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Il Blog di Gianfranco Saini

30a Olimpiade/Londra 2012 - Analisi/Le Staffette 4x100 mista maschili e femminili

Il dominio degli Stati Uniti

Australia e Giappone sul podio femminile e maschile a ruoli invertiti.

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Nulla come le due staffette miste maschili e femminili esprime la grande superiorità degli Stati Uniti nei confronti del resto del mondo, sia a Londra, sia nel passato.

Già in sede di pronostico non era possibile prevedere un risultato diverso da un duplice successo dei due quartetti nordamericani.

 

LA GARA FEMMINILE

 

STAFFETTA MISTA FEMMINILE USA.jpg

 

Neppure tra le nuotatrici la presenza di squadre di notevole valore come quella della Cina primatista del mondo e dell’Australia detentrice del titolo olimpico e vice-campione del mondo poteva rovesciare una situazione nella quale le statunitensi, campionesse del mondo in carica, erano in grado di aggredire la gara, schierando nelle prime tre frazioni le leader stagionali dei 100 dorso, 100 rana e 100 farfalla Melissa FRANKLIN,  Rebecca SONI e Dana VOLLMER, per poi difendere il vantaggio acquisito con una solida stileliberista  (Jessicah HARDY o Allison SCHMITT).

Quando le gare olimpiche individuali hanno confermato ed anzi esaltato la condizione di forma delle prima tre specialiste, con la conquista dell’oro olimpico nei 100 dorso e nei 100 farfalla e dell’argento nei 100 rana, anche qui con un netto disavanzo rispetto alle specialiste delle nazioni pericolose, le sole cose che restavano da conoscere  erano il vantaggio con il quale l’oro sarebbe stato conquistato e se il record del mondo sarebbe caduto.

 

La finale

Stati Uniti e Australia duellano subito a distanza, perché Missy FRANKLIN (58.50) travolge nella frazione di apertura una sempre meno convinta Emily SEEBOHM (59.01) e Rebecca SONI (1:04.80) piazza una stoccata mortale, infliggendo oltre un secondo a Leisel JONES (1:06.06).

La sorprendente Russia è addirittura seconda a metà gara, grazie ad una buona prova in dorso di Anastasia ZUEVA (59.13), cui segue una fantastica prestazione di  Iulyia EFIMOVA (1:04.98), che lascia grandi rimpianti per il mediocre esito della gara individuale.

Nella terza frazione la solita eccezionale Dana VOLLMER (55.48) porta il suo quartetto in vantaggio sul passo del record del mondo, con un margine di 0.58 secondi (2:58.80-2:59.38). Resiste tenacemente il Giappone, che, terzo dopo le frazioni dei suoi due bronzi olimpici  Aya TERAKAWA (58.99) e Satomi SUZUKI (1:05.96), deve subire il ritorno di Alicia COUTTS (56.41) in farfalla, ma sfrutta a sua volta la superiorità di Yuka KATO (57.36) su Irina BESPALOVA (58.59) per conservare la posizione. La Cina risulta abbastanza deludente, a causa dello scarso rendimento della campionessa del mondo 2011 dei 100 dorso Jing ZHAO, addirittura ottava in 59.86 e  della ranista Liping JI  (1:06.96), alle cui prove la medaglia di bronzo olimpica Ying LU (56.80) non è riuscita a porre riparo che parzialmente. Quando inizia l’ultima frazione le prima due posizioni sono ormai assegnate, ma mentre tra Giappone e Russia il terzo posto è ancora tutto da decidere, solo un miracolo potrebbe riportare sul podio le cinesi. 

La diligente conclusione di Allison SCHMITT (53.25) è in realtà affetta negativamente da un cambio più che mediocre (+0.42), dettato dall’ovvia decisione di non correre rischi nella corsa all’oro. Ciò nonostante le statunitensi, con 3:52.05, battono il primato del mondo che le rappresentanti della repubblica Popolare Cinese (Jing ZHAO 58.98, Huijia CHEN 1:04.12, Liuyang JIAO  56.28 e Zhesi LI 52.81) avevano fissato a 3:52.19 a Roma, il primo agosto 2009, vincendo il titolo mondiale (con il quartetto B degli USA - Elizabeth PELTON,  Kasey CARLSON,  Christine MAGNUSON e Julia SMIT - escluso in batteria con il decimo tempo!).

L’australiana Melanie SCHLANGER è la più veloce delle stile liberiste con 52.54 e contiene il distacco dalle rivali in meno di due secondi, concludendo in 3:54.02. Haruka UEDA salva il 3° posto per il Giappone nuotando in 53.42, eludendo lo splendido tentativo di Veronika POPOVA (53.33), che grazie anche ad un cambio perfetto (+0.00) si era portata in vantaggio di un decimo all’ultima virata. Nessun miracolo per la Cina, che chiude con una frazione molto consistente della Yi TANG (52.81), ma è ancora molto lontana dal crono delle acerrime rivali giapponesi.

 

1          USA – Stati Uniti            3:52.05             WR,OR,AM

FRANKLIN Missy            0.64      28.81 58.50       (1)        58.50

SONI Rebecca               0.38      30.84 1:04.82    (1)        2:03.32

VOLLMER Dana             0.22      25.93 55.48       (1)        2:58.80

SCHMITT Allison            0.42      25.68 53.25       (1)        3:52.05

 

2          AUS - Australia              3:54.02

SEEBOHM Emily             0.66      28.75 59.01       (3)        59.01

JONES Leisel                 0.16      31.06 1:06.06    (4)        2:05.07

COUTTS Alicia               0.21      26.53 56.41       (2)        3:01.48

SCHLANGER Melanie      0.22      25.43 52.54       (2)        3:54.02

 

3          JPN - Giappone              3:55.73

TERAKAWA Aya            0.60      29.11 58.99       (2)        58.99

SUZUKI Satomi             0.25      31.21 1:05.96    (3)        2:04.95

KATO Yuka                   0.24      26.24 57.36       (3)        3:02.31

UEDA Haruka                0.41      25.91 53.42       (3)        3:55.73

 

4          RUS – Russia                3:56.03

ZUEVA Anastasia           0.69      28.85 59.13       (4)        59.13

EFIMOVA Iuliia               0.25      30.24 1:04.98    (2)        2:04.11

BESPALOVA Irina           0.36      27.35 58.59       (4)        3:02.70

POPOVA Veronika           0.00      25.42 53.33       (4)        3:56.03

 

5          CHN - Cina                    3:56.41

ZHAO Jing                     0.58      29.32 59.86       (7)        59.86

JI Liping                        0.03      30.75 1:06.94    (6)        2:06.80

LU Ying                         0.10      26.32 56.80       (6)        3:03.60

TANG Yi                        0.26      24.92 52.81       (5)        3:56.41

 

La storia

Tre sole nazioni,  Usa, Australia e Germania Est hanno conquistato l’oro in una delle 13 edizioni in cui questa gara, introdotta nel programma olimpico nel 1960, è stata disputata. Gli Stati Uniti hanno conquistato 8 successi tra il 1960 ed il 2000, piegandosi solo due volte alle discusse ed allora imbattibili ondine della Germania Est, vittoriose nel 1976 a Montreal, nel 1980 (USA assenti) a Mosca e nel 1988 a Seoul. Questa fase di dominio delle Germania Democratica fu interrotta a Los Angeles solo per l’assenza dei Paesi del blocco di Varsavia, in ritorsione al boicottaggio del 1980. Nelle ultime due Olimpiadi sono emersi prepotentemente i quartetti australiani, in un momento in cui in campo femminile il nuoto della grande potenza dell’Oceania era salito al ruolo di prima forza mondiale.

Il ritorno degli Stati Uniti sul tetto del mondo porta a 9 i loro successi, mentre il podio dell’ottimo Giappone consegna alle rappresentanti del Sole Levante il 2° bronzo olimpico della loro grande storia sportiva. Per l’Australia quinto podio consecutivo nelle ultime cinque edizioni dei Giochi.

 

LA GARA MASCHILE

 

STAFFETTA MISTA MASCHILE USA.jpg


In questa specialità, gli Stati Uniti sono di fatto imbattuti a livello olimpico, visto che tra il 1960 ed il 20008 hanno conquistato dodici successi in tredici edizioni e che non hanno disputato quella di Mosca del 1980: l’unica che registra nell’albo d’oro un altro paese, l’Australia, sul più alto gradino del podio.

In campo maschile la superiorità degli States, in questa che è da sempre la gara che meglio fotografa la loro storica supremazia del nuoto mondiale, è incontrovertibile anche Londra.

In acqua alla conquista del titolo scende infatti una formazione devastante, forte dei tre campioni olimpici dei 100 dorso, dei 100 farfalla e dei 100 stile libero Matt GREVERS, Michael PHELPS  e Nathan ADRIAN, mentre a chiudere il quartetto è il bronzo dei 100 rana Brendan HANSEN. 

Da un punto di vista agonistico l’interesse della gara si incentra sulla lotta per gli altri due posti liberi sul podio. L’ecatombe di grandi formazioni in batteria, dove sono uscite le tre migliori d’Europa, Russia, Italia e Francia, ma anche il formidabile Sudafrica, la Nuova Zelanda e il Brasile, spiana la strada al podio a Giappone ed Australia, con questi ultimi leggermente favoriti sugli asiatici per l’argento.

 

La  finale

Gli Stati Uniti chiudono la loro Olimpiade in piscina vincendo l’oro della 4x100 mista maschile senza migliorare il record del mondo, per altro uno dei più tosti dell’albo dei primati (3:27.38), fallendo per un solo centesimo di secondo anche il primato olimpico. Matt GREVERS 52.58, Brendan HANSEN 59.17, Michael PHELPS 50.73 e Nathan ADRIAN 46.85 nuotano infatti in 3:29.35, lasciando a quasi due secondi gli avversari.

Per il secondo posto emerge con merito il Giappone, in effetti il secondo miglior team maschile di questi Giochi, al di là dell’ingannevole aspetto del medagliere. Ryosuke IRIE 52.92 e Kosuke KITAJIMA 58.64 fanno in pieno il loro dovere, anzi “l’imperatore” mette a segno di gran lunga la migliore frazione fra tutti i ranisti, facendo nettamente meglio del secondo, del terzo e del quarto della gara individuale: rispettivamente l’argento olimpico Christian SPRENGER (59.05), il bronzo Brendan HANSEN (59.19) e Daniel GYURTA (59.01). A determinare il prezioso metallo per gli asiatici è però Takeshi MATSUDA, che non avevamo mai visto in tutto il quadriennio utilizzato nella frazione di farfalla della mista, essendogli sempre stato preferito il numero uno della specialità Takuro FUJII, con varie soluzioni nello stile libero. La frazione di MATSUDA in 51.20 non solo è eccellente, ma consente di “liberare” lo stesso FUJII per lo stile libero. Costui riesce a concludere in 48.50 e aggiunge un altro prezioso argento al medagliere della grande potenza asiatica.

 

Le precedenti opzioni giapponesi nelle ultime due frazioni

 

Mondiali 2011

FUJII Takuro                 51.55

HIHARA Shogo              48.81

 

Mondiali 2009

FUJII Takuro                 50.68

HARADA Rammaru        48.43

 

Olimpiadi 2008

FUJII Takuro                  50.86

SATO Hisayoshi              48.87

 

L’Australia aggancia il bronzo in 3:31.58, confermandosi sul podio di almeno una delle tre staffette maschili, come ininterrottamente le riesce dal 1996. Buona frazione per i “canguri” di James MAGNUSSEN, che nuota in 47.22, ma è dominato ancora una volta dall’olimpionico ADRIAN (46.85).

Il 4° posto della Gran Bretagna (3:32.38), che precede Ungheria (3:33.02) e Germania (3:33.06), lascia l’Italia, vittoriosa a Debrecen in 3:32.80, ma esclusa in batteria con 3:36.88, con quello che anche dopo la finale olimpica resta il 5°tempo mondiale dell’anno. Per gli azzurri l’ amarezza di non aver raggiunto una finale abbordabile.

Da sottolineare nelle frazioni degli quartetti, la grande frazione in dorso dell’ungherese Laszlo CSEH, autore del primato nazionale del tutto inatteso con 53.40, che conferma lo spostamento verso le gare veloci, evidenziato dal flop nei 200 farfalla e 400 misti a fronte delle buone prove  nelle altre gare affrontate. Notevole anche il 50.91 nei 100 farfalla del tedesco Steffen DEIBLER che con 50.91 è il solo con PHELPS a scendere sotto il muro dei 51 secondi.

 

Il podio

1          USA - Stati Uniti            3:29.35

GREVERS Matthew         0.63      25.48 52.58       (1)        52.58

HANSEN Brendan           0.24      27.52 59.19       (2)        1:51.77

PHELPS Michael              0.36      23.83 50.73       (1)        2:42.50

ADRIAN Nathan             0.30      22.10 46.85       (1)        3:29.35

 

2          JPN - Japan 3:31.26 1.91

IRIE Ryosuke                0.57      25.96 52.92       (2)        52.92

KITAJIMA Kosuke          0.08      27.35 58.64       (1)        1:51.56

MATSUDA Takeshi         0.12      23.78 51.20       (2)        2:42.76

FUJII Takuro                 0.30      23.47 48.50       (2)        3:31.26

 

3          AUS - Australia 3:31.58 2.23

STOECKEL Hayden         0.61      25.99 53.71       (5)        53.71

SPRENGER Christian      0.25      27.34 59.05       (5)        1:52.76

TARGETT Matt               0.08      23.50 51.60       (4)        2:44.36

MAGNUSSEN James       0.18      22.38 47.22       (3)        3:31.58

 

La storia

Per gli USA 13° titolo in 14 edizioni ed imbattibilità assoluta confermata quando presenti. Per la terza volta consecutiva il Giappone conquista un posto sul podio olimpico, ma l’argento è il suo miglior risultato di sempre, a fronte dei tre bronzi del 1960, 2004 e 2008. Per l’Australia, ottava medaglia ai Giochi in questa specialità, la quarta di bronzo, con tre argenti ed un oro.

 

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