Tecnica del Nuoto.
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Herning si appresta a vivere con grande entusiasmo le quattro giornate della diciassettesima edizione dei Campionati Europei in vasca corta (25 metri). Lo ha ribadito il presidente della federazione nuoto danese, Kjeld Egebo Larsen, nella conferenza stampa indetta dalla LEN e iniziata a mezzogiorno di oggi nello stupendo complesso dell’Arena multifunzionale “Jyske Bank Boxen”, un impianto invidiabile per tutti, il migliore della Danimarca.
Diciamo subito cos’è Herning, una località che prima dell’assegnazione degli Europei era praticamente sconosciuta nel nostro ambiente.
Nonostante la sua piccola dimensione – poco più di 50.000 abitanti la città, oltre 80.000 con la provincia – Herning è una città vera, con un centro grazioso. Ma è soprattutto una città di eventi: meeting, fiere, concerti e campionati sportivi.
Per quanto riguarda i concerti soltanto una decina di giorni fa nell’Arena - poi trasformata in Stadio del Nuoto, in una settimana, dai tecnici della Myrtha Pool - si era svolto l’affollatissimo concerto dei Depeche Mode, un gruppo assai noto ai giovani, e anche ai meno giovani.
Gli eventi sportivi importanti sono davvero tanti. Fanno la parte del leone quelli ciclistici: nel 2010 l’Arena ha ospitato i campionati del mondo su pista; nel 2011 il territorio di Herning ha visto lo svolgimento Mondiali su strada; nel 2012 c’è stata addirittura la partenza del Giro d‘Italia (!); l’anno prossimo, tra i molti eventi, spiccano i Campionati europei di pallamano, uno sport assai praticato in Danimarca. Per inciso la locale squadra di calcio è prima nel massimo campionato.
Ma un paese amante del nuoto, che si picca di volere insegnare a nuotare a tutti gli scolari, sin dalla più tenera età – lo ha detto proprio il signor Larsen - non poteva lasciare insoddisfatta la voglia di ospitare una grande competizione di nuoto. Ed ecco, appunto, gli Europei in vasca corta, una manifestazione sentita in tutto il paese, tanto è vero che all’inaugurazione di domani sarà presente la principessa reale Mary.
In Danimarca, la voglia di nuoto è cresciuta anche grazie alle numerose medaglie internazionali vinte in questi anni dal trio Lotte Friis, Jeannette Ottesen Gray e Rikke Moller Pedersen.
Ad esse, recentemente, si è aggiunta Mie Nielsen, figlia d’arte. Grande talento e grande fisico, disputerà le gare di dorso e i 200 metri stile libero: con i suoi 17 anni intende onorare la 17esima edizione degli Europei in corta salendo il podio in più di una gara. Il padre Benny aveva vinto l’argento nei 200 farfalla alle Olimpiadi di Seul, nel 1988; la madre, Lone Jensen, aveva partecipato ai Campionati del mondo di Berlino nel 1978.
Mie Nielsen e Steffen Deibler. Foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu
Mie ha potuto prendere confidenza con le medaglie già durante la conferenza stampa; infatti, le stesse sono state presentate ai media dalla direttrice dei Campionati, Pia Holmen, con la collaborazione dei campioni presenti, e cioè, oltre alla stessa Nielsen, l’ungherese Katinka Hosszu (sotto conPaolo Barelli, foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu) e il tedesco Steffen Deibler. A proposito, la Hosszu disputerà “soltanto” sette gare individuali - le tre dei misti, i 100 e 200 farfalla, e i 50 e 200 dorso -, oltre alle staffette.
Per questi Campionati la LEN guidata da Paolo Barelli è riuscita a compiere un salto di qualità, sia in termini organizzativi sia mediatici: per la prima volta sarà utilizzato un sistema di cronometraggio con brand LEN e, pure per la prima volta, le gare saranno visibili in live streaming.
Herning. Paolo Barelli fra Kjeld Egebo Larsen e Vladimir Salnikov. Foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu
In apertura di conferenza il presidente della LEN ha espresso la propria soddisfazione, e quella dei suoi più stretti collaboratori - al tavolo c’erano anche Vladimir Salnikov (membro del Bureau e Liaison conil Comitato Tecnico di Nuoto) e Paulo Frischknecht (direttore esecutivo) – per la sede di gara, per l’organizzazione e per la grande risposta del pubblico. A un giorno dall’inizio, ha detto Barelli, sono stati venduti oltre 18.000 biglietti, un numero davvero rilevante per manifestazioni di questo tipo.
L’unico rammarico - diciamo noi, da sportivi e da giornalisti - è quello dell’assenza di Florent Manaudou, il poderoso sprinter francese che aveva fatto sfracelli ai recenti campionati “open” di Digione, dove, con generosità, non aveva lesinato sforzi. La sua assenza costerà alla Francia qualche medaglia e priverà i campionati dell’annunciato pezzo forte: il duello tra lui stesso e il fuoriclasse russo Vladimir Morozov: un duello che si sarebbe svolto su più specialità e che, ne siamo sicuri, avrebbe infiammato l’Arena di Herning e appassionato i telespettatori (anche italiani; la RAI trasmetterà in diretta le gare su RAISPORT 1).
Ma questi sono i rischi di organizzare i campionati nazionali alla vigilia di un grande evento internazionale, e di utilizzarli come strumento di selezione della squadra per lo stesso (evento).
Su questo argomento nessuno può pretendere di avere l’assoluta certezza della scelta migliore come, del resto, nessuno può, con ragionevolezza, contestare la scelta italiana di fare i campionati nazionali subito dopo il grande evento internazionale, addirittura in vasca lunga per potere sfruttare il momento inerziale di forma propiziato dalla partecipazione al grande evento.