Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Camillo Cametti at Large

Verso i Mondiali/Ruta Meilutyte

La buona Ruta

A Barcellona la sedicenne lituana, campionessa olimpica dei 100 metri rana, disputerà quattro gare: 50 e 100 rana e 50 e 100 stile libero, per vincere medaglie e onorare la Patria.

  • Share

I Mondiali si avvicinano. Ormai mancano soltanto 40 giorni all’inaugurazione prevista per il 19 luglio. Le grandi manovre si intensificano e il quadro dei partecipanti si sta completando giorno dopo giorno. Si conoscono già i nomi dei grandi assenti – coloro che a Barcellona non ci saranno, vuoi perché si sono ritirati dopo l’Olimpiade di Londra, come Michael Phelps, vuoi per altri motivi , come il coreano Tae-Hwan Park-, e si conoscono anche quelli di coloro che a Barcellona aspirano a vincere una o più medaglie.

in questa lunga vigilia il nostro sito www.mondonuoto.it  - nelle sue varie sezioni -  vi darà conto degli eventi pre-mondiali. dei personaggi , delle previsioni e delle aspettative, con un’attenzione particolare su quanto accadrà nei prossimi meeting : dal “Sette Colli” ai meeting di Barcellona e Canét del Circuito “Mare Nostrum”, ai Campionati Americani/Trials Mondiali, in programma a fine giugno, dal 25 al 29, a Indianapolis.

Oggi parliamo di Ruta Meilutyte, che proprio ieri nella prima giornata del meeting di Montecarlo ha migliorato il proprio record europeo dei 100 metri rana (vedi Notizie e Blog di Gianfranco Saini).

L’adolescente lituana, che stupì il mondo vincendo il titolo dei 100 metri rana a Londra 2012, all’età di 15 anni (è nata il 19 marzo 1997, a Kaunas, in Lituania), dimostra con i fatti – con il record di ieri, appunto - di essere fermamente intenzionata a conservare la sua supremazia nella specialità anche a Barcellona 2013.

RUTA MEILUTYTE (LTU)

 

Quando vinse il titolo olimpico la Meilutyte era praticamente sconosciuta al grande pubblico internazionale, anche se gli esperti la conoscevano già poiché aveva vinto la medaglia d’oro dei 100 rana ai Campionati Europei giovanili del 2011, a Trabzon, dove era salita sul podio pure nei 50 (argento) e 100 (bronzo) metri stile libero.

Alta 1 metro e 72 centimetri  per 64 chili di peso, Ruta evidenzia sin d’ora un’ottima condizione agonistica. Chiacchere e gossip per lei stanno a zero . Dopo Londra la sua vita non è cambiata molto ma lei è contenta di questo. Fosse stata britannica gli sponsor e i responsabili dei talk-show avrebbero fatto a gara per accaparrarsela.

Come persona e come atleta la Meilutyte dimostra una maturità inaspettata per un’atleta giovanissima, frutto anche delle avversità che ha dovuto superare per diventare quello che è.

RUTA MEILUTYTE (LTU)

 

Un articolo pubblicato sul sito della Cnn ripercorre le tappe della sua breve esistenza e della sua breve ma folgorante carriera sportiva.

Ora Ruta, per dirla alla spagnola, è davvero sulla buona “ruta” (rotta) per confermare la sua eccellenza agonistica ai prossimi Mondiali.

Una carriera lunga appena otto anni la sua, e racchiusa fra due estremi: il suo primo approccio con il nuoto, all’età di sette anni, quando, all’inizio della sua prima lezione, saltò nell’acqua fonda, rischiando di morire (fu salvata dall’istruttore), e la medaglia d’oro olimpica vinta l’estate scorsa .

Otto anni non facili per la ragazzina lituana, già duramente provata negli affetti familiari quando, all’età di quattro anni, perse la mamma, Ingrida, vittima di un incidente stradale.

Poi, nel 2009, a dodici, una drammatico cambio nella sua vita: il trasferimento in Inghilterra dove il padre, che l’adora, pensava, a ragione, che lei avrebbe potuto godere di migliori condizioni di allenamento, di studio e di vita.

Da allora la Meilutyte vive a Plymouth, nell’Inghilterra sud-occidentale. Il suo mentore è l’allenatore Jon Rudd, che guida il club “Plymouth Leander” e che ha saputo valorizzare al meglio il suo talento. Rudd, che gestisce un programma che attrae numerosi nuotatori dall’estero (nel suo club sono rappresentati almeno venti paesi), ritiene che Ruta possa essere competitiva anche nello stile libero .

A Barcellona, infatti, la vedremo in gara non soltanto nei 50 e 100 metri rana ma anche nei 50 e 100 metri stile libero.

JON RUDD E MARK FOSTER

John Rudd con Mark Foster. L'ex sprinter oggi fa il commentatore televisivo per la BBC

 

 

Ruta studia con profitto nel  “college” di Plymouth, lo stesso frequentato dal tuffatore Tom Daley, ed è felice.

Spiega: “In Lituania non ci sono buone strutture per allenarsi; inoltre è difficile combinare lo studio con gli allenamenti: o fai l’uno e fai gli altri”. Aggiunge: “Siamo venuti in Inghilterra proprio perché qui c’è il giusto equilibrio fra lo studio e lo sport, ed anche se Lituania e Inghilterra sono molto diverse io qui mi sono adattata molto velocemente”.

RUTA MEILUTYTE E TOM DALEY

Ruta meilutyte e Tom Daley al college di Plymouth

 

 

Una curiosità: la rana non è la sua nuotata originaria, anche se le viene naturale.

Ruta aveva iniziato come stile liberista, e questo spiega il ritorno alle origini e la sua partecipazione ai 50 e 100 metri stile libero ai prossimi Mondiali. Rivela: “La prima volta che ho nuotato a rana l’ho fatto per scherzo ma poiché sono andata molto bene ho continuato a praticarla e a migliorare in continuazione”. Specifica: “La rana è una nuotata difficile e piuttosto dura ma mi piace”.

All’inizio la Meilutyte non aveva preso il nuoto molto sul serio: qualcosa le scattò dentro quando stabilì il suo primo record nazionale age-group.

Ma nulla faceva presagire che lei avrebbe vinto il titolo olimpico a Londra 2012, dove partecipava da quasi sconosciuta. Invece, realizzò subito il miglior tempo delle batterie, migliorando di quasi due secondi il proprio personale; poi anche il miglior tempo delle semifinali: 1:05.21, record europeo (migliorato ieri a Montecarlo per un centesimo); infine, vinse la finale battendo per 8 centesimi l’imbattibile americana Rebecca Soni, campionessa mondiale in carica. “Un’esperienza surreale”,  confessa ora Ruta, che ammette: “Mi ci è voluto molto tempo per rendermene conto”. Ruta ha confermato con le vittorie nei 50 e 100 metri rana ai Campionati del Mondo in vasca corta di Istanbul,  lo scorso dicembre, il suo diritto di essere considerata la migliore nuotatrice del mondo sulle distanze brevi della rana.

Di lei il coach Jon Rudd dice: “Ha talento e si allena duramente profondendo negli allenamenti un’alta partecipazione mentale. Quando hai in mano un atleta che possiede sia il talento che l’etica del lavoro hai in mano un grande atleta”.

In effetti Ruta Meilutyte possiede un grande temperamento agonistico. Detesta perdere. Di se dice: “Penso di essere molto competitiva in ogni cosa che faccio. Come nuotatrice amo gareggiare, amo vincere, odio perdere. Penso che queste siano le qualità che sostengono il mio entusiasmo e la mia voglia di allenarmi”. Ribadisce: “Ho degli obbiettivi, e voglio raggiungerli”. Anche se, ammette, “non è facile la mattina presto alzarsi da un letto caldo per correre a tuffarsi  nell’acqua fresca”.

Di solito gli allenamenti di Ruta iniziano alle 5.30 del mattino, un’ora in cui la maggior parte della gente ancora dorme. Si allena per circa 30 ore alla settimana. Ritiene che la parte più dura del programma di allenamento siano le sedute cardio non stop. Qualche volta è così stanca che a scuola fatica a tenere gli occhi aperti.

Non sorprende che abbia poco tempo per amici, diversivi, comparsate televisive, e cazzeggi vari, ma tutto questo non le importa se in acqua, e a scuola, i suoi obbiettivi vengono conseguiti.

Ruta sa imporsi anche sacrifici alimentari. “Devo mangiare molto anche se non conto le calorie che ingerisco. Invece, sto attenta a mangiare soltanto cibo di qualità non dolci, anche se piacciono molto, soprattutto quelli alla cioccolata”.

Ma la rivelazione più importante è che lei continuerà a gareggiare per la Lituania. Molte volte le hanno chiesto di cambiare nazionalità ma l’amore per la Patria prevale su quello per i soldi.

Spiega: “Vi sono altri nuotatori lituani che non si alleano in Lituania e, in verità, non importa molto dove uno si allena: l’importante è che quando andiamo a gareggiare nelle competizioni internazionali indossiamo la T-shirt della Lituania e rappresentiamo il nostro paese”.

Conclude, con orgoglio: “E’ per questo che mi alleno, per rappresentare il mio Paese, e voglio che tutto il mondo lo sappia”.

RUTA MEILUTYTE E FAMIGLIA

La famiglia Meilutyte. Ruta è con papà Saulius, il fratello Margiris, la sorella Mindaugas e la nonna

 

 

Leggi anche...