:11.44 (Danila IZOTOV 48.04) e i campioni del mondo 2011 dell’Australia fuori dal podio con 3:11.58 (James ROBERTS 48.09).

Quinto posto per l’Italia, in 3:12.62, un secondo e mezzo dal titolo e un secondo e diciotto centesimi dal bronzo, con frazioni di Luca DOTTO 49.17 Luca LEONARDI 48.08 Marco ORSI 47.25 (formidabile! Il secondo miglior tempo della finale) e Filippo MAGNINI 48.12. Forse si è perso un’occasione, anche se il distacco dagli altri si è ridotto drasticamente.

 

Fatti e personaggi

 

Gli USA restano a quota undici vittorie in quindici edizioni dei Campionati Mondiali: uno score che nessuna altra nazione possiede od avvicina nelle altre trentanove gare del programma. La Francia diventa la quarta nazione oltre a Stati Uniti, Australia (2) e Russia (1), ad aver vinto titoli in questa gara. Da notare che l’altra vittoria europea dopo quella odierna della Francia, fu ottenuta sempre a Barcellona, dalla Russia di Alexandr POPOV, nel 2003.

 

BATTERIE E SEMIFINALI

 

100 Farfalla Donne

 

Batterie

 

Il tempo di accesso alle semifinali è il 59.18 che manda allo spareggio la giapponese Natsumi HOSHI, poi vittoriosa per 58.83 contro 58.87, con la diciannovenne spagnola Judit IGNACIO SORRIBES.

Ilaria BIANCHI, che due anni or sono, complice anche un attacco di gastroenterite nel collegiale di Ghuangzhou, non andò oltre un modesto 34° posto (1:00.36), supera il turno autorevolmente, vincendo la propria serie con il settimo tempo 58.22 (p.27.21).

Personali stagionali per  le due campionesse del mondo di Shanghai  e di Roma, la statunitense Dana VOLLMER  (57.22) e la svedese Sarah SJOSTROM  (57.28); miglior tempo in carriera con 57.31 per la canadese Katerine SAVARD , campionessa mondiale universitaria a Kazan, che dimostra subito il vantaggio sulla condizione offerto dalla partecipazione a gare di alto livello, a distanza ravvicinata all’impegno più importante.

Sono loro le prime tre del turno e i loro tempi sono rispettivamente il 2°-3° e 4° dell’anno. In difficoltà invece le cinesi, che subiscono la clamorosa eliminazione di Liuyang JIAO, diciottesima con  59.21. Il livello richiesto per passare il turno è più scarso di quello di Londra, ma migliore di quello di Shanghai.

 

 

Tempo di accesso

Roma 2009

Shanghai 2011

Londra 2012

Barcellona 2013

alle semifinali

58.35

58.89

59.22

59.18

 

Semifinali

Nella semifinali di Shanghai, la  VOLLMER (USA) nuotò in 56.47 (passaggio in 26.63), che era allora il terzo crono mondiale di sempre sulla distanza, superando il 56.61 (p.26.67) nuotato dalla olandese Inge “Inky” DE BRUIJN il 17 settembre del 2000 a Sydney nella vittoriosa finale olimpica, tempo che rappresentava fino a quel momento la miglior prestazione mondiale con costumi di filo (però integrali).

Oggi a Barcellona il miglior tempo del turno è della svedese Sarah SJOSTROM , che vince la prima semifinale in 57.10, dopo essere passata in 26.76.

Nella seconda semifinale sensazionale attacco di Jeanette OTTESEN GRAY, che passa ai 50 metri in un incredibile 25.90, per poi concludere in 57.19,  il secondo miglior tempo della serata. Altri tre atlete, Alicia COUTTS con 57.49, attenta ad economizzare  energie per la duplicazione di impegni con i misti e la triplicazione con la staffetta. 4x100 stile libero; poi la primatista e campionessa olimpica e mondiale Dana VOLLMER, che non convince e non va oltre 57.84, quindi con 57.99 la canadese Noemie IpTing THOMAS, che precede la connazionale Katerine SAVARD (58.00) e la nostra Ilaria BIANCHI, settima con 58.29 ed in finale per domani.

Ultimo tempo per raggiungere la finale 58.44.

 

Tempo di accesso

Roma 2009

Shanghai 2011

Londra 2012

Barcellona 2013

alla finale

57.56

57.97

57.76

58.44

 

200 Misti  Donne

 

Batterie

 

Impressionante qualificazione alle semifinali di Katinka HOSSZU come leader delle eliminatorie. L’ungherese passa in testa alle liste mondiali della stagione con un devastante 2:08.45, con parziali di 27.64-1:00.29 (32.65)-1:38.12 (37.83)-2:08.45 (30.33), ottenuto in faccia alla  cinese Shiwen YE, campionessa olimpica e mondiale in carica e primatista del mondo della distanza, che chiude con il secondo tempo in 2:10.20, ma certamente con tanti, tanti, dubbi nel cuore.

La preferenza che avevamo accordato in sede di presentazione alla HOSSZU per un posto sul podio si dimostra indubbiamente ben riposta.

Tutte le altre favorite sono nelle prime otto, con attenta gestione del turno, soprattutto da parte dell’australiana Alicia COUTTS, prima di oggi leader stagionale con 2:08.63, che a causa dell’incrocio con i turni dei 100 farfalla si contenta del settimo tempo in 2:11.88.

Come avevamo previsto, il tempo di accesso alle semifinali (2:13.98) scende praticamente di un secondo rispetto al precedente mondiale (2:14.97) ed è più basso anche rispetto a Londra (2:14.22). Stefania PIROZZI è una delle venticinque nuotatrici a scendere sotto la soglia dei 2:15.00, realizzando il tempo di 2:14.98, che può essere considerato adeguato per rompere il ghiaccio in vista della gara obiettivo, i 200 farfalla. 

 

Tempo di accesso

Roma 2009

Shanghai 2011

Londra 2012

Barcellona 2013

alle semifinali

2:13.47

2:14.97

2:14.26

2:13.98

 

Semifinali

 

Nelle semifinali il gioco si fa duro. Due atlete, ancora Katinka HOSSZU con 2:08.59 e la campionessa olimpica Shiwen YE con 2:09.12 rompono il muro dei 2:10.0.

La tranquillità con cui la cinese chiude la sua gara con un facile 30.88, dopo essere passata ai 150 metri praticamente nello stesso tempo della rivale fanno ritenere che domani il finale fulminante della YE finirà per darle un altro oro, dopo quelli di Shanghai e Londra.

Per il terzo posto, se assorbirà la grande delusione odierna della staffetta, favorita Alicia COUTTS . Il tempo di accesso alla finale è di 2:11.21. A Roma sei atlete si erano qualificate per la finale in meno di 2:10.0; a Shanghai di 2:11.92.

 

Tempo di accesso

Roma 2009

Shanghai 2011

Londra 2012

Barcellona 2013

alla finale

2:10.08

2:11.92

2:10.93

2:11.21

 

50 Farfalla Uomini

 

Batterie

 

Al comando dopo le batterie Roland SCHOEMAN con 23.02. Il trentatreenne  sudafricano, già campione del mondo della distanza nel 2005 a Montreal e nel 2007 a Melbourne, mette a segno il secondo miglior tempo stagionale.

Nella classifica del turno precede il primatista del mondo Rafael MUNOZ PEREZ, secondo in 23.17, che si dimostra in forma come tutta la squadra spagnola. In terza posizione il francese Florent MANAUDOU (23.18).

La notizia è però il quinto posto di Piero CODIA, proveniente da KAZAN, che sfrutta al meglio lo stimolo di quella competizione per realizzare un grande primato nazionale di 23.21, progredendo di altri 17/100 dal tempo che gli a dato il bronzo alle Universiadi e collocandosi sulla linea di confine che può portare al passaggio anche alla finale.

Matteo RIVOLTA realizza a sua volta il proprio personale con 23.65, diciottesimo tempo, a poco più di un decimo dal 23.53 che ha selezionato i migliori sedici, dando inizio nel migliore dei modi al proprio mondiale.

Non destano al momento grande impressione il favorito e campione del mondo in carica, il brasiliano Cesar CIELO FILHO, ottavo con 23.32 ed il suo velocissimo connazionale Nicholas SANTOS, undicesimo 23.45, mentre il leader stagionale, il francese Frederick BOUSQUET, si contenta del tredicesimo tempo momentaneo con 23.49.

Da annotare il nuovo primato del continente asiatico messo a segno dal cinese Peng WU con il tempo di 23.43. Come previsto in sede di presentazione, il tempo utile a Shanghai passare il turno (23.96) si abbassa di oltre due decimi. 

 

Semifinali

 

Le semifinali rivoluzionano completamente lo scenario del mattino. I due brasiliani emergono vittoriosi Nicholas SANTOS si impongono rispettivamente nella seconda in 22.81 e il campione del mondo Cesar CIELO nella prima in 22.86, le due migliori prestazioni al mondo del 2013. Scendono sotto i 23.0 secondi altri tre nuotatori: il francese Frederick BOUSQUETS, precedente leader stagionale con 23.00, ora quarto con 22.93 e i due vincitori a pari merito dell’oro dell’Universiade di Mersin , il bielorusso Yauhen TSURKIN e l’ucraino Andrii GOVOROV, che qui siglano rispettivamente il terzo tempo in 22.90 ed il quinto in 22.97. L’ultimo tempo per entrare in finale è un formidabile 23.16, che eguagli quasi al centesimo il 23.14  del 2009, dove però si nuotava con i costumi superveloci in poliuretano. Restano esclusi oltre al nostro Piero CODIA, quindicesimo in 23.50, anche i due migliori tempi del mattino Roland SCHOEMANN e Rafael PEREZ MUNOZ: uan circostanza veramente rara da vedersi. Da considerare che a Shanghai fu sufficiente nuotare in 23.38 per conquistare il bronzo in finale, mentre per  l’accesso alla finale fu sufficiente 23.42.

 

100 Rana Uomini

 

Batterie

 

Ben cinque atleti infrangono la barriera del minuto nelle feroci batterie di questa distanza: sono, nell’ordine, il leader stagionale Christian SPRENGER  con 59.53, il russo Kirill STRELNIKOV (proveniente da KAZAN) con 59.80;  Fabio SCOZZOLI e ”l’imperatore” Kosuke KITAJIMA appaiati al terzo posto in 59.88 e  il sorprendente Glenn SNYDERS (NZL) con 59.92.

Va ricordato che KITAJIMA e SNYDERS avevano nuotato su questi livelli in batteria anche nel 2011, mentre SCOZZOLI, poi medaglia d’argento, aveva ottenuto 1:00.14. L’azzurro vince la sua serie dando l’impressione di un totale controllo della gara, nuotando le due vasche in 27.98 e 31.90. Supera il turno con il personale di 1:00.32 (p.28.36) un ottimo Mattia PESCE, che conferma la crescita tecnica ed agonistica realizzata nel 2013. Il campione del mondo Cameron VAN DER BURGH è ottavo con 1:00.02, dopo un passaggio in 27.71 e non dissipa tutti dubbi sulla sua condizione. Come previsto in presentazione, il tempo per superare il taglio non solo si abbassa rispetto a SHANGHAI (1:00.86), ma con 1:00.44 scende anche al di sotto della soglia di 1:00.57 che era stata necessaria a Londra

 

Tempo di accesso

Roma 2009

Shanghai 2011

Londra 2012

Barcellona 2013

alle semifinali

1:00.05

1:00.86

1:00.57

1:00.44

 

Semifinali

Avevamo definito feroci le batterie, ma le semifinali sono state semplicemente spaventose. Nove atleti hanno nuotato sotto il minuto. Per altro tutti e quattro che in mattinata avevano nuotato in meno di sessanta secondi, piazzandosi dalla seconda alla quinta posizione alle spalle di Christian SPRENGER, il russo Kirill STRELNIKOV secondo con 59.80;  Fabio SCOZZOLI e Kosuke KITAJIMA appaiati al terzo posto in 59.88 e  Glenn SNYDERS (NZL), quinto  con 59.92, hanno rischiato l’eliminazione o come STRELNIKOV e SNYDERS sono stati eliminati. SCOZZOLI è sopravvissuto con il settimo tempo (59.90); KITAJIMA con l’ottavo (59.92), mentre STRELNIKOV è stato il primo degli esclusi, con 59.94. Da notare che tra il secondo miglior tempo (59.78)  e l’ottavo (59.92) ci sono solo 14 centesimi di secondo, all’insegna di un equilibrio inusuale, che ci rende comunque ottimisti sull’esito della finale. Tra gli eliminati anche Mattina PESCE, che passa in 27.40 nella prima semifinale, un passaggio che non può portare a nulla di buono per i cento metri e che forse non era il caso di azzardare.

 

Tempo di accesso

Roma 2009

Shanghai 2011

Londra 2012

Barcellona 2013

alla finale

59.60

1:00.26

59.79

59.92

 

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