Tecnica del Nuoto.
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Di lui avrei dovuto occuparmene prima, mentre era in vita. L’avrebbe meritato. Vittorio Olìa apparteneva alla categoria di coloro che non chiedono nulla e sono felici quando possono contribuire al benessere comune, in questo caso il nuoto (in copertina, con un gruppo di allievi-esordienti nel 1969). Era nato nel 1917ed è morto nelle prime ore di domenica. A breve avrebbe compiuto 100 anni. Era stato un buon dorsista, elegante nello stile, e uno stile liberista, attivo fin quasi sulla soglia dei quarant’anni. Durante la seconda guerra mondiale fu il più giovane pilota dell’Aviazione italiana, pluridecorato. Nel 1995 aveva ricevuto un’alta onorificenza dal Presidente della Repubblica, l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Ci conoscemmo nel 1969, frequentando il corso per allenatori di nuoto a Roma, all’Acquacetosa.
Appassionato oltre ogni misura, affabile, generoso, gentile e a tratti cerimonioso, per molti anni fu al fianco del presidente del Comitato Regionale Veneto, il saggio commendator Fausto Poli, da me soprannominato il Doge (nella foto in basso con me ad un Convegno Tecnico da me organizzato a Verona con grandi allenatori americani). Olìa rimase nel Comitato anche nei due anni in cui io ne fui il presidente (il primo presidente eletto, nel 1979; in precedenza i presidenti dei comitati regionali erano nominati dal presidente della Federazione nazionale), sempre accanto a Poli, nel frattempo acclamato presidente onorario.
Era un bel gruppo, con il M° Enzo De Sio segretario e l’eccellente giudice di gara Gian Emilio Zambon responsabile del GUG regionale.
Così De Sio lo ricorda dal sito del Comitato Regionale Veneto FIN (dal quale abbiamo tratto anche le foto qui pubblicate):
“Domenica 5 marzo 2017. Nella notte è mancato il Cavaliere Olia, figura storica del mondo del nuoto veneto e veneziano; un ricordo del MdS Vincenzo De Sio
Stamane, quando ho saputo della scomparsa di Vittorio Olia, ho immediatamente collegato la Sua Figura alle immagini iconografiche scattate nei tempi lontani della Sua giovinezza, dove risaltano, in primo piano, le passioni forti e la voglia di esibire la gioia di viverle, in un contesto di persone che si nutrono delle stesse aspirazioni, unite nel medesimo slancio, oscillante tra una irriverente baldanza e un pionierismo avventuroso.
In questa prospettiva, Vittorio è stato un figura emblematica di quel mondo, sicuramente più di altri, che pure lo hanno sovrastato sul piano sportivo, ma non ne hanno incarnato lo spirito con la stessa capacità di fissarne i caratteri distintivi nel "phisique du role", che in Lui ha trovato un interprete autentico e sempre fedele ai canoni.
Certamente, il fatto di appartenere ad un ambiente raffinato e di grande valore sportivo, quale il mondo del Nuoto Veneziano, che ha offerto tanti Campioni al nostro sport, le vicende avventurose della Sua carriera aeronautica, che gli avevano valso le onorificenze della Repubblica e quel piglio indiscutibilmente signorile, con cui si avvicinava in ogni circostanza, hanno contribuito ad arricchire la sua immagine, consentendogli di esprimere più e meglio di altri lo spirito del suo tempo e di meritare l’affetto di tutto il mondo sportivo.
Caro Vittorio, Ti abbiamo voluto bene tutti e tutti Ti salutiamo con un grande abbraccio. Enzo De Sio” .