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Rebecca Adlington sul podio di Londra 2012. Foto di Giorgio Scala
La LONSBROUGH si impose nei Giochi Olimpici di Roma 1960 nella finale dei 200 rana, infrangendo il primato del mondo e la barriera dei 2:50.0 e sconfiggendo proprio la primatista del mondo Wiltrud URSELMANN (FRG), cui non bastò scendere sotto il proprio precedente limite mondiale (2:50.2) per vincere l’oro. Era il 28 primato del mondo della storia della specialità.
Giochi Olimpici di Roma – Podio 200 rana femminili
1960 |
Anita Lonsbrough |
GBR |
2:49.5 |
Wiltrud Urselmann |
FRG |
2:50.0 |
Barbara Goebel |
DDR |
2:53.6 |
La Adlington ha rappresentato la Gran Bretagna ai Giochi olimpici di Pechino del 2008 nelle gare dei 400 e 800 metri stile libero e nella staffetta 4x200 metri stile libero. Nelle batterie dei 400, nella serata, il 10 agosto ha battuto, il record del Commonwealth con il tempo di 4:02.24, alla conclusione di un duello spasmodico con Federica PELLEGRINI nella sesta ed ultima batteria di qualificazione, dalla quale l’azzurra uscì vittoriosa con il nuovo record olimpico di 4:02.19. Lo scontro provò duramente entrambe, ma la ADLINGTON, la mattina dell'11 agosto, pur rimanendo molto lontana dagli standard della grande battaglia sostenuta nelle eliminatorie, vinse la medaglia d'oro nella finale con il tempo di 4:03.22. Da notare che l’oro arrivo per soli 7/100 di secondo sulla statunitense Kate HOFF (4:03.29) e che la britannica era ancora settima a cinquanta metri dal bordo, davanti solo alla rinunciataria Laure MANAUDOU. Con il morale alle stelle la britannica ha successivamente stabilito nella finale degli 800 il primato del mondo con il tempo di 8:14.10, dopo una impressionante prova di forza già in batteria in cui aveva migliorato con 8:18.06 il primato olimpico precedente.
Questo è rimasto il solo record del mondo migliorato in carriera dalla star britannica. Un solo record del mondo, il quarantottesimo nell’albo d’oro degli 800 femminili, ma di che portata! La prestazione della ADLINGTON le consentì infatti di subentrare dopo quasi diciannove anni alla statunitense Janet EVANS, campionessa olimpica di Seul della distanza, che il 20 agosto 1989 aveva nuotato in 8.16.22.
RECORD DEL MONDO
47 |
8:16.22 |
0.90 |
EVANS Janet |
1971 |
USA |
Tokyo |
20/08/1989 |
|
|
48 |
8:14.10 |
2.12 |
ADLINGTON Rebecca |
1989 |
GBR |
Beijing |
16/08/2008 |
LE IMPRESE OLIMPICHE
400 stile libero
2008 |
Rebecca Adlington |
GBR |
4:03.22 |
Katie Hoff |
USA |
4:03.29 |
Joanne Jackson |
GBR |
4:03.52 |
2012 |
Camille Muffat |
FRA |
4.01.45 |
Allison Schmitt |
USA |
4.01.77 |
Rebecca Adlington |
GBR |
4.03.01 |
800 stile libero
2008 |
Rebecca Adlington |
GBR |
8.14.10 |
Alessia Filippi |
ITA |
8.20.23 |
Lotte Friis |
DEN |
8.23.11 |
2012 |
Kathleen Ledecky |
USA |
8.14.63 |
Mireja Belmonte |
ESP |
8.18.76 |
Rebecca Adlington |
GBR |
8.20.32 |
Quattro le medaglie olimpiche individuali della ADLINGTON: le due d’oro vinte a Pechino nel 2008, di cui abbiamo già detto, le valsero il 31 dicembre 2008 la nomina ad Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico, ordine cavalleresco istituito da re Giorgio V il 4 giugno 1917, l’onorificenza forse più preziosa cui un suddito delle regina possa aspirare; i due bronzi conquistati a Londra davanti al pubblico di casa, sempre nei 400 e negli 800 stile libero, preceduti da ben altre attese, particolarmente per quanto riguarda gli 800.
Nell’olimpiade londinese, la ADLINGTON sopravvive al taglio nelle batterie dei 400 qualificandosi per la finale con l’ottavo tempo. Si salva, per altro, solo per il repentino e drammatico crollo dell’australiana Bronte BARRATT, transitata ai 300 metri in 3:02.52, alla quale per escludere dalla finale la campionessa olimpica sarebbe stato sufficiente nuotare in 1:03.22 le ultime due vasche, percorse invece in un inspiegabile 1:05.47.
Nella finale si mantiene in sesta posizione fino a metà gara, per poi risalire con il suo forte finish fino al terzo posto in 4:.03.01, sinceramente il massimo possibile di fronte alle due rivali Camille MUFFAT (FRA) 4:01.45 ed Allison SCHMITT (USA) 4:01.77.
Negli 800 stile libero, la britannica si presenta invece da primatista e campionessa olimpica e mondiale in carica, nonché come miglior performer dell’anno. Anche dopo le batterie non c’è tecnico o giornalista che non la identifichi come favorita numero uno per l’oro, con avversaria principale la danese Lotte FRIIS, campionessa del mondo di Roma e argento olimpico a Pechino, che l’aveva duramente impegnata l’anno precedente nella finale mondiale di Shanghai. Le possibili outsider, la spagnola Mireja BELMONTE GARCIA e la emergente statunitense Katie LEDECKY non sono ritenute in grado di inserirsi in questo duello, che ha visto ADLINGTON e FRIIS emergere dalle qualificazioni con il primo (8.21.78) ed il secondo tempo (8:21.89). La finale è invece stravolta dalla sbalorditiva quindicenne americana Katie LEDECKY, che vince con la seconda prestazione mondiale di sempre (8:14.63), imponendo un ritmo inatteso (4:04.34 ai 400 metri!) capace di spiazzare completamente le prospettive della britannica e della danese. Quest’ultima, completamente frastornata, conclude ad un modesto quinto posto in 8:23.86; la ADLINGTON, senza più risorse dopo aver seguito il treno pazzesco della giovane rivale ed essere passata in 4:05.50 a metà gara, viene sfilata nettamente dalla spagnola Mireia BELMONTE, in ritardo di oltre tre secondi a quattrocento metri dal traguardo (4:08.51), ma poi in grado di risalire ad un comodo secondo posto in 8:18.76 contro l’8:20.32.
Nessun dubbio che la grande delusione di questo risultato, unito al fatto che gli 800 stile libero cessano dal 2016 di essere distanza olimpica per essere sostituiti dai 1500 metri, che la britannica non ha mai amato, abbia contribuito alla scelta della ADLINGTON di abbandonare ad appena ventidue anni il palcoscenico internazionale.
LE IMPRESE MONDIALI
Lisbona - Eurojuniores 2004: il podio degli 800 femminili
La ADLINGTON diviene nota al mondo con l’oro vinto, appena quindicenne, agli Europei Juniores 2004 di Lisbona negli 800m stile libero, quando sale sul più alto gradino di un podio su cui incontra per la prima volta la sua più grande rivale futura della specialità, la danese Lotte FRIIS.
2004 |
Rebecca Adlington |
GBR |
8:39.63 |
ESP |
8:41.07 |
DEN |
8:41.40 |
L’esordio a livello mondiale avviene però solo nel mondiale australiano del 2007 e limitatamente agli 800, vista la forza del mezzofondo britannico in quegli anni, nei quali agivano da numero uno nei 400 Joanne JACKSON e negli 800 Rebecca COOKE, oltre a Caitlin MC CLATCHEY. La ADLINGTON è decima negli 800 in 8:36.26, proprio immediatamente davanti a Lotte FRIIS, undicesima in 8:37.16. Appena un anno dopo le avremmo ritrovate nello stesso ordine al primo ed al terzo posto del podio olimpico di Pechino, separate dall’azzurra Alessia FILIPPI.
MONDIALI di ROMA 2009
A Roma la ADLINGTON si presenta con le stigmate di della numero uno mondiale dei Giochi di Pechino, grazie alle due vittorie in sede olimpica nei 400 e 800 stile libero. Molta acqua è però passata sotto i ponti e sulle rive del Tevere l’attende una Federica PELLEGRINI ben decisa a dimostrare che la défaillance della finale olimpica dei 400 deva essere considerata un episodio. Come spesso le accadde, la ADLINGTON entra nella finale in ottava corsia, con l’ultimo tempo utile (4:05.70). Guida la PELLEGRINI con il miglior tempo di 4:01.96, davanti ad Allison SCHMITT (4:02.80), che poi a Londra 2012 sarà protagonista sia in questa distanza, con l’argento, sia nei vittoriosi 200.Terza Joanne JACKSON (4:03.48), che nel marzo del 2009 era subentrata alla PELLEGRINI nell’albo dei primati della distanza con 4:00.66, prima che l’azzurra ne tornasse in possesso durante i Giochi del Mediterraneo di Pescara con il tempo di 8:04.41.
400 stile libero- Finale
2009 |
Federica Pellegrini |
ITA |
3:59.15 |
Joanne Jackson |
GBR |
4:00.60 |
Rebecca Adlington |
GBR |
4:00.79 |
Nella finale JACKSON e ADLINGTON non possono che fungere da damigelle d’onore dell’azzurra, che ne demolisce progressivamente la resistenza, fino ad infrangere la barriera dei quattro minuti sulla distanza: prima e finora una donna di ogni epoca a siglare tale impresa. La ADLINGTON è terza in un non disprezzabile 4:00.79, con la JACKSON seconda in 4:00. 60, tempi che erano erestarono per entrambe le britanniche le migliori prestazioni della vita.
800 stile libero- Finale
2009 |
Lotte Friis |
DEN |
8.15.92 |
Joanne Jackson |
GBR |
8:16.66 |
Alessia Filippi |
ITA |
8:17.21 |
La campionessa olimpica di Pechino scende addirittura dal podio, classificandosi quarta in 8:17.90, preceduta sia dalla FRIIS, alla sua prima grande vittoria internazionale, sia dalla connazionale JACKSON e dalla FILIPPI. Risultato certamente sorprendente in relazione al buon esito cronometrico dei 400, nei quali tuttavia aveva probabilmente cominciato a sfaldarsi la sicurezza della britannica.
MONDIALI di SHANGHAI 2011
400 stile libero - Finale
2011 |
Federica Pellegrini |
ITA |
4.01.97 |
Rebecca Adlington |
GBR |
4.04.01 |
Camille Muffat |
FRA |
4.04.06 |
Ancora una volta la ADLINGTON, che si presenta come campionessa europea 2010 quale titolo internazionale più recente, è in chiara difficoltà nelle batterie e supera il turno solo con il settimo tempo (4:07.38), mentre la PELLEGRINI apre il rank eliminatorio con 4:04.76. In finale la britannica raccoglie come sempre il massimo e mentre l’azzurra domina confermando il titolo di ROMA in 4:01.97, riesce a strappare il secondo posto in 4:04.01, con un vantaggio minimo sulla francese Camille MUFFAT (4:04.06), grazie al superiore finale (29.48-29.84).
800 stile libero - Finale
2011 |
Rebecca Adlington |
GBR |
8:17.51 |
Lotte Friis |
DEN |
8:18.20 |
Kate Ziegler |
USA |
8:23.32 |
Rinfrancata dal parziale successo nei 400, la britannica fu protagonista di uno straordinario duello con la campionessa mondiale uscente Lotte FRIIS, risolto con la sua arma migliore: il finale micidiale. Transitate a metà gara sulla stessa linea, con la ADLINGTON davanti di un’inezia (4:09.32-4:09.36), entrambe le nuotatrici diedero vita ha un perfetto negative split, nuotando la seconda metà di gara più velocemente della seconda e concludendo nell’ordine in 8:17.51 e 8:18.20.
La ADLINGTON suggellò la sua impresa percorrendo gli ultimi 100 metri in 59.47 e gli ultimi 50 in 28.91! La FRIIS, che si era presentata ai cento metri finali in vantaggio di 65/100 di secondo (7:17.39-7:18.04), fu costretta a cedere nonostante un finale eccellente (1:00.81) e un’ultima vasca in 29.81, con cui non riuscì a difendere gli undici centesimi di secondo di vantaggio di cui ancora disponeva dopo l’ultima virata.Una condotta di gara non usuale per nessuna delle due, ma certamente la più consona per questa distanza. Si consideri in proposito l’esito assai meno esaltante della finale olimpica, dove le due grandi star degli 800 hanno raccolto assai meno, sia in termini di piazzamento, sia in termini cronometrici, dopo passaggi a metà gara (4:04.50-4:06.13) più veloci di oltre tre secondi per la danese e di quasi quattro per la britannica!
LE IMPRESE EUROPEE
Due le medaglie conquistate a livello europeo e a titolo individuale dalla ADLINGTON, entrambe a Budapest, ma una negli 800, d’argento, nel 2006 e l’altra d’oro nel 2010 nei 400.
Budapest 2006-800 stile libero - Finale
2006 |
Laure Manaudou |
FRA |
8:19.29 |
Rebecca Adlington |
GBR |
8:27.88 |
Rebecca Cooke |
GBR |
8:28.40 |
Nella finale ungherese dominata da Laure MANAUDOU, argento olimpico della distanza, lanciata verso il primato europeo, che sottrae con 8:19.29 alla discussa tedesca est Anke MOHRING, capace di imporsi nella finale degli Europei del 1987 a Strasburgo in 8:19.53, la diciassettenne ADLINGTON sale sul suo primo podio internazionale assoluto, precedendo per l’argento in 8:27.88 la connazionale Rebecca COOKE (8:28.40).
Budapest 2010-400 stile libero - Finale
2010 |
Rebecca Adlington |
GBR |
4:04.55 |
Etienne Ophelie-Cyriell |
FRA |
4:05.40 |
Lotte Friis |
DEN |
4:07.10 |
Nell’edizione del 2010 dei Campionati Europei, ancora a Budapest, dopo uno sconfortante settimo posto in 8:27.48 negli 800, gara nella quale la campionessa del mondo Lotte FRIIS (DEN) si impone con 8:23.27 su Ophelie-Cyriell ETIENNE (FRA) 8:24.00 e su Federica PELLEGRINI (ITA) 8:24.99, la ADLINGTON viene rivitalizzata nella finale dei 400 dalla imprevedibile rinuncia dell’azzurra e da grande combattente non fallisce l’occasione. Segue infatti a debita distanza la giovane Ophelie-Cyriell ETIENNE, che passa ai 200 in uno sconsiderato 2:00.03, transitando a metà gara con esattamente un secondo e mezzo di distacco in 2:01.53. A cento metri dalla fine ritardo della britannica dalla francese è ridotto a meno di mezzo secondo (3:03.25-3:03.72); poi la ADLINGTON piazza la sua stoccata e con una frazione conclusiva nuotata in 1:00.80 lascia la rivale a quasi un secondo, imponendosi in 4:04.55 contro 4:05.40.
ALTRI HIGHLIGHTS
Manchester 2008/Mondiali in vasca corta/800 stile libero - Finale
2008 |
Rebecca Adlington |
GBR |
8:08.25 |
Kylie Palmer |
AUS |
8:12.32 |
Erika Villaecija |
ESP |
8:13.93 |
Nella carriera della ADLINGTON meritano di essere ricordate anche le due medaglie d’oro vinte nei 400 e negli 800 nei Giochi del Commonwealth disputati a Nuova Delhi nel 2010, ma soprattutto il titolo mondiale in vasca corta, vinto nel 2008 a Manchester con il tempo di 8:08.25, al termine di una gara condotta con un perfetto negative split ( prima metà gara 4:04.19; seconda in 4:04.06), che la portò a sfiorare l’allora record del mondo detenuto da Kate ZIEGLER con 8:08.00.