Dopo alcune assai spiacevoli disavventure e circa due mesi sulla graticola, Michael Phelps (nella foto sotto ) è tornato finalmente a sorridere.

Dopo l’arresto per tre gravi infrazioni al codice della strada la federazione nuoto degli Stati Uniti (USA Swimming) l’aveva squalificato per un periodo di sei mesi ed escluso dalla squadra nazionale fino alla conclusione dei Campionati del Mondo FINA della prossima estate, a Kazan (Russia).

Una punizione sportiva assai severa, per censurare un comportamento non corretto, tenuto peraltro in un ambito extra sportivo: per questo da più parti giudicata eccessiva.

Forse per farsi perdonare, o forse per non rischiare di perdere definitivamente il miglior nuotatore di sempre - che era riuscito a tornare all’apice della forma dopo circa un anno e mezzo di ritiro dalle competizioni - l’USA Swimming ha deciso di conferirgli anche quest’anno la massima onorificenza, i “Golden Goggles” e di premiarlo come miglior nuotatore americano maschio del 2014.

Intendiamoci, i meriti di Phelps ci sono, ed egli ha pienamente meritato il premio conferitogli lunedì sera. Tuttavia, assegnandoglielo, con un certo imbarazzo, la federazione USA sembra essersi pentita per avere inflitto alla “leggenda” Phelps una punizione non soltanto severa ma persino autolesionistica.

Intanto Phelps, che per sei settimane si è sottoposto ad una specie di riabilitazione psicologica in una clinica specializzata, è già tornato ad allenarsi nel suo club di sempre, il North Baltimore Swim Club. A breve dovrà presentarsi in tribunale per il processo a suo carico e difendersi dagli addebiti contestatigli dalla polizia del Maryland.

Ad inquietare ulteriormente il grande campione ci si è messo uno strano personaggio: una donna quarantenne (che, a suo dire, è nata “intersex”, cioè con caratteri sessuali sia maschili che femminili) ha dichiarato ai media di essere lei la nuova fidanzata di Michael. La notizia, ripresa anche da alcuni giornali italiani, è stata poi smentita e catalogata fra le bufale. Phelps, che non l’ha presa bene, ha evitato di commentarla.

I “Golden Goggles” per la migliore nuotatrice americana donna sono stati assegnati a Katie Ledecky (nella foto sotto), e non poteva essere che così visti gli strepitosi record del mondo realizzati dai 400 ai 1500 metri stile libero. Il suo allenatore, Bruce Gemmel, è stato premiato come Allenatore dell’Anno.

La serata è stato condotta da Rowdy Gaines, commentatore di nuoto per la NBC, già primatista mondiale dei 100 metri stile libero e protagonista di una memorabile partecipazione al meeting “Sette Colli” del 1981 (disputato a Verona).