Nuoto | BCN2013 Anche se è passato dall'altra parte della barricata, uno come Pieter Van den Hoogenband non può passare mai inosservato quando è nei dintorni delle piscine. Smessi occhialini e cuffia, l'Olandese Volante lavora ora per Eurosport, intervistando gli ex colleghi a bordovasca . A lui abbiamo chiesto un bilancio di questi primi giorni di gare a Barcellona, partendo ovviamente dai 200 stile libero tanto amati da colui che a Sydney 2000 stupì il mondo nelle quattro vasche (1'45"35), ammutolendo il pubblico di casa tutto schierato per Ian Thorpe. In quell'edizione a cinque cerchi, Pieter conquistò anche la gara regina dei 100 stile libero, che oggi farà ribollire le acque del Palau St. Jordi.
Domanda a bruciapelo: sia aspettava di vedere vincere Agnel nei "suoi" 200 stile libero?
«Quello che ha fatto Yannick è stato favoloso. Non era in forma, lo si è visto nelle batterie e nelle semifinali, ma è un campione vero e lo ha dimostrato».
Chi l'ha delusa, invece?
«Mi aspettavo molto di più da Ryan Lochte. Non so cosa si è successo, non era lo stesso. Le sue subacquee non sono state efficaci come due anni fa».
Che cosa ne pensa della scelta di Agnel di trasferirsi negli Usa?
«In questi giorni ho parlato con Michael Phelps e mi ha detto che ha gli visto fare cose straordinarie in allenamento. Nessuno però si aspettava un tempo così (1'44"20) già qui a Barcellona».
Pensa che sotto la guida di Bob Bowman, il campione francese possa migliorare ancora?
«Yannick è un ragazzo molto intelligente e cambiare qualcosa per perfezionare alcune cose e trovare nuovi stimoli non può che fargli bene sul percorso che porta all'Olimpiade di Rio 2016».
E sui 100, altra gara in cui ha vinto il titolo olimpico 13 anni fa, che cosa ci dice?
«Penso che i favoriti siano lo statunitense Adrian, l'australiano Magnussen e il russo Morozov. In staffetta, Adrian e Magnussen si sono studiati molto e non hanno nuotato al loro meglio, soltanto oggi vedremo come stanno veramente. Quello che ha fatto Morozov, invece, tra la stagione in vasca corta e l'Universiade di Kazan è stato incredibile: è l'uomo del futuro, non so se sia capace già di vincere a questi Campionati».
E a lei non dispiace un po' non poter essere più della partita?
«L'altro ieri ero con Alex Popov, al blocco 4 e 5 come dieci anni fa (ai Mondiali di Barcellona 2003 Popov e Van den Hoogenband si sono scontrati nei 100 stile libero. L'olandese toccò secondo dietro al russo, ndr), e ci siamo fatti una bella chiacchierata. Ammirando la vasca, ci siamo guardati e ci siamo detti: "Sarebbe bello farsi una bella nuotata, anche senza che sia una gara". Il nuoto è la mia grande passione e continuerà ad esserlo».
Dunque, oggi la vedremo in acqua nella gara dei giornalisti?
«No, volevano che partecipassi, ma io ho rifiutato. La mia ultima gara è stata a Pechino, nei 100 stile libero e non gareggerò mai più».
A settembre ci saranno gli Europei Master nello stadio a lei intitolato ad Eindhoven, come sarà?
«Il movimento Master è in grandissima crescita e sono contento che l'Olanda ospiti una manifestazione così importante. Però non mi vedrete gareggiare, statene certi!».