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Controfuga di Luciano Angelini

Il torneo olimpico

L'Italia cala il Settebello

Esordio degli azzurri di Campagna contro l'Australia. Poi le sfide con Grecia, Croazia, Kazakistan e Spagna. Nel girone B subito big match tra Ungheria e Serbia

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Ci siamo. Il tempo di fermare l'Incantamento dalla cerimonia inaugurale, trionfo dell'orgoglio britannico, ed ecco irrompere la pallanuoto sul palcoscenico di Londra 2012. Dopo la notte delle meraviglie è il tempo dei campi e delle piscine, delle piste e dei parquet, delle pedane e dei poligoni di tiro. La pallanuoto chiede spazio e merita passione in una domenica di fine luglio già densa di pathos. Dodici le squadre, divise in due gironi. Il Settebello di Campagna (girone A) incrociano le calottine con Grecia, Croazia, Kazakistan, Spagna e Australia. Il girone B è più tosto: Ungheria, Serbia, Romania, Gran Bretagna, Montenegro e Stati Uniti.

All'esordio gli azzurri trovano l'Australia, avversario non facile ma un gradino sotto, certo da non sottovalutare, come insegna la recente sconfitta nel torneo di Budapest. Partire bene è d'obbligo, necessario ed utile per preparare i turni successivi, nell'ordine con Grecia, Croazia, Kazakistan e Spagna. Il match-chiave per decidere le gerarchie del girone e guardare con meno patemi gli incontri senza ritorno dei quarti di finale sarà quello con i Rudic-boys (2 agosto). Campagna ha preparato l'appuntamento di Londra in ogni minimo particolare. Sono rimasti a casa i campioni del mondo Figari e Deserti per fare spazio al neoitaliano Premus e Giacoppo. Scelta dolorosa, ma Campagna aveva già anticipato di non avere nel dna il cromosoma del sentimentalismo. Il recupero (prodigioso) di Aicardi, operato al pollice destro meno di due mesi fa, gli ha sciolto l'ultimo interrogativo a pochi giorni dalla partenza per Londra. Tempesti e Felugo danno invulnerabilità, sicurezza e fantasia al Settebello. Tutto ruota attorno a loro. La difesa diventa un bunker attorno al portierone toscano, la squadra si muove a memoria con le illuminazioni di Felugo. Le bordate di Figlioli, le stoccate di Giorgetti e le espulsioni conquistate dai centroboa Aicardi e Premus dovranno mettere gli azzurri sulla rotta giusta, capaci di navigare oltre le colonne d'Ercole della trentesima olimpiade.

Il girone B si apre con una finale anticipata: Ungheria-Serbia. Match tutto da gustare, quello tra campioni olimpici e mondiali in carica, e che potrebbe già decidere un posto ai piani alti. Senza storia Romania-Gran Bretagna. I padroni di casa sono ormai dimentichi delle quattro vittorie olimpiche ad inizio di secolo scorso (1900, 1908, 1912, 1920) e quasi indifferenti dell'aver inventato la pallanuoto, giocandola oltre cento anni fa tra le due sponde di un fiume. Incerta, invece, la sfida tra Montenegro (quarto a Pechino) e gli Usa vicecampioni olimpici. Da vedere.

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