Nuoto | BCN2013 La quarta giornata di gare ai Mondiali di Barcellona è nel segno del Sudafrica. Oltre all'atteso acuto di Chad Le Clos nei 200 farfalla, sono arrivate ben due medaglie nella gara sprint della rana. Il più veloce dei 50 metri è stato ancora una volta Cameron Van der Burgh, al secondo titolo iridato sulla distanza dopo quello di Roma 2009. Un solo centesimo ha fatto la differenza a suo favore (26"77) e a discapito dell'australiano Christian Sprenger (26"78). «Questa stagione ho avuto qualche problemino fisico, ma la fortuna è stata dalla mia parte nel momento decisivo - rivela il vincitore -. Molti mi hanno chiesto se ero arrabbiato per il secondo posto nei 100, ma in realtà per me questi Mondiali sono stati ottimi. Il livello della rana mondiale è altissimo e l'assenza di una star del calibro di Fabio Scozzoli dalla lotta per le medaglie lo dimostra, mi è spiaciuto non vederlo in finale».
La vera sorpresa è che sul podio con lui sia salito un connazionale con un cognome che tradisce chiare origini italiane: Giulio Zorzi. «Mio padre è italiano e oggi sono venuti a vedermi anche i miei zii da Treviso. Purtroppo io non parlo la vostra lingua perché sono nato e cresciuto in Sudafrica», rivela il ventiquattrenne, bronzo in 27"04.
L'abbraccio dei due connazionali sul podio mentre risuonavano le note del Nkosi Sikelel' iAfrika è una delle istantanee più vivide nel mercoledì di gare al Palau St. Jordi. Anche davanti ai microfoni i due si dimostrano in perfetta sintonia. «Giulio è il mio migliore amico, condividiamo tutto, è stato davvero bello spartire anche un momento così straordinario», dichiara Van der Burgh.
«Io e Cameron ci facciamo sempre degli scherzi, per me è fantastico salire sul podio con un amico che ormai è un habitué di queste occasioni - incalza Zorzi -. Ci alleniamo insieme a Pretoria nel Players Swim Club: avere come riferimento ogni giorno il primatista del mondo è il meglio che si possa chiedere e ciò mi permette di imparare sempre qualcosa». E domenica prossima al novellino Zorzi toccherà anche l'onore di nuotare la 4x100 mista, visto che l'amico Cameron ha deciso di rinunciare perché le fatiche di questi giorni hanno lasciato qualche strascico.
Le tre medaglie sudafricane nel giro di pochi minuti sono un bello spot per una nazione che fatica a trovare i fondi per sostenere le trasferte dei suoi campioni, come spiega Van der Burgh: «La situazione non è delle migliori, ma la Federazione sta facendo il possibile per noi, magari proprio grazie alle nostre vittorie sarà più semplice trovare qualche finanziamento».
Nella foto (Giorgio Scala/Deepbluemedia.eu) Cameron Van der Burgh e Giulio Zorzi sul podio dei 50 rana uomini