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Il giorno 7 aprile Francia e Canada, già qualificatesi per i Quarti di Finale, si sono incontrate nell’ultima partita della Fase Preliminare, sapendo che ai Quarti la squadra vincente avrebbe incontrato la Spagna e quella perdente l’Olanda.
La squadra iberica, considerata da tutti più forte, avrebbe voluto essere evitata tanto da Francia quanto da Canada, almeno questa è stata l’impressione degli astanti, e anche la nostra. Tanto è vero che nei primi due tempi entrambe le squadre hanno messo in scena un’esibizione stucchevole: un gol per il Canada nel primo tempo, 2 gol per il Canada e uno per la Francia nel secondo tempo (3 a 1 per i nord americani il punteggio a metà gara).
Nel prosieguo dello strano incontro, il Canada, oggettivamente più forte, si è reso conto che non sarebbe mai riuscito a perdere, e così i suoi giocatori non hanno potuto esimersi dal segnare 10 gol nella seconda metà gara, contro 4 dei francesi, e vincere per 13 a 5, a quel punto sperando di riuscire a fare il colpaccio contro la Spagna, che non erano riusciti ad evitare.
Ai quarti, come da pronostico, la Spagna ha battuto il Canada e si è qualificata per Rio. La Francia, invece, ha prevalso sull’Olanda dopo i tiri di rigore (12-11; 8-8 lo score al termine dei tempi regolamentari; 4 i rigori trasformati dalla Francia, 3 quelli realizzati dall’Olanda); un risultato non scontato che ha qualificato i francesi per le Olimpiadi dopo 24 anni (l’ultima loro partecipazione risaliva a Barcellona 1992).
Francia - Canada in un'immagine di Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu-Inside.com
Giocare per perdere è antisportivo e assistere a un incontro di questo tipo è deprimente ma ci sembra che sia la prima volta che chi vince suo malgrado, poi si appella per ottenere la squalifica dell’avversario.
E’ quanto ha fatto il Canada, su iniziativa di un ex membro della squadra, David Hart, che ha inviato una petizione, suffragata da oltre 2.000 firme raccolte via internet, alla Fina e al Comitato Olimpico Internazionale.
La Fina ha demandato l’esame della vicenda alla propria Commissione Etica, e ha fatto sapere che deciderà entro il mese di maggio.
Da notare che se la petizione fosse accolta non sarebbe il Canada ad avvantaggiarsene; spetterebbe, invece, all’Olanda subentrare al posto della Francia.
L’altra vicenda riguarda il giocatore Alexei Bugaychuk (sotto), punto di forza della Nazionale russa che, a Trieste, non ha potuto giocare perché temporaneamente sospeso per avere assunto meldonium, la sostanza inserita dalla Wada fra quelle proibite, perché considerata dopante, a partire dall’1 gennaio di quest’anno.
Quattro giorni fa la Fina ha fatto sapere che in seguito alle raccomandazioni della Wada (Agenzia mondiale antidoping), data la concentrazione estremamente bassa di meldonium nei campioni prelevati, la sospensione provvisoria è stata rimossa.
La Wada è stata accusata da più parti di non avere gestito bene la vicenda meldonium. Quel che è certo, nel caso specifico, è che il giocatore Bugaychuk avrebbe fatto comodo alla formazione russa in quel di Trieste.