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Controfuga di Luciano Angelini

Il torneo olimpico

Settebello, buona la prima

Superata senza affanni l'Australia. Doppiette di Giorgetti e Felugo,Tempesti una saracinesca. Lezione di serbo per i campioni ungheresi, la Grecia cede alla Croazia solo nel finale, Spagna senza freni sul Kazakistan

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Missione compiuta. Il Settebello mette il suo sigillo al mach d'esordio olimpico contro l'Australia. Vittoria senza discussioni, bel al di là del risultato finale (8-5). L'Italia c'è e il bilancio di Campagna è più che confortante, salvo qualche rara smagliatura. Il Settebello non ha sofferto l'esordio e ha mostrato di aver ancora ampi margini di miglioramento. Gli azzurri sono partiti col piede sull'acceleratore, lucidi e cinici in superiorità (3 su 3, realizzatori Gitto, Premus e Giorgetti) nella prima frazione, chiusa senza subire reti, striscia allungata a 5 su 5 all'inizio della seconda. Vantaggio gestito senza affanni nell'arco del match. L'Australia, disastrosa in inferiorità (8-13 per gli azzurri), pessima nelle fasi in superiorità (1-8), ha provato ad infastidire Tempesti con Campbell e Roach, ma il portierone azzurro ha chiuso la saracinesca.

La differenza tecnico-tattica tra Italia e Australia è apparsa evidente, netta, inequivocabile. In difesa, oltre a Grande Muraglia Tempesti, sopra la media la prova di Perez, Deni Fiorentini, Giacoppo, ben assistiti a seconda delle esigenze da Gitto, Presciutti e Felugo. Giorgetti ha confermato la sua costante crescita e il fiuto del gol (2 reti). Aicardi, costretto agli straordinari per la prematura uscita di Premus nel terzo tempo, ha pagato in stanchezza nella fase finale. In ombra Figlioli, talvolta eccessivo nella ricerca della soluzione personale, e il mancino Gallo, impreciso, a tratti assente. Le sfide con Grecia e Croazia saranno la cartina di tornasole delle ambizioni azzurre.
Lezione di serbo per l'Ungheria nel big match della prima giornata. I campioni olimpici in carica sono stati travolti (14-10) dalla prepotente prestazione della squadra di Udovicic con Prlainovic autentico mattatore con quattro reti, Soro mai così reattivo tra i pali, Filipovic e Pijetlovic implacabili, il tutto sotto la regìa e con le magìe di Vanja Udovicic. Solo Szecsi, Kiss, Madaras e i due Varga hanno cercato di evitare l'umiliazione di un punteggio più severo. Deludente Kasas, la cui "assenza" ha certo pesato sul piano del gioco e degli schemi. Ungheria da rivedere, insomma. Kemeny dovrà lavorare anche sul piano dell'autostima per riportare la sua squadra su livelli accettabili. Il tempo c'è prima di approdare ai mortiferi quarti di finale.
La Grecia ha provato a spaventare la Croazia (Fatovic in panchina per la squalifica di Rudic) con una prestazione di grande determinazione ed efficacia. Il match è rimasto in bilico fino all'ultima frazione, poi i gol di Doboud, Boskovic e Sukno hanno aperto il solco (8-6; parziali: 1-2, 2-1, 2-2, 3-1). Di Boskovic il primo gol dell'Olimpiade 2012. Tutto facile, come da previsioni, per la Spagna con il Kazakistan. Il risultato (18-5) vale più di una confessione.

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