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Camillo Cametti at Large

Berlino, 20 agosto 2014 – 32i Campionati Europei (50M)/3° Giornata/Finali e Semifinali

BCN2014/3: Immenso Greg! Paltrinieri, oro è record europeo nei 1500SL

Giornata gloriosa per il nuoto italiano che nella stessa gara mette sul podio per la medaglia di bronzo anche Gabriele Detti. La terza medaglia di giornata per l’Italia, di bronzo, è firmata dall’esordiente Arianna Castiglioni nei 100 rana.

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GP 32nd LEN European Championships

La vittoria di un fuoriclasse. E’ questa, in sintesi, la definizione dell’impresa compiuta da Gregorio Paltrinieri (in copertina e sotto) sui 1500 metri stile libero, un’impresa che ricorderemo a lungo, e che resterà nella storia del nuoto. Il successo della scuola italiana nel mezzofondo è completato dal prezioso terzo posto di Gabriele Detti. Entusiasmo anche per la medaglia di bronzo vinta nei 100 metri rana da Arianna Castiglioni, che ha nuotato senza timori reverenziali, con autorevolezza e saggezza tattica. Procediamo con ordine.

Finali

1500 stile libero. Gregorio Paltrinieri esce dal tuffo per ultimo (la sua partenza è migliorabile) ma dopo dieci metri è già in testa e ci resterà fino alla fine. La sua nuotata è efficacissima, esteticamente bella. Si nota soltanto una leggerissima zoppia, dovuta alla battuta di gambe “broken tempo” (non le due battute, ne le sei, ma una battuta intermedia). Ci spiega  Ivo Ferretti, già allenatore di Stefano Battistelli (che vinse la medaglia di bronzo nei 400 misti alle Olimpiadi di Seoul del 1988) ma che dal 1995 è responsabile dell’area biomeccanica per la Federnuoto, che “la catena cinetica di Greg parte dalle anche, è “hip driven”: da li mette in funzione i grandi dorsali, le spalle, i pettorali, le braccia e le mani. La sua nuotata è efficace anche perché sfrutta l’energia elastica del tronco, similmente al gesto atletico dei canoisti. Così Greg riesce a sfruttare al meglio il suo galleggiamento naturale, a scivolare alto sull’acqua e, con il rollio, a scavalcare l’onda da lui stesso creata; al tempo stesso egli sfrutta l’onda di ritorno per recuperare parte dell’energia dispersa nel vincere la resistenza dell’acqua”.

GREG

La gara. Ai 500 metri transita in 4:50.22, -3.08 rispetto al record europeo. Nell’incredibile silenzio totale del pubblico. Silente anche lo speaker, peraltro perfino sguaiato quando si tratta di annunciare  l’ingresso in vasca dei nuotatori tedeschi. Scandaloso. Ma Greg non se ne cura e ai metri 1000 vira in 9:45.95, -5.50 sotto il parziale del record europeo. Paltrinieri mantiene la progressione incrementale fino ai 1200 metri. Poi il vantaggio sui parziali del record precedente si riduce leggermente ma il nuotatore di Carpi completa la sua vincendo titolo e medaglia d’oro, in 14.39.33, ampiamente sotto il record precedente (- 3.28 secondi). Si tratta del quarto tempo di sempre con in costumi in tessuto (il quinto se si conta il tempo del tunisino Oussama Mellouli realizzato a Pechino 2008 con costume gommato). Il record precedente apparteneva al russo Yuri Prilukov: pure lui l’aveva realizzato a Pechino 2008 con il costume in poliuretano.

In definitiva, quella di Paltrinieri, è stata un’impresa storica, entusiasmante e commovente.

Ecco il ranking mondiale all time dei primi cinque tempi  (cortesia di Craig Lord e del suo sito www.swimvortex.com ):

  • 14:31.02 Sun Yang (CHN) 2012
  • 14:34.56 Grant Hackett (AUS) 2001
  • 14:39.63 Ryan Cochrane (CAN)
  • 14:39.93 Gregorio Paltrinieri (ITA)
  • [14:37.28 Mellouli - TUN - 2008, oro olimpico con costume gommato]

I parziali ufficiali

 

 

 

 

 

 

 

 

                     26.69 (1)
                     26.69

55.54 (1)
28.85

1:24.44 (1)
28.90

1:53.76 (1)
29.32

2:22.88 (1)
29.12

2:52.38 (1)
29.50

3:21.72 (1)
29.34

3:51.31 (1)
29.59

 

 

 

 

 

 

 

 

4:20.60 (1)
29.29

4:50.22 (1)
29.62

5:19.52 (1)
29.30

5:49.32 (1)
29.80

6:18.63 (1)
29.31

6:48.40 (1)
29.77

7:17.75 (1)
29.35

7:47.44 (1)
29.69

 
 

8:16.89 (1)
29.45

8:46.66 (1)
29.77

9:16.05 (1)
29.39

9:45.95 (1)
29.90

10:15.18 (1)
29.23

10:45.04 (1)
29.86

11:14.39 (1)
29.35

11:44.16 (1)
29.77

 
 

12:13.51 (1) 29.35

12:43.23 (1)
29.72

13:12.63 (1)
29.40

13:42.33 (1)
29.70

14:11.36 (1)
29.03

 

14:39.93
28.57

 

 

 

 

ER-CR

         

 

Sul podio sale anche Gabriele Detti (sotto, sul podio, assieme a Paltrinieri e Joensen) che giunge terzo in 14:52.53 e merita la medaglia di bronzo. E’ trionfo, meritatissimo, anche per Stefano Morini, coach dei nostri “gemelli del mezzofondo” al Centro Federale di Ostia.  Fra i due italiani si inserisce in 14:50.59, Pal Joensen, l’esponente delle Isole Faroer non nuovo a salire sui podi europei.

JOENSEN Pal  FAR Silver Medal (L)

Novella Calligaris, che in tribuna stampa siede accanto a noi, e che sicuramente se ne intende (vinse tre medaglie alle Olimpiadi di Monaco 1972 e gli 800 metri stile libero con primato del mondo ai Mondiali del 1973), ci ha detto: “Paltrinieri mi piace moltissimo; è bello in acqua; la sua nuotata è bella ed efficace. E poi i 1500 sono una gara durissima, si vince anche con la testa”.

200 stile libero uomini. Il serbo Velimir Stjepanovic, 21 anni compiuti il 7 agosto, già vincitore di 400 metri stile libero, si aggiudica anche i 200 metri, con una gara intelligente, tatticamente perfetta, alla fine della quale riesce a toccare 2 centesimi prima del grande favorito, primatista del mondo e beniamino del pubblico, il tedesco Paul Biedermann, 28 anni, curiosamente compiuti proprio il 7 agosto. Stjepanovic vince in 1:45.78; Biedermann, più che deluso, indossa la medaglia d’argento con il tempo di 1:45.80. Terzo, assai staccato, Yannick Agnel, in 1:46.65. Il francese che, come è noto, si allena a Baltimora, con Bob Bowman (e Michael Phelps), è arrivato in Europa circa due settimane prima dei campionati: nessun problema di fuso orario, dunque, piuttosto, ipotizzano in ambienti a lui vicini, una preparazione sbagliata. Filippo Magnini, entrato con l’ottavo tempo, nuota in ottava corsia e resta ottavo, con un dignitoso 1:47.42. Sotto il podio.

BIEDERMANN Paul GER Silver Medal (L)

100 stile libero donne. Vince la svedese Sarah Sjostrom, la grande favorita. Dalla sesta corsia la 21enne fuoriclasse prende subito la testa e accresce via via il vantaggio, fino a vincere in 52.67: quasi un secondo meno dell’olandese Femke Heemskerk che, con 53.64, si prende la medaglia d’argento. Terza un’altra svedese, Michelle Coleman, in 53.75. Sotto il podio.

HEEMSKERK Femke NED Silver Medal (L)

100 rana donne. Arianna Castiglioni, esordiente agli Europei dei grandi, regala all’Italia la terza medaglia di giornata, e a se stessa una preziosa medaglia di bronzo. La agguanta in 1:07.36 (5 centesimi meno veloce che in semifinale), grazie al suo ormai proverbiale rush finale efficacissimo. Come previsto vince la danese Rikke Moeller Pedersen, col tempo di 1:06.23, record dei campionati. Medaglia d’argento alla svedese Jennie Johansson in 1:07.04. Sotto il podio.

JOHANSSON Jennie SWE Silver Medal (L)

 

200 misti uomini. La vittoria dell’esperienza, e della classe. Se la guadagna il veterano magiaro Laszlo Cseh, quando sembrava che il tedesco Philip Heintz, sospinto dall’urlo del pubblico amico, dovesse sovvertire il pronostico. Invece Cseh respinge il suo attacco, e quello del britannico Roberto Pavoni, con un’ultima bracciata “very swift”, molto rapida, fluida e vincente. Soltanto 7 centesimi fra la medaglia d’oro e quella d’argento e solo 5 centesimi fra l’argento e il bronzo. Questi i rispettivi tempi dei medagliati: 1:58.18, 1:58.17 e 1:58.22. Per Cseh si tratta del quinto titolo europeo consecutivo in questa specialità. Non particolarmente brillante Federico Turrini: il livornese resta lontano dal proprio personale (1:58.86) ma consegue comunque un dignitoso sesto posto in 2:00.44. Sotto il podio.

HEINTZ Philip GER Silver Medal (L)

Semifinali

200 rana uomini. Luca Pizzini nuota bene, quasi al meglio, e va in finale con il sesto tempo, 2:10.90. Il miglior tempo è del tedesco Marco Koch che vince la seconda semifinale in 2:08.33. Poi i due britannici Ross Murdoch, 2:08.65, e Andrew Willis, 2:08.93. Meglio di Pizzini anche il russo Ilya Khomenko, 2:10.00, e il lituano Giedrus Titenis, 2:10.5.

200 misti donne. Katinka Hosszu ribadisce di che pasta è fatta. Vince la seconda semifinale con in il tempo più veloce del ranking delle batterie, 2:08.41, che è anche record europeo, il secondo della serata. Secondo e terzo tempo rispettivamente per la spagnola Mireia Belmonte ( 2:11.13) e la britannica Aimee Wilmott (2:12.39). Stefania Pirozzi è quinta nella sua semifinale e undicesima nel ranking con 2:14.22.

200 farfalla uomini. Matteo Pelizzari, terzo nella prima semifinale in 1:56.78, è sesto nel ranking delle semifinali; lo rivedremo in finale. Per soli 9 centesimi resta, purtroppo, escluso Francesco Pavone. I tempi più veloci sono del danese Viktor Bromer, 1:55.55, seguito dal polacco Pawel Korzeniowski, 1:56.43, e dal russo Alexander Kudashev, 1:56.44.

100 dorso donne. Finale per entrambe le azzurre. Carlotta Zofkova con il sesto tempo (1:00.60), Arianna Barbieri con l’ottavo tempo (1:01.03). Il tempo più veloce, 59.51 (l’unico sotto il minuto), è della diciassettenne gigantessa danese Mie Oe Nielsen, un autentico talento, figlia d’arte – il padre Benny vinse una medaglia di bronzo nei 200 farfalla alle Olimpiadi del 1988, a Seoul - cui non dovrebbe sfuggire la vittoria nella finale di domani.

50 dorso uomini. Vladimir Morozov, russo d’America, sigla il miglior tempo con 24.61. Sotto i25 anche l’israeliano Guy Barnea, con 24.99. Stefano Pizzamiglio realizza il decimo tempo, 25.27, ed è prima riserva. Fuori dalla finale anche Niccolò Bnacchi, 14° con 25.47.

Le fotografie sono di Deepbluemedia.Photoshelter.com

 

 

 

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