Tecnica del Nuoto.
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Se nei 400 stile libero il suo successo, sulla danese Lotte Friis – oggi vincitrice degli 800 metri in un buon 8:22.10 - era stato risicato, nei 200, la “sua” gara, è, invece, netto. Perentorio. Vince con questi parziali: 28.11, 57.67 (29.56), 1:27.43 (29.76). Tempo finale 1:56.32. Ultimi 50 metri in 28.89: quasi 2 secondi meno dell’olandese Femke Heemskerk, che ha condotto la gara fino a quel momento. Come ai Mondiali di Shanghai la Heemskerk parte a tutto gas, vira per prima a metà gara, con un secondo e un decimo su Federica; vira ai 150 metri in 1:26.54 ed è ancora nettamente prima. Dopo l’ultima virata Fede allunga la bracciata e cambia marcia. E’ irresistibile. Passa in testa ai 175 metri e conclude trionfalmente. Pubblico in delirio. Alle sue spalle anche la svedese Sarah Sjoestrom, che detiene il terzo tempo mondiale della stagione, ma che qui deve accontentarsi di un per lei modesto 1:58.08. Seguono la sudafricana Karin Prinsloo, con 1:58.53, e la brava Alice Mizzau , in 1:59.19. Federica è felice, e si vede da come saluta il pubblico, con eleganza e generosità. Felicità giustificata perché questa vittoria romana, ottenuta contro potenziali avversarie dirette per il podio olimpico, con un tempo migliore di quello che le valse l’oro a Debrecen, significa per lei essere sulla via del recupero della massima forma (olimpica).
Filippo Magnini, invece, per un giorno deve abbandonare le luci della ribalta accontentarsi di disputare la finale B dei 100 metri stile libero. E’ in buona compagnia. Con lui ci sono il brasiliano Cesar Cielo e il francese Gregory Mallet. Vince Mallet in 48.96 davanti a Cielo, secondo in 49.07 (1° ai 50 metri in 23.40) e a Magnini, che chiude in 49.34 (come al solito 7° ai 50 metri in 23.99). I tempi dei primi due sono migliori di quello del vincitore della finale A vinta dall’olandese Sebastian Verschuren, con 49.09, per un centesimo sul cubano Hanser Garcia e per 3 centesimi sull’altro francese Fabien Gilot. Orsi è quarto, con 49.30 (6° nel ranking totale, con Magnini 8°).
I giapponesi Ryosuke Irie e Aya Terakawa vincono i 200 dorso, rispettivamente in 1:55.05 e 2:07.73. Entrambi stabiliscono i nuovi record del meeting. Con quello di oggi Irie detiene le prime quattro miglior prestazioni mondiali 2012. Anche il tempo della Terakawa è il 4° nel ranking stagionale.
Irie e Terakawa – ma, in generale, tutti i nuotatori giapponese – esibiscono dei fisici “normali”, privi di muscolature spettacolari ma suppliscono a questa carenza con una tecnica pressoché perfetta: nuotata fluida, non frenetica, efficacia propulsiva massima.
Altro record del Sette Colli nei 200 rana maschili. Lo stabilisce il tedesco Marco Kock che vince in 2:08.74, per appena 11 centesimi sul giapponese Ryo Tateishi: entrambi sono pretendenti al podio olimpico. Terzo posto per Flavio Bizzari, 2:12.76, e 5° per il caparbio Paolo Bossini (2:13.49), che precede i connazionali Luca Pizzini e Edoardo Giorgetti. La gara femminile è vinta dalla danese Rikke Moller Pedersen in 2:24.35; seconda la giapponese Kanako Watanabe, 2:25.54. Terza è Elisa Celli, in 2:27.90. La riccionese mette in fila le altre italiane (De Ascentis, Fissneider, Boggiatto e Scarcella).
Podio tutto italiano nei 1500 metri stile libero. Vince il neo campione europeo Gregorio Paltrinieri (classe 1994) in 14:58.33; un tempo molto buone date le circostanze, sotto i 15 minuti, alla media di poco meno di 60 sessanta secondi per ogni 100 metri. Secondo Gabriele Detti, suo coetaneo, in 15:02.45. Terzo Samuel Pizzetti in 15:16.32. Paltrinieri e Detti, nuovi “gemelli” del mezzofondo, sono entrambi allenati da Stefano Morini al centro federale di Ostia. Detti è nipote dello stesso Morini.
Infine, record del meeting nei 200 misti uomini: merito di Thiago Pereira. Il brasiliano vince nettamente in 1:57.94. Secondo il giapponese Kosule Hagino, specialista della distanza doppia, in 1:59.11. Fra le donne successo di Izumi Kato (JPN) in 2:13.64.