Tecnica del Nuoto.
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FINALI
100 Stile Libero Donne
Presentazione
Le semifinali hanno proiettato la svedese Sarah SJOSTROM, miglior tempo del turno con 52.87, nella posizione di sfidante ufficiale di Cate CAMPBELL. L’australiana, dopo il formidabile 52.33 nuotato in prima frazione di staffetta, ha nella testa e nel mirino il primato del mondo di Britta STEFFEN e questa è una cosa che solo qualche mese fa nessuno poteva ipotizzare come possibile prima di tre o quattro anni. Per il terzo gradino del podio l’olimpionica Ranomi KROMOWIDJOJO ha certamente margine anche su Melissa FRANKLIN.
La gara
Cate CAMPBELL si produce in uno straordinario spettacolo, con una gara di attacco che non è probabilmente perfetta per centrare l’obiettivo di ottenere il migliore tempo possibile, ma che tende a mettere al più presto fuori gioco le avversarie. Passa ai 50 metri in 24.75, addirittura 71/100 di secondo in meno del passaggio della STEFFEN nel realizzare il primato mondo nella finale mondiale di Roma 2009; più concretamente 44/100 più velocemente del suo passaggio in 25.19 nel realizzare il tempo 52.33, il migliore di sempre in costumi di filo, nuotato nel primo giorno dei Campionati. Alla fine il saldo delle due vasche risulta di poco negativo è il tempo finale è 52.34. Con un passaggio in 25.0 questa formidabile nuotatrice può far crollare il muro dei 52.0 secondi. In seconda posizione Sarah SJOSTROM conquista la prima medaglia in carriera nello stile libero, sfiorando con 52.89 il suo fresco personale realizzato nelle semifinali con il tempo di 52.87.
Ranomi KROMOWIDJOJO si conferma con 53.42 sul terzo gradino del podio mondiale, come già a Shanghai, regolando di misura Melissa FRANKLIN, quarta in 53.47. Sotto i 54.0 anche Femke HEMSKERK, quinta in 53.67 e Britta STEFFEN, che con 53.75 lima un altro decimo al suo miglior tempo stagionale, onorando al meglio e con orgoglio il suo record e la sua storia.
Fatti e personaggi
L’Australia conquista il suo terzo oro mondiale in questa gara, nella quale sono ben nove le nazioni ad aver raggiunto il massimo traguardo. La grande potenza dell’Oceania diventa così la nazione più vincente in questa gara dopo la DDR, che per cinque volte, da Belgrado1973 a Madrid 1986, ha fatto di questa distanza il suo territorio di caccia. Gli altri Paesi ad aver vinto sono gli USA (2), la Cina, la Finlandia, l’Olanda, la Germania, la Danimarca e la Bielorussia.
200 Dorso Uomini
Presentazione
La gara dei 200 stile libero ha lasciato Ryan LOCHTE fuori dal podio e di conseguenza è difficile capire quale sia il suo stato di forma, anche se la pronta reazione con la vittoria nei 200 misti non si è fatta attendere. Le semifinali hanno comunque detto che per il podio restano favoriti i due americani Ryan LOCHTE e Tyler CLARY, rispettivamente campione del mondo e campione olimpico in carica, con la minaccia dei due giapponesi Ryosuke IRIE e Kosuke HAGINO, mentre il polacco Radoslaw KAWECKI, campione europeo, appare pronto a sparigliare il campo alla minima debolezza altrui.
La gara
Ryan LOCHTE fenomenale e indiscusso dominatore, con il tempo di 1:53.79, in una finale in cui la grande sorpresa è Radoslaw KAWECKI. Il polacco si aggancia allo statunitense e chiude in seconda posizione, impreziosendo l’argento con il nuovo record europeo di 1:54.24, così limando 51/100 di secondo al precedente record di 1:54.75, che risaliva alla finale mondiale 2009 e apparteneva al russo Arkady VYATCHANIN, il ribelle che vuole naturalizzarsi americano. Il campione olimpico Tyler CLARY è terzo in 1:54.64. Solo quarto e quinto IRIE ed HAGINO, con 1:55.07 e 1:55.43. Il britannico Craig MC NALLY migliora il record nazionale piazzandosi sesto i 1:55.67.
Fatti e personaggi
Gli Stati Uniti conquistano il decimo successo mondiale sulla distanza, arrivando al titolo per la ottava volta consecutiva dal 1998, una volta con Lenny KRAYZELBURG (1998), quattro con Aaron PEIRSOL (201-03-05-09) e ora tre con Ryan LOCHTE (2007-2011-2013). Tutti e tre sono stati anche campioni olimpici della distanza. KRAYZELBURG nel 2000, PEIRSOL nel 2004, LOCHTE nel 2008. A margine della finale odierna va rilevato che in quella di Londra 2012, sia Tyler CLARY con 1:53.41, sia Ryosuke IRIE con 1:53.78, hanno nuotato più velocemente di quanto abbia fatto oggi LOCHTE. Anche in quella occasione KAWECKI aveva mostrato il suo talento, piazzandosi quarto in 1:55.59. LOCHTE detiene tuttora il miglior tempo mondiale con costumi non gommati con il tempo di 1:52.96 con il quale vinse il titolo mondiale 2011.
200 Rana Donne
Presentazione
Duello al calor bianco tra la neoprimatista mondiale Rikke MOELLER PEDERSEN ed Yulia EFIMOVA, la prima capace di stabile il record del mondo con passaggi di 31.80 - 1:07.27 (35.47) - 1:42.89 (35.62) - 2:19.11 (36.22); la seconda diventata, con la danese e con l’olimpionica di Londra Rebecca SONI (2:19.59), la terza donna al mondo a scendere sotto la soglia dei 2:20.0, con il tempo di 2:19.85, realizzato con frazioni di 32.52 - 1:07.59 (35.07) - 1:43.39 (35.80) - 2:19.85 (36.46). Per il terzo posto possibilità per la statunitense Micah LAWRENCE, la miglior in batteria con 2:21.74, ma anche per la beniamina locale, la spagnola Marina GARCIA URZAINQUI, che in semifinale ha portato il record nazionale a 2:22.88.
La gara
Scrivevamo ieri a commento dei risultati delle semifinali di questa gara a proposito di Yulia EFYMOVA: “Domani la russa potrà giocare le sue carte anche per l’oro, ma solo se la sua seconda vasca sarà più controllata di oggi e se il suo tentativo di rimonta rimandato alla vasca finale”. Ebbene la EFIMOVA ha letto benissimo l’andamento tattico delle semifinali e ha impostato al sua gara proprio in questo modo ed alla fine, avvicinata la danese all’ultima virata, nella vasca conclusiva ha avuto ragione della primatista del mondo, certamente meno consistente di lei sul piano agonistico. Rallentando nei primi cinquanta metri di trentaquattro centesimi e soprattutto di trentasette nei secondi, la russa ha avuto energie per nuotare le ultime due vasche più velocemente di un secondo e undici centesimi rispetto alla semifinale, con un saldo complessivo a favore di quaranta centesimi (-71+111). Ciò le ha permesso di chiudere vittoriosamente in 2:19.41, record nazionale e seconda prestazione mondiale di ogni epoca. Questi i parziali della neo.campionessa mondiale: 32.86 - 1:08.30 (35.44) - 1:43.60 (35.30) - 2:19.41 (35.81). La PEDERSEN ha ceduto a quindici metri dall’arrivo, concludendo il suo indimenticabile campionato con l’argento in 2:20.08. Al terzo posto la LAWRENCE in 2:22.37, al quarto la giapponese Rio KANETO in 2:22.96 e al quinto la sorprendente Viktoriya SOLNTSEVA, quindicenne campionessa europea junior, che completa la sua ascesa in questo campionato con l’ennesimo record nazionale con il tempo di 2:23.01.
Fatti e personaggi
Quella della EFIMOVA è la decima vittoria di una nuotatrice europea nei 200 rana, contro le tre delle australiane e le due delle statunitensi. Le nuotatrici dell’ex URSS hanno contribuito a questo bottino con tre successi; ma tecnicamente questo deve essere considerato il primo titolo di una nuotatrice russa. La EFIMOVA aveva conquistato l’argento a Shanghai alla spalle della SONI, rendendole la gara assi più dura del previsto (2:21.47-2:22.22); la PEDERSEN, quarta a LONDRA, non era mai salita prima su un podio mondiale od olimpico, come anche la LAWRENCE. Due sole nuotatrici hanno saputo conquistare il titolo mondiale dei 200 rana più di una volta: Agnes KOVACS (HUN) nel 1998 e nel 2001 e Leisel JONES (AUS) , che dopo l’argento del 2003 vinse i il titolo nel 2005 e nel 2007, senza mai pervenire all’oro olimpico in questa distanza di gara.
200 Rana Uomini
Presentazione
Con sei europei in finale contro due giapponesi, sia pure del calibro di Akiriro YAMAGUCHI, l’attuale primatista mondiale e di Ryo TATEISHI, bronzo olimpico a Londra, la gara potrebbe concludersi con un podio tutto europeo, perché i nuotatori asiatici non sono sembrati in condizioni di forma ideali. Favorito indiscusso il campione olimpico e mondiale Daniel GYURTA. Per gli altri posti sul podio il più brillante sembra essere il tedesco Marco KOCH che turno per turno è cresciuto fino a 2:08.61, secondo miglior tempo delle semifinali dopo il 2:08.50 dell’ungherese. Poi probabilmente uno dei due inglesi o il russo Viacheslav SINKEVICH.
La gara
Daniel GYURTA domina la gara, prima soggiogando gli avversari con la sua personalità e tenendoli sotto controllo mentre la gara si mette nelle direzione tattica preferita, senza particolari attacchi di qualcuno; poi lasciandoli sul posto dopo metà gara, con una progressione straordinaria, preceduta da una seconda vasca accuratamente rilassata, nella quale si lascia scivolare dal terzo posto alla prima virata al settimo di metà gara. L’ungherese vince in 2:07.23, primato europeo e dei Campionati e migliora rispettivamente il suo stesso record continentale di 2:07.28 messo a segno nella vittoriosa finale olimpica di Londra e il record della manifestazione stabilito con 2:07.31 da Christian SPRENGER nella semifinale del Mondiale di Roma, poi vinto da GYURTA in 2:06.74. Questi i parziali della superba gara di GYURTA: 29.35 - 1:02.54 (33.19) - 1:34.87 (32.33) - 2:07.23 (32.36). In seconda posizione il tedesco Marco KOCH in 2:08.54 ed in terza il sorprendete finlandese Matti MATTSSON in 2:08.95. Quest’ultimo realizza un progresso da favola nel corso dei tre turni di gara. Sconfitta senza remissione per i britannici WILLIS e JAMIESON e per i giapponesi YAMAGUCHI e TATEISHI, considerati prima di Barcellona i soli avversari in grado di impensierire l’ungherese.
Fatti e personaggi
GYURTA aveva conquistato giovanissimo l’argento olimpico ad Atene nel 2004. Oggi regala il quinto oro mondiale nei 200 rana ai magiari. Prima dei suoi tre successi consecutivi, József Szabó, alla cui nuotata sembra ispirata la tecnica di GYURTA, si era imposto nel 1986 a Madrid nei 200 in 2:14.27; successivamente nel 1994 a Roma, durante la settima edizione dei Mondiali, Norbert ROSZA aveva vinto i titoli sia nei 100 (1:01.24) che nei 200 metri (2:12.81). Prima di GYURTA, nessun nuotatore aveva mai completato un striscia di tre vittorie consecutive nei 200 rana. Brendan HANSEN è invece riuscito nella medesima impresa nei 100 rana tra il 2005 ed il 2009, mettendo in bacheca anche due titoli mondiali dei 200 nel 2001 e nel 2005, ma in entrambe le distanze fu battuto in sede olimpica nel 2004 e nel 2008 da Kosuke KITAJIMA.
4x200 Stile Libero Uomini
Presentazione 2013
Sulla strada dello squadrone USA, che cerca il sesto consecutivo ed il nono della storia dei Campionati, si profilano quali minacce credibili solo Russia e Francia. Dopo l’eliminazione inverosimile della squadra australiana, che definire con un potenziale da podio è dir poco, saranno nell’ordine Giappone e Cina gli altri quartetti più accreditati: dalla loro lotta potrebbe scaturire il primato continentale asiatico.
La gara
Splendida battaglia per il titolo tra Stati Uniti e Russia, la quale con oggi sembra aver concluso la fase dei regali (4x100 stile libero maschile) e dei suicidi agonistici (il passaggio di Vladimir MOROZOV nei 100 stile libero). Vincono i nordamericani, che dopo il vantaggio dei russi in prima frazione di Danila IZOTOV (1:45.14) su Conor DWYER (1:45.76) e sul campione olimpico e mondiale Yanick AGNEL (1:45.44), prendono il comando con Ryan LOCHTE, alla terza gara pomeridiana al massimo livello, con una frazione da 1:44.98 e grazie all’ottimo lavoro di Charles Gipson HOUCHIN (1:45.39) e di Ricky BERENS (1:45.39), non lo perdono più fino all’arrivo vittorioso in 7:01.72. Al secondo posto la Russia in 7:03.92 ed al terzo, come a Shanghai e Londra, in 7:04.74 la Cina di Yang SUN, che in ultima frazione salta sia la Francia che il Giappone, nuotando in uno straordinario 1:43.16, con passaggi 24.21-50.60 (26.39) -1:17.30 (26.70)-1:43.16 (25.86). La FRANCIA scende dal secondo gradino del podio occupato sia a Shanghai che a Londra ed è quarta in 7:04.91, mentre il Giappone è quinto in 7:04.95.
Fatti e personaggi
Gli USA completando un poker di vittorie 2007-2009-2011-2013 e superano l’Australia, che aveva messo a segno una striscia di tre consecutivi successi nel 1998-2001-2003. Questa striscia di quattro vittorie non era finora tata mai realizzata da alcuno in precedenza. Otto le vittorie americane nelle quindici edizioni mondiali. Francia e Cina avevano conquistato la loro prima medaglia mondiale in questa specialità a Shanghai; per la Cina era anzi della prima medaglia maschile di staffetta. Ad aumentare la soddisfazione odierna dei nuotatori cinesi la constatazione che la loro seconda medaglia nella 4x200 è anche la seconda mai conquistata da una rappresentativa asiatica, non essendo mai riuscito il Giappone a salire sul podio mondiale di questa distanza di gara. Yang SUN con la sua straordinaria rimonta e con l’interpretazione magistrale della distanza di cui ha dato dimostrazione sembra in grado di diventare ( e forse avrebbe potuto farlo già a Barcellona) il primo nuotatore a realizzare il poker 200-400-800-1500 in sede di campionato del mondo. anche se nessuno è mai riuscito a tanto, bisogna ricordare che gli australiano Jon KONRADS, tra l’altro campione olimpico dei 1500 a Roma nel 1960 e Grant HACKETT ha detenuto il primato mondiale delle stesse distanze, sia pure in tempi diversi.
BATTERIE E SEMIFINALI
50 Stile Libero Uomini
Batterie
Semplicemente spaventoso. Sette atleti sotto la soglia dei 22.0 secondi fin dal mattino, con in prima posizione l’olimpionico di Londra, il francese Florent MANAUDOU, quest’anno autore finora di 21.55, che nuota in 21.71, tempo che valeva l’argento nella finale di Shanghai. Secondo è il campione e primatista olimpico e mondiale, il brasiliano Cesar CIELO FILHO, uno dei tre nuotatori in campo maschile finora riusciti a confermare il titolo della scorsa edizione, con 21.76. Poi le sorprese: 21.80 Andrii UKR GOVOROV 1987; 21.84 Matthew ABOOD AUS; 21.87 Anthony ERVIN USA; 21.88 Nathan ADRIAN USA; 21.95 Vladimir MOROZOV RUS; 22.01 CHIERIGHINI Marcelo BRA; 22.01 Krisztian TAKACS HUN. James MAGNUSSEN decimo in 22.04. Sopravvive con 22.11, il quindicesimo tempo Frederick BOUSQUET, FRA. Cadono alcune teste eccellenti tra cui quella del britannico Adam BROWN, diciassettesimo con 22.30 e purtroppo anche quelle dei due irriconoscibili sprinter azzurri Luca DOTTO e Marco ORSI, rispettivamente 21° in 22.45 e ventiduesimo in 2261, prestazioni inspiegabili alla luce dei loro trascorsi, ma soprattutto della condizione e dei risultati ottenuti qui a Barcellona. Il taglio avviene a 22.25, contro il 22.33 di Shanghai e il 22.27 di Londra, ma se i nostri avessero fatto quanto nella loro possibilità sarebbe addirittura scattato a 22.11.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alle semifinali |
22.04 |
22.33 |
22.27 |
22.25 |
Semifinali
Incredibile livello delle semifinali dei 50 stile libero. Viene quasi eguagliato quello del Mondiale di Roma, perché il taglio avviene a 21.74 e questo livello costa il posto in finale niente meno che a James MAGNUSEN, solo ieri campione del Mondo dei 100 stile libero,nono in 21.79. il migliore di tutti è l’olimpionico di Londra Florent MANAUDOU con 21.37, miglior prestazione mondiale dell’anno, di tre soli centesimi superiore al tempo che gli diede l’anno scorso l’oro olimpico. In seconda posizione, con il secondo tempo del 2013 lo statunitense Anthony ERVIN, leggendario campione olimpico con Gary HALL a Sydney e campione del mondo di questa distanza nel 2001 a FUKUOKA. Appaiati in terza posizione in 21.60, ma con ritardi già importanti Nathan ADRIAN e Cesar CIELO FILHO, campione del mondo nel 2009 e nel 2011 e primatista del mondo. In finale a trentaquattro anni anche il sudafricano Roland SCHOEMAN, campione del mondo nel 2005, che suggella l’impresa eguagliando con il tempo di 21.67 il record continentale Africano da lui stesso stabilito nella finale olimpica di Pechino e nuotando due centesimi di secondo più velocemente di quanto fatto nella vittoriosa finale mondiale di Montreal, dove colse l’oro in 21.69. In finale anche Frederick BOSQUETS con 21.62, Vladimir MOROZOV con 21.63 e Gorge BOVELL con 21.74.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alle semifinali |
21.65 |
22.07 |
21.88 |
21.74 |
50 Farfalla Donne
Batterie
La campionessa del mondo dei 100 stile libero di Shanghai, la danese Jeanette OTTESEN, ha rinunciato a difendere il proprio titolo per giocare le proprie carte in questa gara. Non così l’olimpionica dei 100 stile libero Ranomi KROMOWIDJOJO, che affronta con coraggio il pericoloso incrocio. Proprio la OTTESEN, leader stagionale della distanza con 25.56, fa segnare il miglior tempo con 25.69, eguagliata al centesimo dalla britannica Francesca HALSALL, che con questo tempo si colloca al secondo posto delle graduatorie annuali. La cinese Ying LU è la sola altra nuotatrice a scendere sotto i 26.0 secondi e con 25.82 diventa provvisoriamente la terza miglior specialista della distanza del 2013. L’azzurra Silvia DI PIETRO passa con autorità in semifinale con 26.31, l’ottavo tempo delle batterie. Per l’ingresso in finale servirà migliorare dai due ai tre decimi e quindi battere il primato italiano, ma l’atteggiamento della romana è piaciuto. Ilaria BIANCHI resta invece esclusa con 26.63, il 19° tempo, di due decimi più lento del tempo fatto segnare nella finale dei 100 farfalla qui a Barcellona, un gara penalizzata da quell’incomprensibile azzardo della campionessa del mondo di Istanbul 2012. Di fatto questo è il personale in una gara da 50 metri dell’azzurra, cui la semifinale sfugge per meno di un decimo di secondo. Cade anche qui una testa eccellente:quella della australiana Alicia COUTTS, diciottesima in 26.56. Sopravvive con un autentico colpo di fortuna la medaglia di bronzo della scorsa edizione dei mondiali, la francese Melanie HENIQUE, sedicesima a pari-merito con 26.54 e costretta quindi allo spareggio, dal quale emerge con 25.94, il quarto tempo della mattinata!
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Barcellona 2012 |
alle semifinali |
26.36 |
26.83 |
26.54 |
Semifinali
Anche in semifinale quattro atlete sotto i 26.0 secondi. Sempre avanti la danese OTTESEN con 25.50, miglior risultato stagionale, ma in seconda posizione sale Ranomi KROMOWIDJOJO con 25.68, il secondo tempo mondiale dell’anno. La HALSALL è terza con 25.90 e la HENIQUE, dopo il rischio corso in batteria si conferma al quarto posto in 25.95. Non supera il taglio Silvia DI PIETRO, che dopo una eccellente partenza perde il ritmo nel finale di gara e chiude al dodicesimo posto i 26.35. Finale e primato africano in 26.12 per la diciottenne egiziana Farida OSMAN, campionessa dei Giochi del Mediterraneo a Mersin, dove aveva stabilito il precedente record in 26.15.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Barcellona 2012 |
alla finale |
25.87 |
26.32 |
26.12 |
100 Farfalla Uomini
Batterie
Al comando dopo il primo turno le due medaglie d’argento olimpiche di Londra Evgeny Korotyshkin 51.55 e Chad Le Clos 51.89, rispettivamente secondo e terzo nelle classifiche del 2013. Altri due atleti mscendono sotto la soglia dei 52.00: l’irriducibile ungherese Laszlo CSEH, che risponde da grande campione al deludente risultato della finale dei 200 misti, terzo con 51.89 ed il serbo Ivan LENDJER, quarto con 51.95. In quinta posizione con 52.00, dopo essere transitato in 24.48, l’azzurro Matteo RIVOLTA. Il tedesco Benjamin STARKE, leader stagionale con 51.19, ottiene il settimo tempo con 52.07, rallentando vistosamente nel finale. Tredicesima e quattordicesima posizione per i due statunitensi Ryan LOCHTE e Eugene GODSOE, rispettivamente con 52.23 e 52.36. Restano tagliati fuori i due australiani Tommaso D’ORSOGNA e Christhopher WRIGHT, diciannovesimo e ventesimo in 52.82 e 52.83 e questo fatto sembra aprire una falla nel quartetto della staffetta mista di quel paese, forte dei due campioni del mondo dei 100 rana e dei 100 stile libero. Il Giappone perde il suo numero duo Yuri KOBORI, autore di un inguardabile 53.11 e anche questa è una notizia. Per la finale già a shanghai fu necessario nuotare in meno di 52.0, come anche a londra, dove del resto Evgeny Korotyshkin sopravvisse con l’ottavo tempo di 51.85, prima di laurearsi medaglia d’argento in finale. Difficile che non serva almeno altrettanto a Barcellona.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona2013 |
alle semifinali |
51.76 |
52.57 |
52.37 |
52.52 |
Semifinali
Come in un incubo, l’argento olimpico di Londra Chad LE CLOS, liberato da Michael PHELPS primo classificato di quella gara, vede porsi sulla sua strada Ryan LOCHTE, che non solo realizza il miglior tempo con 51.48, ma vince di fatto anche la medaglia d’oro della staffetta mista, perché con l’eliminazione del connazionale Eugene GODSOE assume il ruolo di titolare della frazione di farfalla nel quartetto statunitense. LE CLOS è secondo in 51.52, davanti al polacco Konrad CZERNIAK, terzo in 51.55, che a Shanghai fu medaglia d’argento in 51.15 un tempo che nessuno dei finalisti ha finora mai nuotato in carriera. In finale con il sesto tempo e il nuovo primato italiano di 51.64 anche il ventiduenne azzurro Matteo Rivolta, con le stigmate del più giovane tra tutti i finalisti. Undici nuotatori scendono sotto i 52.0 secondi, mentre l’ultimo tempo di qualificazione è 51.78.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona2013 |
alla finale |
51.07 |
51.97 |
51.85 |
51.78 |
200 Dorso Donne
Batterie
Federica PELLEGRINI passa il turno con il 10° tempo, diciamo due secondi in più di quello che oggi sarà necessario per accedere alla finale e tutto il problema è se ha la stessa fame e la stessa terribile e meravigliosa determinazione che l’hanno accompagnata nei tre turni dei 200 stile libero. Miglior tempo per la campionessa olimpica e mondiale Melissa FRANKLIN con 2:07.57. Positivo riscontro per Belinda KOCKING, seconda in 2:07.64 e soprattutto per la canadese Hilary CALDWELL, che si migliora da 2:09.31 a 2:07.81, scalando le classifiche mondiali stagionali dal decimo al quinto posto. La giapponese Aya TERAKAWA non è invece tra le partenti. Il tempo necessario per superare il turno, 2:12.44, è assai peggiore rispetto a quelli di Shanghai e Londra. Per quello che riguarda l’ammissione alla finale, non ci dovrebbero essere invece differenze sostanziali e bisognerà scendere sotto i 2:09.0.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alle semifinali |
2:11.53 |
2:11.09 |
2:10.60 |
2:12.44 |
Semifinali
La spinta di Federica PELLEGRINI si è esaurita nella meravigliosa battaglia con Melissa FRANKLIN. L’azzurra viene eliminata con 2:09.97, il 9° tempo, per il ristretto margine di 13 centesimi di secondo. Ultimo tempo utile per passare alla finale 2.09.84. La FRANKLIN nuota in 2:06.04, preparandosi a fare sul serio solo domani. Per il podio, favorita la sorprendente Hilary CALDWELL, che migliora ancora fino a 2:07.15 e con lei, con possibilità non inferiori, Elisabeth PELTON, che si mantenuta finora molto abbottonata e Belinda HOCKING, che invece ha spinto nel primo turno fino a 2:07.64. Niente che non fosse nelle possibilità fisiche di Federica.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alla finale |
2:09.57 |
2:08.79 |
2:08.76 |
2.09.84 |
4x200 Stile Libero Uomini
Batterie
Dopo la prima batteria di questa drammatica 4x200 non avremmo scommesso un euro sulla qualificazione del quartetto britannico, inchiodato ad un drammatico quinto posto con il tempo di 7:13.00, da considerare in sede di pronostico come insufficiente per sopravvivere, tanto più che nella seconda serie nuotano Stati Uniti, Australia, Giappone, Cina e anche Italia e Brasile: le prime quattro tutte staffette che aspirano al podio, le ultime due in grado di centrare una prestazione migliore di quella britannica. La staffetta di Albione si qualifica invece con il settimo tempo, superata solo dagli Stati Uniti e dal Giappone, mentre nel drammatico duello a quattro che si consuma nell’ultima frazione tra Cina, Australia, Brasile ed Italia, ai quali gli azzurri si presentano con Filippo MAGNINI, il loro uomo migliore, in svantaggio di ventisei centesimi rispetto al numero quattro brasiliano e in vantaggio di nove centesimi sulla Cina e di un secondo e trentatre centesimi sulla Australia, la Cina ha la meglio ed affonda l’Australia e l’Italia, escluse rispettivamente per quindici e ventitre centesimi.
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alla finale |
7:08.07 |
7:13.31 |
7:11.64 |
7:13.37 |
800 Stile Libero Donne
Batterie
Martina DE MEMME, dopo le belle prove realizzate sia nei 400 che nella 4x200 qui a Barcellona, centra la finale mondiale degli 800 stile libero rendendo perfetta una stagione nella quale sembrava che il punto più alto fossero le due medaglie d’oro vinte alla Universiadi di Kazan nei 400 e negli 800 stile libero. La finale è raggiunta con 8:26.95, il sesto tempo del turno, nuovo primato personale di Martina e terza prestazione italiana di sempre. Perfetta la dinamica di gara, con un passaggio a metà gara in 4:16.07 ed un ritorno in 4:10.88, frutto di una progressione implacabile, suggellata dagli ultimi 100 metri percorsi in 1:00.76, con gli ultimi cinquanta a un livello attinto dalla sola PELLEGRINI nei 200 stile libero:29.20!. Migliori tempi per la statunitense Kate LEDECKY, la danese Lotte FRIIS e la neozelandese Laureen BOYLE, che domani dovrebbero salire sul podio in quest’ordine, nonostante la presenza tra le finaliste della fuoriclasse spagnola Mireia BELMONTE GARCIA, medaglia d’argento a Londra con il tempo di 8:18.76. Praticamente certa la caduta del primato del mondo per mano della LEDECKY, che toglierà diversi secondi al primato di Rebecca ADLINGTON . Oggi intanto si registra l’eliminazione della britannica Jazmin CARLIN, miglior performer del 2013 prima di Barcellona con 8:18.58. Sopravvive invece con l’ultimo tempo utile la numero due degli Stati Uniti, Cloe SUTTON, con il tempo di 8:27.41
La progressione di Martina:
100 metri: 20° tempo 1:02.60 1.02.60
200 metri: 19° tempo 2:07.58 1.04.98
300 metri: 19° tempo 3:12.03 1:04.45
400 metri: 16° tempo 4:16.07 1:04.04
500 metri: 14° tempo 5:19.60 1:03:53
600 metri: 11° tempo 6:23.01 1.03.41
700 metri: 10° tempo 7.26.19 1:03.18
800 metri: 6° tempo 8:26.95 1:00.76
Tempo di accesso |
Roma 2009 |
Shanghai 2011 |
Londra 2012 |
Barcellona 2013 |
alla finale |
8:27.90 |
8:28.75 |
8:27.15 |
8:27.41 |