Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Camillo Cametti at Large

Mosca, 29-30 ottobre – 1a FINA Golden Medal Swimming Coaches Clinic

Svelati i Segreti

Gli allenatori di alcuni campioni olimpici di Londra 2012 hanno rivelato i loro metodi di allenamento ad una platea di oltre 500 allenatori provenienti da tutto il mondo, e dalla Russia.

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Mosca. Cornel Marculescu chiude la 1a Golden Medal Swimming Coaches Clinic della FINA

 

La prima edizione del Convegno mondiale allenatori di nuoto organizzato dalla FINA si è conclusa oggi pomeriggio con un gran successo.

I tecnici di alcuni recenti campioni olimpici hanno spiegato senza remore i principi fondanti della filosofia che ispira sia l’organizzazione sia la metodologia dei loro allenamenti.

L’aver rivelato senza remore i propri segreti è quanto ha colpito in particolare Dimitri Volkov, russo, campione del passato, specialità rana, ora direttore della bella rivista russa Plavanje (Nuoto).

Volkov, entusiasta, ci ha detto: “Mai vista una cosa simile; tutti hanno raccontato nei dettagli quello che fanno, senza segreti. Il miglior convegno di nuoto al quale ho partecipato”.

Cesare Butini, neo Direttore Tecnico delle squadre nazionali italiane, che ha seguito con attenzione le due giornate di lavoro, sintetizza così la sua esperienza moscovita: “Ci sono stati due tipi di interventi; il primo incentrato su tematiche prevalentemente organizzative, il secondo più sulle tematiche concernenti l’allenamento. Del primo aspetto hanno parlato soprattutto il francese Romain Barnier, che allena il gruppo di Marsiglia, e il sudafricano Graham Hill, allenatore di Chad Le Clos. Più tecnici, invece, gli interventi del tedesco Dirk Lange, allenatore del ranista sudafricano Cameron Van der Burgh, di Todd Smtih, allenatore di Melissa Franklin, e di Yuri Sugiyama, tecnico i Cathleen Ledecky.

In generale è emerso l’orientamento a personalizzare i programmi di allenamento e a calibrarli in funzione delle caratteristiche psicofisiche dei nuotatori. Quasi tutti nuotano in corsia da soli. Soltanto la Franklin nuota in condizioni più disagiate: cinque in corsia, a 1600 metri di altitudine, sempre. Per raggiungere il chilometraggio richiesto la Franklin deve nuotare anche il sabato e la domenica (una volta al giorno nel fine settimana). E’ emerso che c’è molta attenzione per la tecnica delle nuotate, con adattamenti personalizzati alle caratteristiche dell’atleta, e con allenamenti condizionali che partono da principi di carattere generale adattati alle attitudini dell’atleta. Tutti hanno sottolineato l’esigenza di bilanciare correttamente il lavoro duro con il lavoro blando, effettuato ai fini del recupero. Per i velocisti si conferma l’utilizzo della gara come momento adattativo allo stress di gara. Ho riscontrato anche come ormai si sia raggiunto un alto livello di professionalità, sia da parte degli allenatori che da parte dei nuotatori. Infine, ho nuotato una curiosa coincidenza fra i cinesi e noi nella filosofia di approccio e di gestione del lavoro di endurance, che è spostato leggermente  verso la parte di intensità, soprattutto in altura”.

Le conclusioni sono state tratte da Cornel Marculescu, Direttore Esecutivo della FINA, e mente sia della  sia della Convention FINA. Dopo un tributo a Christian Donzé, il Direttore Tecnico della Federazione Nuoto Francese, recentemente scomparso (avrebbe dovuto essere a Mosca come relatore), e dopo aver ringraziato organizzatori e partecipanti, Marculescu ha sottolineato come “oggi il nuoto, grazie a grandi eventi, grandi campioni – Michael Phelps primo fra tutti – preparati da grandi allenatori, sia diventato uno sport moderno, eccitante, all’avanguardia; uno sport che piace al grande pubblico, ai media e agli sponsor”. Marculescu ha aggiunto: “L’aver vinto le olimpiadi in precedenza non da il diritto di vincerle nuovamente. A Londra pochi vi sono riusciti, grazie al duro lavoro che essi hanno continuato a fare con professionalità per prepararsi all’evento. Accanto ai campioni noti e celebrati abbiamo visto emergere dei giovanissimi di grande personalità: un mix che ha reso ancora più affascinante lo spettacolo offerto dal nuoto a Londra, un’autentica miscela esplosiva mediatica”. Marculescu ha anche sottolineato come oggi il nuoto sia anche business, e come, di conseguenza, in tutti gli aspetti della gestione di questo sport occorra sempre maggiore professionalità”. Egli ha concluso dicendo agli allenatori: “Allenare è un arte. I nuotatori non sono macchine ma giovani esseri umani che hanno una vita anche al di fuori delle piscine ed hanno bisogno di essere capiti e motivati nella maniera giusta. Il profilo del nuoto è cresciuto soprattutto grazie a voi, che siete i domini di questo reame; siete coloro che possono far diventare campioni dei ragazzini di talento. La FINA vuole supportare gli allenatori, vuole lavorare con voi. La collaborazione reciproca apporterà ulteriori benefici al nuoto”.

Marculescu ha poi confermato che la prossima “Golden Clinic” degli allenatori di nuoto avrà luogo a Doha, Qatar, nel 2014, ed ha annunciato che Campionati Mondiali del 2015, in vasca lunga, già assegnati a Kazan, Russia, si svolgeranno in uno stadio di calcio, “ciò che proietterà il nuoto in una nuova dimensione”.

 

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