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Nuoto

Intervista - Raffaele Tavoletta

Tavoletta e le sue sfumature azzurre

Intervista a Raffaele Tavoletta, esordiente assoluto con la nazionale giovanile alla Gymnasiade di Brasilia. Il mistista romano ha conquistato quattro medaglie in azzurro. E si candida un futuro sempre più azzurro.

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Raffaele Tavoletta

Ha deciso davvero di farsi largo Raffaele Tavoletta, classe 1996 in forza all’Aurelia Nuoto e reduce dalla “prima” con la Nazionale giovanile. Per il ragazzo italo-tunisino, gli ultimi mesi sono stati sorprendenti. Smaltita la delusione per la mancata qualificazione agli Europei Juniores 2013, è arrivato poi al primo titolo italiano nella categoria Juniores (ottenuto in agosto, nei suoi 200 misti). Un crescendo che ha portato alla prima convocazione in azzurrino alle Gymnasiadi, disputatesi quindici giorni fa a in Brasile. Da esordiente a vincente, perché a Brasilia, il mistista ha conquistato ben quattro medaglie. Due ori, uno individuale nei 50 farfalla (con primato personale a 24’’92) e nella staffetta 4x100 sl (insieme ai compagni Bori, Di Fabio e Sabbioni). Argento nei 400 misti (in 4’34’’50) e bronzo nei 100 farfalla (55’’11, anche qui col personale). Insomma, non poteva esserci esordio più “completo”, visto l’en plein di medaglie conquistate in Sud America.

Dopo il primo azzurro, l’allievo di Marcello Pietrangeli ed Emanuele Rosati, sarà impegnato negli Assoluti invernali al via giovedì (è iscritto ai 50 e 100 farfalla e nei 200 misti), con una consapevolezza nuova e degli obiettivi a medio termine importanti. Su tutti, l’assalto dal 2014 a quell’Eurojunior fallito per pochi decimi quest’anno e altri miglioramenti non solo nei misti, ma in tutti gli altri stili. Intanto abbiamo cercato di conoscere un ragazzo che nella sua vita fuori dall’acqua si dimostra polivalente e pieno di sfaccettature, così come d’altronde lo è in piscina.

 

Raffaele, sei reduce dalla prima esperienza in azzurro alle Gymnasiadi. In Brasile eri l'unico esordiente in nazionale giovanile. Hai subìto la "matricola" e che emozione hai provato al tuo primo azzurro?

«Quando ho saputo della convocazione sono rimasto inizialmente un po' confuso: pensavo fosse uno scherzo, invece era tutto vero! Ovviamente ero molto felice, orgoglioso di me stesso e del lavoro svolto coi miei allenatori e con i miei compagni. Riguardo agli scherzi, devo dire che non ce ne sono stati molti e nel gruppo mi sono trovato subito a mio agio, anche per merito dei ragazzi. In realtà non mi sono emozionato molto in poiché non avevo ancora compreso ciò che stavo facendo. Solo una volta salito sul podio ho capito che stavo rappresentando la mia nazione: una sensazione piacevole ed emozionante».

 

E in vasca sono arrivate tante soddisfazioni... Due personali migliorati e quattro medaglie in bilancio. Quali sono state le gare migliori e quale ti ha sorpreso di più?

«Un ottimo bilancio, direi. Specialmente se penso di aver migliorato i miei primati in questo primo periodo di stagione e di aver avvicinato il mio migliore tempo nei 400 misti, al quarto giorno di gare. Le mie performance migliori sono state quelle del delfino: 50 e 100. Nei 50 sono riuscito a limare qualche centesimo da questa estate, 6 per la precisione, mentre nei 100 sono sceso di 91 centesimi, andando a prendere un ottimo bronzo. Proprio questa la gara mi ha sorpreso di più, anche perchè dopo gli ottimi 200 misti non pensavo di poter andare così veloce».

 

Che ambiente si respirava e alla Gymnasiade e cosa ti rimarrà di quest'esperienza?

«L'ambiente era diverso dal solito, più competitivo, con più agonismo e tutti erano arrivati con l'intento di fare bene. Fuori dalla piscina però si trasformava, era più tranquillo. C'è stata la possibilità di fare amicizia con ragazzi di paesi molto diversi: proprio questo era l'intento principale delle Gymnasiadi. Di Brasilia non mi rimarranno solo i bei momenti delle gare, ma anche le risate con i compagni e l'esperienza che ho acquisito da questo viaggio».

 

Hai trovato difficoltà, sia logistiche sia tecniche, e punti di forza dei campionati rispetto alle altre competizioni cui hai partecipato?

«Sinceramente non ci sono state grandi difficoltà. Eccezion fatta per il clima, che purtroppo non ci ha aiutato. Si passava da 28° a 20° in pochi minuti. Senza considerare l'acquazzone che ci ha investiti il secondo giorno di gare e le ha rallentate, ma non sospese, per circa un'ora. Riguardo al resto la manifestazione in sé, direi che è stata organizzata piuttosto bene e tutto ha funzionato».

 

Parliamo delle tue caratteristiche. Sei un mistista polivalente, ma qual è la tua distanza preferita?

«Preferisco i 200 misti, perchè si nuotano tutti gli stili e io riesco a cambiare ritmo con facilità, quindi mi trovo bene nel nuotarli».

 

Su cosa state lavorando coi tuoi tecnici Piergentili e Rosati, per migliorare? E quali stili ti riescono meglio?

«Stiamo cercando di migliorare la rana in funzione dei misti ed in generale siamo alla ricerca di una velocità maggiore per le distanze più corte. Me la cavo nel delfino e nello stile libero, ma anche a dorso non vado male ed ho diversi margini di miglioramento. Il tutto, però, diventa molto efficace quando li unisco!».

 

Sei italiano di madre tunisina. Si può dire che il tuo primo azzurro sia stato un po’ speciale. Ti senti parte di quei molti ragazzi che fanno dello sport un motivo in più per una società senza distinzioni? E com’è l’ambiente natatorio a livello di tolleranza?

Raffaele Tavoletta, Aurelia«Beh diciamo che avrei potuto prendere la cittadinanza tunisina e gareggiare per la Tunisia, ma non l'ho fatto perchè il nostro sport sta prendendo molto piede in Italia. Per continuare a nuotare in ottime strutture e condizioni è più facile qui che altrove. Non si tratta di una questione di orgoglio nazionale anche perchè credo che tutto il mondo è paese. Però non mi sento un ragazzo che fa nuoto per una società senza distinzioni, anche se probabilmente potrei esserne un “rappresentante”. Più che altro perché non credo ci siano reali distinzioni e gli altri non me le hanno mai fatte notare. Riguardo all'ambiente, credo che il nuoto abbia la capacità di educare, temprare e crescere una persona molto più di altri sport o della strada. La gente pian piano sta prendendo atto di questa cosa e iscrive i propri figli in piscina al di là del classico discorso della schiena e del fisico minuto».

 

Il 2014 in arrivo prevede un appuntamento importante per te: gli Europei Juniores. Dopo aver sfiorato il pass nel 2013 e questa bella Gymnasiade, punti molto a qualificarti?

 

«Certo,l'obiettivo della prima parte del prossimo anno sarà qualificarsi all'Eurojunior.Con i tempi attuali non sono lontano dai limiti richiesti dalla Federazione e spero vivamente di riuscire a rientrare».

Hai dei personaggi che ammiri e da cui trai ispirazione?

«Effettivamente si, nel mondo del nuoto ci sono diversi personaggi che mi piacciono per risultati e personalità. Su tutti Katinka Hosszu: non si cura delle avversarie, non le importa di dove o quando è la gara. Ha la sua corsia ed una determinazione granitica. Fa molte gare ma non si lamenta mai, sembra quasi che non subisca la fatica! Un altro personaggio che mi piace molto è il cantante rap Tupac Shakur, i suoi testi sono veri e rispecchiano la società dove ha vissuto».

 

Studi al Liceo scientifico-tecnologico. Cosa ti piace della tua scuola e cosa ti piacerebbe fare nel futuro?

«Frequento il quarto anno e l'indirizzo che ho scelto mi piace perchè permette diversi sbocchi di studio poi nel futuro, anche se dovessi riuscire nel nuoto. Più avanti mi piacerebbe studiare la storia dell'Antica Grecia, che mi ha affascinato sin da piccolo, con la sua mitologia ed i suoi usi e costumi».

 

Oltre alla scuola e al nuoto, hai altri interessi?

«Ho poco tempo da dedicare agli hobbies ma quando riesco a ricavarmi uno spazio mi piace spenderlo giocando al PC ai giochi di strategia, rigorosamente ambientati nell'antichità. Riguardo alla musica ascolto principalmente metal ed i gruppi che preferisco sono i Metallica, i Circus Maximus. Mi piace molto anche il rap e principalmente ascolto Tupac, Eminem e Caparezza. Il genere letterario che preferisco è il fantasy e l'horror».

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