Tecnica del Nuoto.
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E’ maturata tardi Femke Heemskerk (foto sotto). Dopo anni di frequentazione del podio, durante i quali il gradino più alto sembrava un miraggio, ai Mondiali in corta di Doha l’olandesona è riuscita a vincere i 100m stile libero, la sua prima medaglia d’oro internazionale importante. Ora, a 27 anni, si è scoperta in costante progresso, e con il gusto di vincere.
Merito del suo talento. Merito del suo grande impegno, e di una motivazione forte che non è mai venuta meno. Si prepara meticolosamente, in acqua e fuori, è attenta alla nutrizione, corre due volte alla settimana, e la corsa “en plein aire” la fa sentire bene e le rafforza le gambe. Merito anche del suo coach, l’ex campione dei misti Marcel Wouda che la allena ad Eindhoven nel complesso natatorio intitolato a Pieter van den Hoogenband: un impianto dotato del miglior sistema di telecamere subacquee del mondo, utilissime per studiare ogni fase della nuotata.
Nella prima giornata, con 24.57, è stata seconda nei 50m stile libero dietro alla connazionale Ranomi Kromowidjojo, vincitrice in 24.35 (3° e 4° crono 2015. Ai primi due posti le sorelle australiane Cate e Bronte Campbell, 24.03 e 24.24).
Nella seconda giornata la Heemskerk ha vinto i 200m stile libero in 1:54.68 (27.26, 56.96,1:25.83), un gran tempo che migliora di 67 centesimi il suo precedente primato nazionale. Questo crono rappresenta anche la migliore prestazione mondiale 2015, nonché terza prestazione mondiale di sempre con costume in tessuto e quarta mondiale all-time ogni costume. Soprattutto, questo crono stabilisce la quota di partenza per la scalata al podio mondiale 2015 e a quello olimpico 2016.
Il primato mondiale, di 1:52.98, appartiene a Federica Pellegrini, dai Mondiali di Roma 2009, con costume gommato (il miglior crono in tessuto della Pellegrini è l’1:55.14 che le consentì di vincere l’argento mondiale dietro a Melissa Franklin nel 2013).
Nella terza giornata la sprinter olandese ha realizzato il suo capolavoro, vincendo i 100m stile libero in 52.69, record nazionale (il precedente apparteneva a Ranomi Kromowidjojo dal 2012 con 52.75), miglior crono dell’anno (ieri uguagliato al centesimo dall’ australiana Cate Campbell), nonché 5° tempo all-time ogni costume (davanti a lei Britta Steffen 52.07, Cate Campbell 52.33, Libby Lenton Trickett 52.62 e Sarah Sjöström 52.67) e 3° all-time in tessuto. In semifinale la Heemskerk, che prima d’ora non era mai scesa sotto i 53 secondi, aveva già ottenuto uno strepitoso 52.79 (un decimo in più rispetto alla finale). Sempre in semifinale la svedese Sara Sjostrom aveva realizzato il 2° miglior tempo con 53.29 (4° crono 2015, davanti a lei anche Bronte Campbell con 53.04). Nella finale Ranomi Kromowidjojo è stata seconda in 53.88 (53.69 in semifinale).
Altro protagonista, Sebastiaan Verschuren (foto sotto), pure lui non più giovanissimo. Ora ha 26 anni. La sua miglior prestazione sui 100m stile libero risale all’Olimpiade di Londra 2012, dove fu quinto in 47.88. Alla Swim Cup ha nuotato la distanza, in batteria, in 48.25 (23.65): oggi, dopo gli exploit degli australiani Cameron McEvoy (48.06) e James Magnussen (48.18) ai Trials di Sydney, questo crono è il 3° mondiale 2015. Verschuren ha poi nuotato la semifinale in 48.46 e ha vinto la finale in 48.43.
Successivamente Verschuren ha vinto i 200m stile libero, in 1:46.09, quasi lo stesso tempo registrato in batteria dove, con 1:46.07, aveva realizzato il 3° crono mondiale 2015 (al 1° posto Cameron McEvoy 1:45.94 , al 2° Yannick Agnel 1.45.97). Curiosamente Verschuren ha virato ai 150 metri, sia in batteria che in finale, con l’identico tempo, 1:18.98.
Protagonista anche la svedese Sarah Sjostrom (foto sotto) che nella quarta giornata, nelle semifinali dei 50m farfalla, con 24.69, ha sfiorato il record del mondo da lei stessa detenuto con 24.43. La Sjostrom detiene le uniche quattro prestazioni all-time sub 25 (24.87 e 24.98 le altre due). In finale ha vinto con 25.59. La Sjostrom ha poi vinto i 100m dorso in 59.98, record svedese e 4° crono 2015, per la prima volta sotto il minuto.
In luce anche il contingente ungherese. Zsuzsanna Jakabos ha vinto i 200m misti in 2:11.3 (4° crono 2015), i 400 misti in 4:37.38 e i 200m farfalla in 2:08.13 (con Boglarka Kapas seconda in 2:08.99). Laszlo Cseh si è imposto nei 50m farfalla in 23.50; in batteria ha nuotato i 200m farfalla in 1:55.95 ma ha rinunciato alla finale optando per i 200m misti, che ha vinto in 1:58.31. Il veterano magiaro ha poi vinto i 100 farfalla in 51.97 (4° crono 2015). Boglarka Kapas si è aggiudicata gli 800m stile libero in 8:30.40 mentre il suo connazionale Peter Bernek ha vinto la gara maschile in 7:50.42. Successivamente la Kapas e Bernek hanno vinto i 400m stile libero, rispettivamente in 4:08.97 e 3:47.31. L’altro magiaro Gabor Balog ha fatto suoi i 100m dorso in 54.78 e i 200m dorso in 1:58.97. Kristian Takacs si è imposto nei 50m stile libero 22.22 (22.19 in semifinale).
Infine, da segnalare il ritorno del campione olimpico Cameron van der Burgh (RSA) che ha vinto i 100m rana in 59.84 (4° tempo dell’anno), per 15 centesimi sul serbo Caba Siladji, 1:00.01. Quest’ultimo aveva realizzato il miglior tempo delle batterie con 59.79 (3° crono mondiale 2015). Il sudafricano ha vinto pure i 50 metri, stavolta a pari merito con il serbo: per entrambi 27.17 (2° crono 2015, dietro al 26.88 del britannico Adam Peaty). Moniek Nijhuis ha vinto i 100m rana femminili in 1:07.1, record olandese, con la slovena Tjasa Vozel seconda in 1:07.93. Stesso esito nei 50 metri: Nijhuis prima in 30.65 (record nazionale e 1° crono 2015), Vozel seconda in 31.43.