Tecnica del Nuoto.
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Per una volta anche Chad Le Clos ha potuto vivere l'Olimpiade da semplice turista. Questo weekend, il campione sudafricano è ospite di uno degli sponsor principali del movimento a cinque cerchi, l'Omega, ed ha assistito ad alcune delle competizioni invernali in programma.
«Mi è piaciuto soprattutto l'hockey, è molto fisico e ricorda un po' il rugby che da noi è molto amato», ha detto il ventunenne di Durban.
Assieme a lui pure il leggendario re dello sprint Alexander Popov, che gli ha fatto un po' da guida nella trasferta russa e che si è cimentato con lui in una simpatica discesa virtuale sul bob. Subito dopo, Le Clos si è concesso in esclusiva ai microfoni de Il Mondo del Nuoto per raccontarci come sta andando il cammino che porta all'Olimpiade di Rio, in cui il sudafricano vorrebbe essere la stella più luminosa tra le corsie.
Che ci fa Chad Le Clos all'Olimpiade invernale?
«È strano, non sono abituato al freddo».
Beh, non fa così freddo qui a Sochi.
«Per me già lo è dato che arrivo dall'estate sudafricana».
Anche in questi pochi giorni da turista sta continuando a nuotare?
«Ovviamente sì, un pochino riesco a farlo nella piscina dell'hotel. Ma soltanto 4-5 km al giorno, senza esagerare. Mi sono portato avanti col lavoro lo scorso weekend».
Che cosa si aspetta da questa stagione?
«Sto sperimentando il programma che nuoterò tra due anni all'Olimpiade di Rio. Ma a 18 mesi dall'appuntamento non so ancora bene in quali distanze mi cimenterò. Sto lavorando sui misti, ma sto pensando pure allo stile libero. Vedrò come va quest'estate ai Giochi del Commonwealth e poi nei Mondiali dell'anno prossimo».
Dunque, ai Giochi del Commonwealth, potremmo avere qualche anticipazione di quello che sarà a Rio?
«Sarà un bell'esperimento, voglio fare più gare possibili, contando anche le staffette, per abituarmi allo sforzo. A Londra ho nuotato quattro gare individuali e due staffette, quattordici batterie differenti in totale, ma nei misti e nella staffetta non avevo ambizione di medaglia. Ora, invece, voglio essere sempre competitivo per il podio, in qualunque gara mi tuffi».
Ha chiesto qualche consiglio al suo mito Michael Phelps su come gestire le energie per un programma fitto come quello che vorrebbe nuotare a Rio?
«Quello che ha fatto Michael è stato grandioso. Tutti vorrebbero essere come Michael, ma io sto cercando di lasciare un ricordo un po' diverso. Vincere tutte le medaglie che ha conquistato lui in carriera è quasi impossibile anche perché il Sudafrica non può schierare staffette così forti come quelle statunitensi, ma mi interessa soltanto fare del mio meglio e vincere più medaglie possibili».
Avendo già un oro e un argento nel palmarès, la decisione di puntare su un programma più ampio è un modo di cercare nuovi stimoli?
«Certamente, cerco di pormi sempre dei nuovi obiettivi da raggiungere. A volte la gente pensa che siano impossibili. Ma, d'altronde, non so quanti prima di Londra credessero veramente che potessi battere Michael Phelps. Devo soltanto credere in me stesso».
Se per un attimo mettessimo da parte la farfalla, in quale altra gara pensa che ci siano già oggi buone chances di vederla in gara a Rio?
«Non fa differenza, voglio competere contro i migliori al mondo. Non voglio tirarmi indietro dalla battaglia, dunque, perché non provarci anche nei 200 stile libero? Voglio solo superare i miei limiti, giorno dopo giorno. Per quanto riguarda i misti,devo lavorare sulla rana, ma vediamo come andrà tra due anni. Poi ci sono i 400 misti che sono un'altra bella possibilità, ma tengo particolarmente pure ai 200 misti. Nel 2010, li ho vinti alle Olimpiadi giovanili a Singapore, per cui rifarlo sei anni dopo ai Giochi dei grandi in Brasile sarebbe speciale e sarei il primo a farlo nella storia».
A proposito di giovani, pensa che a Rio vedremo pure suo fratello Jordan?
«Sarebbe fantastico, ci penso sempre anch'io e ci scherziamo spesso assieme. Ma vi immaginate la 4x100 stile libero sudafricana? Dopo due frazioni, il telecronista che lancia la terza potrebbe dire: “Ed ora la responsabilità di tutta la nazione è in mano ad una famiglia". Non riesco a smettere di pensarci».
Scheda Tecnica Chad Le Clos:
Nato a Durban (RSA) il 12 Aprile 1992, comincia con il calcio e con il tempo scopre la passione per il nuoto.
Inizia la carriera da ranista, un infortunio al ginocchio e l'ammirazione per Michael Phelps lo trasforma in farfallista.
Oro 100 e 200 farfalla - Campionati del Mondo Barcellona 2013
Oro 200 farfalla e Argento 100 farfalla Giochi Olimpici Londra 2012
Oro 100 farfalla e argento 50 farfalla Campionati del Mondo vasca corta di Istanbul 2012Oro 200 farfalla Campionati del Mondo vasca corta di Dubai 2010
Oro 200 farfalla e 400 misti, argento staffetta 4x100 mista e bronzo 4x100 e 4x200 stile libero stiGiochi del Commonwealth Delhi 2010
Oro 200 misti e argento 100, 200 farfalla e 400 stile libero, bronzo 4x100 stile libero Giochi Olimpici Giovanili Singapore 2010
Foto di Fulvio Raggio