Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
L’insperato ritorno in gara di Michael Phelps, 29 anni il 30 giugno, atteso come quello di un messia, si concretizzerà questa sera quando il vincitore di 22 medaglie olimpiche – 18 d’oro, 2 d’argento e altrettante di bronzo – si tufferà dal blocco della corsia numero quattro della vasca olimpica dell’Aquatic Center di Mesa (50 metri), città della Contea di Maricopa di oltre 450.000 abitanti, limitrofa della più grande Phoenix.
Phelps (nella foto di copertina e in quella sotto, con il coach Bob Bowman, durante la conferenza stampa di ieri a Mesa) gareggerà nella quattordicesima e ultima batteria dei 100 metri farfalla nel corso della prima sessione della prima delle tre giornate del quarto meeting dell’Arena/USA Swimming Grand Prix Series 2014. I 100 metri farfalla sono la sua gara preferita, nella quale non è mai stato battuto dai Mondiali di Melbourne del 2007, ed anche l’unica gara cui Phelps parteciperà a Mesa. Inizialmente si era iscritto anche ai 100 metri stile libero ma poi ha chiesto lo scratch.
I 100 metri farfalla maschili sono l’ottava gara del programma delle batterie nella prima giornata. Prima della sua batteria, il denso programma prevede: 100 stile libero femminili e 100 stile libero maschili, con 15 batterie in ciascun settore; 200 rana femminili e maschili, con 8 batterie in ciascun settore; 400 stile libero femminili con 10 batterie (e Katie Ledecky in gara); 400 stile libero maschili con 9 batterie; 100 farfalla femminili con 15 batterie; 13 batterie dei 100 farfalla maschili (al link il programma completo delle batterie della prima giornata: http://www.usaswimming.org/_Rainbow/Documents/07b63dba-efe9-42ea-bd2f-41772d7fbd5a/2014%20Mesa%20GP%20-%20Thursday%20AM%20Heat%20Sheet.pdf . Considerato che le batterie iniziano alle ore 10 locali, ore 19 italiane, Phelps dovrebbe gareggiare attorno alle nostre ore 23.
Michael Phelps rientra dopo 628 giorni dalla sua ultima performance olimpica londinese, quando fu proclamato il miglior nuotatore di sempre e, per questo, dopo aver ricevuto un premio speciale dal presidente della FINA Julio Maglione, gli fu tributata un’interminabile standing ovation mentre compiva il giro d’onore della vasca. Si pensava che non sarebbe mai più tornato in vasca perché allora le sue dichiarazioni furono perentorie. Più o meno queste: “Non mi vedrete mai più gareggiare in corsia. Nella vita c’è molto altro. A Rio 2016 ci sarò ma soltanto come spettatore”. Dette da chi aveva vinto tutto, e più di tutti, queste parole non lasciavano spazi a dubbi.
Invece: nostalgia canaglia, nuovi e più alti obiettivi come nuotatore, la voglia di dimostrare di essere ancora il migliore hanno avuto la meglio su golf, poker, viaggi, vacanze, e altro. Non sulla Fondazione “Phelps”, che l’ex Kid di Baltimora fondò dopo l’Olimpiade di Pechino, per promuovere il nuoto e avviare all’agonismo il maggior numero di bambini e ragazzi al nuoto, e che presiede tuttora.
Nella conferenza stampa di ieri a Mesa, Phelps, che sprizzava gioia, ha scherzato sul “Non mi vedrete mai più in piscina” detto a Londra, così: “Mai (<never>) è una parola che non si dovrebbe mai dire. <Never, never, never…say never>. Mai dire mai.
Perché sei tornato? Così Phelps ha risposto all’ovvia domanda. “Perché avevo voglia di farlo e perché mi piace ancora molto il nuoto agonistico. Mi piace allenarmi in una squadra giovane e competitiva, dove potrei essere il nonno ma invece mi considerano un normale compagno”. Altra domanda: lo fai perché hai dei contratti da rispettare? “No, nessun contratto. Quello con la Speedo è spirato alla fine dello scorso anno. Ora sono una specie di libero agente di me stesso. La decisione di tornare ad allenarmi e a gareggiare è stata mia e solo mia. Nessuno mi ha forzato. Lo faccio perché mi diverto ancora, e molto”. Bob Bowman, al suo fianco, conferma: “Mai visto Michael così felice di allenarsi”. Il coach, poi, ha aggiunto: “A dire la verità il giorno in cui ha ripreso ad allenarsi mi ha fatto paura, era totalmente fuori forma. Così l’ho fatto riprendere gradualmente ma da gennaio gli allenamenti sono ridiventati molto seri”.
Phelps spiega meglio: “Per quasi venti mesi ho fatto tutto quello che mi piace fare fuori dalla piscina – golf, poker, viaggi – ma sono aumentato molto di peso, quasi 30 libbre di troppo (oltre 13 chili). Non mi piacevo più, ed anche questa è stata una ragione per tornare. Ora sono quasi in peso forma”.
Qual è il tuo obiettivo a Mesa? “Un’idea ce l’ho, ma aspettiamo di vedere quello che succede. Comunque voglio fare bene e iniziare qui il percorso che mi riporterà in nazionale. Per prima cosa voglio tornare in forma e poi desidero recuperare pienamente la mia mentalità competitiva”.
Preoccupato, teso? “Neanche un po’. Mai stato così rilassato. E, al contrario di ciò che qualcuno pensa, non sono preoccupato di macchiare la mia carriera: quello che ho fatto ho fatto, nessuno può togliermelo. Qui parte una nuova fase, con nuvoi obbiettivi e il divertimento come sfondo. Il golf? E’ uno sport meraviglioso e mi diverte moltissimo ma c’è tempo; lo farò per il resto della mia vita ma dovrò lavorare ancora molto per diventare un giocatore competitivo”.
L’attesa per il suo ritorno è altissima. I media americani, e quelli di tutto il mondo, sono elettrizzati. I biglietti dell’Aquatic Center di Mesa sono stati tutti venduti, anche se il costo non è proprio modico (250 dollari i migliori posti per l’intero meeting). Oltre a Phelps prendono parte al meeting quasi 600 nuotatori; molte le stelle del firmamento natatorio americano, ed anche internazionale: c’è anche la danese Lotte Friis, compagna di squadra di Phelps al North Baltimore Swim Club, che, nel mezzofondo, sfiderà la fuoriclasse Katie Ledecky.
Phelps, che è iscritto con il tempo di 50.86 (il suo record del mondo di 49.82, con costume gommato, risale al 2009), avrà al suo fianco due grossi calibri: Matt Grevers (52.69) alla corsia tre, Eugene Godsoe (51.66) alla cinque. I maggiori rivali – Ryan Lochte (51.48) e Tom Shields (51.65) - gareggeranno nelle due batterie precedenti, entrambi alla corsia quattro. Il miglior tempo 2014 è del giapponese Takuro Fujii, con 51.84. Sotto la composizione delle tre batterie più veloci.
Heat 12 of 14 Prelims
1 Richmond, Renny 19 Tucson Ford Deal-AZ 54.66
2 Duskinas, Tadas 19 Lithuania 53.76
3 Bollier, Bobby 24 Una Pasa-PC 52.80
4 Shields, Tom 22 California Aquat-PC 51.65
5 Josa, Matthew 19 Queens Universit-NC 52.46
6 Weigley, Carl 24 Clovis Swim Club-CC 53.38
7 Andrew, Michael 15 Indie Swimming-MV 54.59
8 Delgado, Cristian 16 Venezuela 55.15
Heat 13 of 14 Prelims
1 Shapira Bar-Or, Nim 24 Unattached-MI 54.63
2 Subarsky, Sascha 18 Rose Bowl Aquati-CA 53.71
3 Lynch, Justin 17 Terrapins Swim T-PC 52.75
4 Lochte, Ryan 29 SwimMAC Carolina-NC 51.48
5 Dunford, Jason 27 Palo Alto Stanfo-PC 52.16
6 Schoeman, Roland 33 Phoenix Swim Clu-AZ 53.35
7 Martinez, Luis 18 Azura Florida Aq-FG 54.58
8 Galofre, Julio 26 Una Bss-FL 55.06
Heat 14 Prelims (#8 Men 100 LC Meter Butterfly)
1 Liivamagi, Martin 25 Una Cal-PC 54.62
2 Vyatchanin, Arkady 30 New York Athleti-MR 53.47
3 Grevers, Matt 29 Tucson Ford Deal-AZ 52.69
4 Phelps, Michael 28 North Baltimore-MD 50.86
5 Godsoe, Eugene 26 Palo Alto Stanfo-PC 51.66
6 Subirats, Albert 27 Auburn Aquatics-SE 53.04
7 Luchsinger, Tom 23 North Baltimore-MD 53.78
8 Schlesinger, Marcus 22 Grand Canyon Aqu-AZ 54.88
Su quanto Phelps potrà fare le opinioni si sprecano. A suo favore giocano parecchi fattori: la motivazione innanzitutto; poi, il fatto che, a partire dall’inizio dello scorso mese di ottobre, si è allenato per cinque giorni alla settimana sotto la guida del suo mentore di sempre, Bob Bowman; ancora, la sua età relativamente giovane e la relativamente breve lontananza dalle gare, meno di venti mesi (poco più che un normale anno sabbatico, a differenza dei sei anni di Ian Thorpe o, addirittura, dei 20 anni, e oltre, con cui Mark Spitz e Janet Evans tentarono improbabile ritorni). Peraltro, suoi connazionali hanno vinto medaglie olimpiche in età più avanzate: Gary Hall over 30, Dara Torres over 40…
Molti pensano che sui 100 farfalla il suo crono a Mesa possa essere tra i 51 e i 53 secondi. E’ probabile che in finale egli tocchi in un tempo più vicino alla prima che alla seconda cifra.
Se Phelps riuscirà a qualificarsi per i Campionati nazionali di luglio, anche Trials per i Campionati Pan-Pacifici di agosto, il suo rientro sarà avvenuto con successo e per lui si spianerà l’autostrada per i Mondiali di Kazan e per le Olimpiadi di Rio.
Nel caso del suo probabile rientro nell’agone internazionale egli si focalizzerà su due gare soltanto: i 100 farfalla, dove il suo avversario più pericoloso è il sudafricano Chad Le Clos (a Londra lo batté sui 200 farfalla), e i 100 stile libero (in funzione staffetta).
Il suo stato d’animo è ottimista, e Phelps l’ha espresso ieri, a Mesa, nel corso di una conferenza stampa.
Voci sul suo possibile rientro erano circolate per tutto l’anno scorso ma l’ipotesi aveva preso credito a fine ottobre, dopo che Phelps si era registrato nuovamente con l’Agenzia Americana Anti Doping. Da quel giorno avrebbero dovuto passare sei mesi prima di potere rientrare in gara.
Il ritorno gli apre la possibilità di incrementare a Rio 2016 il suo già inarrivabile record di medaglie olimpiche.
Michael Phelps a Londra 2012, dove vinse sei medaglie: quattro d'oro e due d'argento