Tecnica del Nuoto.
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Nato il 30 giugno 1985, a Baltimora, nel Maryland, uno stato della costa orientale degli Stati Uniti, Michael Phelps ieri ha festeggiato il compimento del 29esimo anno.
Phelps aveva disputato la sua prima Olimpiade a Sydney 2000, all’età di 15 anni. Ha vinto medaglie ad Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012, 22 in totale: 18 d’oro, 2 d’argento e altrettante di bronzo. Un record ineguagliabile.
A Londra, dopo avere vinto quattro medaglie d’oro Phelps fu premiato dal presidente della FINA, Julio Maglione, come il più grande atleta olimpico di sempre. Uno speciale trofeo gli fu consegnato dopo avere completato il giro d’onore della vasca olimpica e risposto all’interminabile standing ovation del pubblico salutando con la mano e dispensando sorrisi con generosità.
Complessivamente Phelps ha vinto 71 medaglie internazionali (57 ori, 11 argenti e 3 bronzi). Tuttora detiene i record del mondo dei 100 farfalla e dei 400 misti. Per sette volte è stato eletto migliore “Nuotatore dell’anno” al mondo; per nove volte ha ricevuto lo stesso titolo negli Stati Uniti.
Phelps ha potuto conseguire questi risultati grazie ad un talento smisurato, a un’ambizione fortissima, a una forza d’animo e mentale eccezionale. Queste caratteristiche/qualità gli hanno consentito di sopportare per tanti anni carichi di lavoro incredibili e durante le gare di toccare con la mano la piastra d’arrivo prima di tutti gli avversari, come accadde a Pechino 2008, dove vinse otto medaglie d’oro (battendo il record di sette che Mark Spitz aveva stabilito a Monaco 1972) grazie alla vittoria nei 100 metri farfalla, dove, al termine di una gara che sembrava avere perso, riuscì a precedere pere un’inezia il serbo (di stanza in California) Milorad Cavic.
Cresciuto in una famiglia di donne – la madre, un’ex direttrice di scuola, e due sorelle più grandi (i genitori avevano divorziato nel 1994) – cui è molto attaccato e che lo hanno seguito in tutte le sue trasferte olimpiche e mondiali, Phelps aveva denunciato saturazione, e una specie di crisi di rigetto per le gare di nuoto, subito dopo le Olimpiadi del 2012.
Proprio a Londra, infatti, al termine dell’ultima giornata di gare, Michael aveva annunciato il suo definitivo ritiro dall’agonismo. Senza rimpianti, pareva. “Ho tanto altro da fare – golf, viaggi, attività sociali – e certamente non tornerò. A Rio mi vedrete ancora ma non in acqua”.
Fra l’altro Phelps è impegnato con la “Michael Phelps Foundation” da lui fondata con lo scopo di promuovere il nuoto ed uno stile di vita più sano fra i giovanissimi.
In realtà Phelps si è preso poco più di un anno sabbatico. Nell’autunno del 2013 tornò dal suo allenatore Bob Bowman e riprese ad allenarsi, con la scusa di calare di peso e smaltire quei chili di troppo che aveva messo su, nonostante il golf. In effetti, in sei settimane ha smaltito circa 12 chili.
Evidentemente aveva ripreso il gusto di nuotare e l’ambizione gli aveva solleticato il raggiungimento di un altro traguardo: disputare la sua quinta olimpiade con l’intento di salire ancora sul podio per ricevere medaglie, possibilmente d’oro.
Quatto quatto nel novembre 2013 si era iscritto nuovamente al programma anti doping, come richiesto dalle regole. In primavera la sua rentrée, all’Arena/USA Grand Prix. Nell’ultimo meeting, quello di Santa Clara, del 20-22 giugno scorsi, Phelps ha disputato addirittura quattro gare, salendo sul podio in tutte: 100 farfalla, 1° ex aequo con Tom Shields in 52.11; 100 stile libero, 2° in 48.80 dietro a Nathan Adrian (48.17); 200 stile libero, 2° in 1:48.20 dietro al francese Yannick Agnel (1:46.99), suo compagno di squadra al North Baltimore Swim Club (nella stessa finale il nostro Andrea Mitchell D’Arrigo si è classificato quinto in 1:48.90); 3° nei 200 misti in 1:59.76 dopo Dwyer Conor (1:59.49) e il giovane compagno di squadra Chase Kalisz (1:59.53). Questi risultati dimostrano come Michael sia davvero sulla strada del recupero del suo migliore registro agonistico, e della piena competitività.
Tuttavia, coerente (stavolta) con quanto ha affermato durante la conferenza stampa in cui aveva annunciato il suo rientro (“Un passo alla volta”), Michael non ha ancora sciolto il dubbio se parteciperà o meno ai Campionati Nazionali (“Nationals”), come di consueto validi come “Trials”, selezioni sia per i Campionati Pan Pacifici, in programma in autunno a Guadalajara (Messico), sia per i Campionati Mondiali 2015 che si svolgeranno a Kazan (Russia).A questo punto ci stupiremmo se Michael disertasse questa competizione cruciale per il suo ritorno effettivo nell’agone internazionale.
Intanto, in attesa di sciogliere i dubbi, ha accettato di posare nudo. L’annuncio è stato dato proprio nel giorno del suo compleanno. Egli sarà uno dei 22 atleti che apparirà effigiato come mamma lo fece nella rivista “Body Issue” dell’emittente sportiva americana ESPN. Con lui ci sarà la tennista Venus Williams, e tanti altri. I tifosi aspettano con impazienza l’uscita dell’originale pubblicazione, prevista per metà luglio.
Intanto, noi, sperando di rivederlo presto nelle competizioni internazionali, gli facciamo tanti, tantissimi, auguri.
In copertina, Michael Phelps festeggiato a Las Vegas, nel 2012, dopo l'annuncio del suo ritiro