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La giovane yankee, insomma, ha dato una probante conferma della sua enorme classe sbaragliando il campo e vincendo la gara in 3:59.82 (58.12, 1:58.74, 2:59.29), record americano, a 67 centesimi dal primato mondiale stabilito a Roma il 26 luglio 2009 da Federica Pellegrini (con costume gommato). Ai 300 metri la Ledecky ha virato con un parziale più veloce di quello del primato del mondo.
Record nazionale anche per la spagnola Melania Costa Schmid, 24 anni, assai potenziata e migliorata fino a 4:02.47, un progresso di quasi due secondi da 4:04.20. Bronzo alla neozelandese Lauren Boyle con un tempo, 4:03.89, a 26 centesimi dal proprio primato nazionale. Crollata clamorosamente la francese Camille Muffat, medaglia d’oro a Londra 2012 e leader mondiale dell’anno con 4:02.84. Già opaca in batteria la Muffat è giunta soltanto settima in 4:07.67, a 7 secondi e 85 centesimi dalla vincitrice.
La gara maschile, svoltasi in precedenza (è stata la prima finale di questi campionati), è stata dominata, come prevedibile, dal fuoriclasse cinese Yang Sun, campione olimpico, che ha vinto in 3:41.19 ( un tempo assai vicino al primato del mondo del tedesco Paul Biedermann, 3:40.07, assente), con un ampio margine sul secondo. Sun , 3.23 secondi, l’emergente giapponese Kosuke Hagino (3:44.82). Questi è riuscito a strappare la medaglia d’argento al giovane americano Connor Jager, 22 anni, per appena 3 centesimi: i loro tempi 3:44.82 e 3:44.85. Fuori dal podio, ma di poco, il coriaceo canadese Ryan Cochrane, in 3:45.02. Fuori dalla finale, a sorpresa, l’australiano David McKeon che con 3:43.71 deteneva la seconda prestazione mondiale stagionale. Fuori dalla finale i nostri Gabriele Detti e Samuele Pizzetti.
Stupendo duello tra Stati Uniti e Australia nella 4X100 stile libero femminile. Hanno prevalso le americane grazie a Megan Romano che in ultima frazione ha vinto di un’inezia il duello con l’inesauribile Alicia Coutts. Al terzo posto, distante, l’Olanda. Tempi: 3:32.31 (a 59 centesimi dal record mondiale dell’Olanda), 3:32.43 e 3:35.77.
Gli amanti della statistica comincino a contare le medaglie di Missy Franklin, che oggi ha vinto il suo primo oro nuotando in prima frazione, in 53.51. La prima frazione più veloce è stata nuotata dall’australiana Cate Campbell con un impressionante crono: 52.33 (25.19).
Esaltante anche la quarta ed ultima finale della prima giornata, la 4x100 stile libero maschile. Dopo strenua lotta, fino all’ultimo centimetro, la Francia si è regalata un upgrading dall’argento di Shanghai e nelle ultime bracciate ha vinto con Jeremy Stravius (47.59) ha vinto in3:11.18. Stati Uniti secondi a 24 centesimi, in 3:11.42, e Russia terza in 3:11.44. L’ Australia, che ha Shanghai 2011 aveva vinto l’argento in 3:11.00, ha concluso in 3:11.58, e ha dovuto accontentarsi della quarta posizione. Italia ha mantenuto la quinta posizione del mattino, concludendo in 3:12.62, davanti a Germania, Brasile e Giappone. L’eroe della giornata è stato Marco Orsi, autore della frazione più veloce con 47.25. Il bolognese ha chiesto ai giornalisti italiani di essere definito “l’orso volante”. Con le sue bracciate furiose Orsi ha ancorato l’Italia al quinto posto, una posizione che Filippo Magnini ha poi mantenuto. Questi i tempi dei nostri staffettisti: Luca Dotto 49.17 (8°), Luca Leonardi 48.08 (6°), Marco Orsi 47.25 (5°), Filippo Magnini 48.12 (5°).