Tecnica del Nuoto.
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In vista dell’imminente Olimpiade di Rio, ma soprattutto in vista dei Mondiali FINA dell’anno prossimo a Budapest, l’Ungheria riemerge tra le grandi nazioni del nuoto grazie ad una squadra che allinea un mix di grandi campioni affermati e di giovani alle prime affermazioni internazionali. La squadra ora è affidata all’ex grande mistista Andras Hargitay, recentemente promosso al massimo livello tecnico dopo che per anni era stato l’allenatore della squadra giovanile.
Nelle finali odierne i magiari hanno vinto 7 medaglie: 4 d’oro - con Boglarka Kapas negli 800 stile libero, Katinka Hosszu nei 200 misti, Laszlo Cseh nei 200 farfalla e la staffetta 4x200 stile libero femminile –, 2 d’argento – con la Hosszu nei 100 dorso e Richard Bohus nei 50 dorso – e una di bronzo, con Tamas Kenderesi nei 200 farfalla.
L’Italia va sul podio con Luca Pizzini (sotto in azione oggi), che mette al collo la medaglia di bronzo nei 200 rana. Per i metalli più preziosi dovrà aspettare domani, quando Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti disputeranno la finale degli 800 metri stile libero, gara in cui questa mattina hanno realizzato i due tempi più veloci.
Dopo la quarta giornata l’Ungheria capeggia il medagliere con 13 medaglie (6-3-4); pure con 13 medaglie; la Gran Bretagna è seconda (3-4-6); terza la Francia, con 3 medaglie soltanto ma tutte d’oro; l’Italia è quarta, con 8 medaglie (2-4-2); quinta l’Olanda con 5 medaglie (2-1-2).
Le Finali
800 Stile Libero donne
L’ungherese Boglarka Kapas, 23 anni, avanza dal bronzo di Berlino (8:22.06) all’oro odierno che vince in 8:21.40 al termine di una gara condotta sempre all’attacco. La medaglia d’oro del 2014 (8:15.14 a Berlino), la britannica Jazmin Carlin retrocede al secondo posto col tempo di 8:23.52. Assente la medaglia d’argento di Berlino, la spagnola Mireia Belmonte. Terza la slovena Tjasa Oder con 8:25.68. Entrambe sopra il personale le Azzurre: la 17enne Simona Quadarella è quinta in 8:31.43; Diletta Carli, 20 anni, è settima in 8:31.78.
200 Misti Donne
Non può sfuggire la medaglia d’oro a Katinka Hosszu. La magiara, che detiene il record del mondo con 2:06.12, stravince in 2:07.30, tempo migliore di quello che le valse il titolo a Berlino. Siobhan-Marie O’ Connor, inglese di Bath, è seconda in 2:09.03. Bronzo alla scozzese Hannah Miley, in 2:11.84. Sarah Franceschi (foto sotto) non ha timori reverenziali, migliora ancora il proprio primato personale ed è quarta con 2:12.59 (personale precedente 2:12.82). Carlotta Toni è sesta in 2:13.17 (vicina al personale di 2:13.06).
200 Rana Uomini
Finalmente Luca Pizzini (sotto sul podio) rompe l’incanto. Il veronese, autore di una gara gagliarda, si migliora al momento giusto e con finale veemente conquista una bellissima medaglia di bronzo. Il suo tempo, 2:10.39, è primato personale (precedente 2:10.62), assai vicino al tempo limite richiesto dalla FIN per le Olimpiadi di Rio (2:10). Pizzini (sotto sul podio nella foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia-Inside) è felicissimo (“Questo bronzo vale oro per me”) ma ha un rimpianto (mi dispiace di non essere riuscito a fare il tempo per le Olimpiadi”.
Per la medaglia d’oro va si assiste al serrato duello fra il britannico Ross Murdoch e il tedesco Marco Koch, campione del mondo a Kazan 2015. Ancora una volta, come in semifinale, Murdoch ha la meglio di strettissima misura e si aggiudica il suo primo titolo europeo per 7 centesimi: vince in 2:08.33, con Koch a 2:08.40. Sui 2:10 anche il quarto e il quinto, rispettivamente lo svedese Erik Persson, 2:10.50, e il finlandese Matti Mattsson, 2:10.69. Koch spiega di avere dato il meglio ai campionati tedeschi e di essere stato costretto e fermarsi per quattro giorni a causa di dolori alle spalle.
100 Dorso Donne
In acqua, alla corsia 3, Katinka Hosszu, a caccia della quarta medaglia. La prende d’ argento, con 58.94. L’oro è della danese Mie Nielsen, con 58.73. Bronzo alla britannica Kathleen Dawson, con 59.68. L’ucraina Daryna Zevina è quarta in 59.97.
200 Farfalla Uomini
Laszlo Cseh da spettacolo. Nuota un delfino perfetto ed efficace, molto bello. Prova i passaggi olimpici e per metà gara è ampiamente sotto i parziali del suo record europeo di 1:52.70, realizzato niente meno che alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 quando si usavano i costumi Hi-Tech, e che tuttora gli consente di essere il secondo nel ranking all-time (dopo Michael Phelps). Nella vasca finale il magiaro perde un po’ di ritmo ma finisce ugualmente vicinissimo al proprio record, con 1:52.91 (25.10, 53.79, 1:23.38): record dei campionati e miglior crono dell’anno che conferma Cseh come secondo migliore performer di sempre, dopo Michael Phelps (ma davanti al campione olimpico di Londra 2012, Chad Le Clos). Le altre medaglie vanno al danese Viktor Bromer, 1:55.35, oro a Berlino 2014, e all’altro magiaro, il giovane Tamas Kenderesi, 1:55.39.
Giacomo Carini è settimo in 1:56.81,identico al tempo di qualificazione, e suo miglior tempo, realizzato in semifinale.
50 Dorso Uomini
Come da pronostico vince questa gara sprint Camille Lacourt, in 24.77. Il francese, campione del mondo a Kazan 2015 con 24.23 e a Barcellona 2013 con 24.42 (oltre che campione europeo nel 2010), detentore del miglior tempo dell’anno con 24.67, e secondo miglior performer di sempre con 24.07, non poteva perdere. Subito dietro a lui Richard Bohus, con 24.82, indossa l’ennesima medaglia per l’Ungheria, con i russi Grigory Tarasevich e Nikita Uyanov rispettivamente terzo con 24.86 e quarto con 24.96.
4x200 Stile Libero Donne
Sarah Sjostrom lancia la Svezia con una frazione veloce, 1:55.30. Alice Mizzau, in sesta corsia, è sesta con 1: 59.02. Da il cambio a Erica Musso che recupera una posizione. Nella seconda frazione passa in testa la Gran Bretagna, con la O’Connor. In terza frazione la svedese Louise Hansson e la britannica Hannah Miley lottano testa a testa. Ma in corsia 5 avanza l’Ungheria, con la Kapas. L’Italia, con Stefania Pirozzi, è staccata, ancora in quinta posizione. In ultima frazione l’Ungheria mette in campo la Hosszu. La Lady di Ferro non si fa sfuggire la sua quarta medaglia d’oro europea( dopo quella odierna nei 200 misti e quelle dei 400 misti e dei 200 dorso nei giorni precedenti). Per l’Italia, in ultima c’è Federica Pellegrini ma stavolta la missione è davvero impossibile: non ce la fa ad agguantare il podio e, pur nuotando un po’ più velocemente della Hosszu (1:56.38 contro 1:56.65) resta quinta.
Dunque, vince l’Ungheria, in 7:51.63. Seguono Spagna (7:53.38), Olanda (7:53.63) e Gran Bretagna (7:53.97). L’ Italia, che a Berlino 2014 vinse la medaglia d’oro con 7:50.53 e ai Mondiali di Kazan 2015 quella d’argento addirittura con 7:48.41, è malinconicamente quinta, in 7:54.79.
Le Semifinali
100 Stile Libero Uomini
Luca Dotto (sotto dopo l'arrivo) vince nettamente, e perentoriamente, la seconda semifinale in 48.36 (23.34), il tempo più veloce del ranking. Il francese Clement Mignon è secondo, anche nel ranking, con 48.59 ; l’olandese Sebastian Verschuren è terzo (4° del ranking) in 48.85; il belga Pieter Timmers è quarto in 48.76. Filippo Magnini, ottavo in semifinale con 49.18, è 16° nel ranking.
I più veloci della prima semifinale sono il serbo Velimir Stjepanovic ,con 48.62, terzo tempo di ammissione alla finale; il belga Glenn Surgeloose, 48.83, 6° tempo; il francese Jeremy Stravius, 48.86, il russo Andrey Grechin, 48.86, ultimo qualificato per la finale.
100 Farfalla Donne
Con 56.12 la fuoriclasse svedese Sarah Sjostrom è nettamente la più veloce delle semifinali. La medaglia d’oro non potrà sfuggirle. Vince la seconda semifinale davanti a Ilaria Bianchi, che ferma il cronometro a 57.47, terzo tempo del ranking. Può sperare in una medaglia. Fra loro, seconda nel ranking, c’è la danese Jeannette Ottesen, vincitrice della prima semifinale con 57.38. Sotto i 58 secondi anche l’ungehrese Liliana Szilagy, con 57.83.
200 Rana Donne
La giovane britannica Chloe Tutton, 19 anni, vince la prima semifinale stabilendo, con 2:23.76, il miglior crono del ranking davanti alla turca di origine ucraina Viktoria Gunes, 2:23.94, e all’islandese Hrafnhildu Luthersdottir, 2:24.11.
Tempi più lenti nella seconda semifinale vinta dalla danese (primatista mondiale con 2:19.11) Rikke-Moller Pedersen in 2:24.10, davanti alla spagnola Jessica Vall Montero, 2:24.56,e alla britannica Molly Renshaw, 2:24.85.
Non passano Ilaria Scarcella e Francesca Fangio. Nel sommario delle semifinali le due italiane sono rispettivamente 11a con 2:28.09 e 12a con 2:28.42.
Le fotografie sono di Giorgio Scala, Andrea Staccioli, Giorgio Perrottino/Deepbluemedia-Inside