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La tredicesima edizione dei Campionati del Mondo in vasca corta ha preso il via questa mattina con le batterie nell’Arena di Windsor, una bella struttura con una capacità di 5.000 spettatori, abitualmente sede degli Spitfires, la locale squadra di hockey su ghiaccio, sport nazionale, ed equipaggiata per l’occasione da una stupenda piscina della Myrtha, l’Azienda italiana di Castiglione delle Stiviere, leader mondiale del settore. In serata finali e semifinali.
Le prime due finali, i 400m stile libero uomini e i 200m stile libero donne si sono assomigliate, nel senso che entrambe sono state vinte da chi la vittoria l’ha voluta ad ogni costo, caparbiamente, ed anche per l’ottima qualità dei risultati.
A vincere i 400 maschili è stato il coreano Tae-hwan Park (sotto sul podio nella foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto) che, osteggiato dai dirigenti sportivi del suo paese a causa della sospensione subita per fatti di doping, era rientrato in gara per le Olimpiadi di Rio, in verità senza entusiasmare. Qui a Windsor il testardo coreano ha vinto in 3:34.59, un gran tempo che vale 967 punti FINA, sconfiggendo assieme agli avversari anche i fantasmi di un passato che sembrava non volersi allontanarsi. Park ha dominato; soltanto l’emergente russo Alksandr Krasnikh ha saputo impegnarlo fino in fondo, finendo in 3:35.34, a meno di un secondo dal vincitore.
Ancora una volta Gabriele Detti non è riuscito ad essere della partita. Purtroppo la medaglia di bronzo di Rio è uscita subito di scena dopo le batterie, dove ha nuotato in 3:42.58, 12° tempo. Evidentemente il 22enne allievo di Stefano Morini non è riuscito a smaltire in tempo i festeggiamenti e le distrazioni post olimpiche.
Nei 200m stile libero femminili capolavoro di Federica Pellegrini, capace di interpretare al meglio la gara secondo il suo copione preferito: cauta nella prima parte della gara, in progressione irresistibile nella seconda. La gara sembrava destinata ad essere vinta dalla Lady di Ferro magiara Katinka Hosszu che, partita di gran carriera, ha nuotato sempre davanti fino a pochi metri dalla fine, in gran parte sotto i parziali del record del mondo stabilito a Doha il 7 dicembre 2014 dalla svedese Sarah Sjostrom, con 1:50.78. Invece, a pochi metri dalla fine c’è stato il gran sorpasso. Federica si è avventata sul pannello d’arrivo con tutta la forza possibile per toccare nel tempo vincente di 1:51.73 suo personale in tessuto (974 punti FINA). La Hosszu si è accontentata del secondo posto in 1:52.12, con la giovane canadese Taylor Ruck terza in 1:52.50. Con questa vittoria Federica ha dimenticato la delusione di Rio ed ha ribadito, a 28 anni, la sua supremazia mondiale nella specialità che tante soddisfazioni le ha dato e che continua a darle. Prima di questa vittoria ai Mondiali in corta, fra il 2006 e il 2014, la Pellegrini aveva vinto un argento e 3 bronzi: dunque, nel suo curriculum questo oro significa per lei la quinta medaglia nella manifestazione.
Si tratta di una vittoria importante, anche se ottenuta in assenza delle tre nuotatrici che l'hanno preceduta sul podio di Rio - Katie Ledecky, Sarah Sjostrom ed Emma McKeon - ed anche se con il tempo con cui ha vinto non sarebbe salita sul podio due anni fa a Doha, dove i tempi delle medagliate furono questi: 1:50.78 (primato del mondo), 1:51.18 e 1:51.69.
In copertina: l'esultanza della Pellegrini e la delusione della Hosszu dopo l'arrivo. La foto è di Giorgio Scala/Deepbluemedia-Inside.
La Hosszu si è rifatta poco dopo vincendo i 400m misti, gara da lei completamente dominata, in 4:21.67, un gran tempo.
Subito dopo i 200 stile libero femminili è andata di scena la finale dei 200m farfalla maschili. A contendersi la vittoria, apparentemente, un terzetto: il sudafricano Chad Le Clos, l’americano Tom Shields e il giapponese Daya Seto. Apparenza, perché in realtà Le Clos ha sempre controllato la gara lasciando ai due rivali soltanto l’opportunità di tagliare per primi un paio di traguardi volanti. Alla fine il sudafricano ha toccato in 1:48.76 (24.28, 52.82, 1:21.57), a 20 centesimi soltanto dal record del mondo e a 15 dal record dei campionati (con passaggi record fino ai 100 metri). Il tempo di Le Clos (sotto nella foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto) vale ben 994 punti e rappresentala migliore prestazione della giornata. Shields è secondo in 1:49.50, Seto terzo con 1:49.97.
Due asiatici sul podio dei 200m misti: il cinese Shun Wang (CHN) vincitore in 1:51.74, e il giapponese Daiya Seto (JPN) terzo in 1:52.89; fra loro il tedesco Philp Heintz secondo in 1:52.07. Quarto l’americano Josh Prenot (USA), 1:52.91.
Staffetta 4x100m stile libero femminili: vincono gli Stati Uniti in 3:28.82, davanti al Canada, 3:29.62. L’Italia è terza in 3:30.28. Quarta l’Olanda 3:31.10. ome detto l’Italia è di bronzo ma, a sorpresa, il Canada viene squalificato poiché le nuotatrici non hanno nuotato nell’ordine corretto designato. In particolare Penny Oleksiak, campionessaolimpica dei100mstil libero a Rio, era iscritta come terza frazionista ma invece si è confrontata con Federica Pellegrini in quarta frazione. Così l’Italia diventa d’argento. Per la Pellegrini seconda medaglia di giornata. Così le Azzurre: Erika Ferraioli 53.51, Silvia Di Pietro 52.06, Aglaia Pezzato52.52, Federica Pellegrini 52.1 (sotto, nello stesso ordine, nella foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto).
Questo il podio dell’ultima finale, la staffetta 4x100m stile libero maschile: prima Russia 3:05.90, seconda Francia 3:07.35 e terza Australia 3:07.76.
Semifinali
Nei 100m rana uomini Fabio Scozzoli si è qualificato per la finale con il 6° tempo, 57.22. Un buon ritorno nell’élite mondiale il suo. I migliori tempi sono stati realizzati da Marco Koch (GER) 56.86, Nic Fink (USA) 57.10, Cody Miller (USA) 57.14, Felipe Franca (BRA) 56.99, Vladimir Morozov (RUS) 57.00.
Nei 50m rana femminili Martina Carraro ha realizzato il 12° tempo, 30.43 (tempo realizzato anche in batteria), ed è rimasta esclusa dalla finale.
I più veloci dei 100m dorso maschili: Andrei Shabasov (RUS) 49.71, Jiayu Xu (CHN) 49.99, Mitchell Larkin (AUS) 50.10, Radoslaw Kawecky 50.17.
Le più veloci dei 100m dorso femminili: Kyle Masse (CAN) 56.19 (56.02 in batteria), Emily Seebohm 56.44, Georgia Davies 56.69, Alexandra De Loof (USA) 56.70, Katinka Hosszu 56.74 (56.16 in batteria). In mattinata Silvia Scalia era stata eliminata con il 21° tempo, 58.52.