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Nuoto

Il re azzurro della rana

Gli Assoluti atipici di Fabio Scozzoli: "Mi rivedrete a rana nel Mare Nostrum di giugno"

Il venticinquenne dell'Esercito e dell'Imolanuoto, sulla via del recupero dopo l’infortunio patito al ginocchio destro lo scorso settembre, a Riccione si è dedicato agli altri tre stili per acquistare forma ed esplosività.

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Fabio Scozzoli

Dorso, delfino e stile libero, ma niente rana. Assoluti primaverili atipici per Fabio Scozzoli, sulla via del recupero dopo l’infortunio patito al ginocchio destro lo scorso settembre. Il venticinquenne dell’Esercito e dell’Imolanuoto ha ricominciato a dedicarsi al suo stile prediletto soltanto nel mese di gennaio e ha deciso, di comune accordo col suo tecnico Cesare Casella, di non forzare in questa rassegna tricolore, dedicandosi a gare inesplorate per ritrovare forma ed esplosività. Proprio quest’ultima sembra la strada imboccata per potenziare le doti da sprinter, mettendo da parte le ambizioni nei 200 rana e nei misti. «Fin qui ho migliorato il personale, anche sensibilmente, in tutte le gare che ho disputato: 100 dorso, 50 e 100 farfalla e nei 50 stile libero di questa mattina. Domani mi aspetta l’ultima fatica nei 50 dorso. Sto bene ed è un segno che ho lavorato bene, per cui sono contento . - racconta Scozzoli -. Nella rana mi rivedrete nelle due tappe del Mare Nostrum, a Barcellona e Montecarlo, poi farò Sette Colli ed il meeting di Parigi. Il livello europeo è alto, ma io spero di essere competitivo in estate».

Il ranista romagnolo ha parlato poi della preparazione specifica svolta a Davie tra febbraio e marzo, nel centro dell'Azura Florida gestito da Gianluca Alberani. Un passo verso quella voglia di provare nuove esperienze manifestata fortemente dopo la delusione patita ai Mondiali di Barcellona: «Ho trovato molto utile il mese e mezzo trascorso negli Stati Uniti, allenandomi assieme a Felipe Lima e credo che anche negli anni la finestra tra febbraio e marzo può essere utile per svolgere questi lavori all’estero. La base rimarrà comunque Imola».

E la conferma arriva anche da colui che ormai lo segue passo dopo passo a bordo vasca, Cesare Casella: «Gareggiare era l’obiettivo di questi Campionati, senza confrontarsi con la rana nel primo appuntamento importante della stagione – racconta il tecnico dell’Imolanuoto. In allenamento ormai si fa il lavoro a pieno regime, anche lui insiste per fare lavori intensi sulle gambe a rana».

Il tecnico dell’Imolanuoto ha trovato uno Scozzoli diverso dopo l’esperienza iridata della scorsa estate. «Fabio ha fatto un salto di qualità anche a livello mentale e si è reso conto di aver bisogno di fare esperienze anche all’estero. Il collegiale in Florida gli è servito molto e sono convinto che sia una possibilità da tenere in considerazione per i prossimi anni – spiega Casella -. Sul lato tecnico, abbiamo interagito parecchio e lui si è accorto che voleva spingere soprattutto sulla velocità, per migliorare quell’aspetto che ha già dentro, per cui rispetto all’anno scorso abbiamo lavorato sull’esplosività con tanta palestra, collegandola però alle sessioni di allenamento in acqua. In questo contesto, abbiamo fatto un passo indietro sui 200 misti, anche a causa dell’infortunio, per concentrarci su 50 e 100 rana e focalizzarci sul nostro obiettivo principale. L’Olimpiade di Rio non è l’unico appuntamento dell’agenda di Fabio e le tappe intermedie degli Europei di agosto e dei Mondiali dell’anno venturo saranno importanti per tornare al top».

 

(Foto Andrea Masini/Deepbluemedia.eu)

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