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Camillo Cametti at Large

Londra – 30a Olimpiade/Quarta Giornata – Finali e SF

Phelps, 19 medaglie olimpiche. Nessuno come lui

Prima l’argento nei 200 farfalla – arrivo lungo, oro buttato; vince il sudafricano Le Clos – poi l’oro con la 4x200 stile libero. Vittoria americana anche nei 200 stile libero donne, con la poderosa Schmitt. La Pellegrini delude e, come nei 400 metri, è soltanto quinta. Nei 200 misti donne Shiwen Ye concede il bis.

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Gli Stati Uniti consolidano la leadership a suon di medaglie, d’oro e d’altro. Vincono i 200 stile libero donne e la 4x200 stile libro uomini e impinguano il bottino con l’argento nei 200 farfalla uomini e il bronzo nei 200 misti donne. Nelle semifinali di oggi hanno preparato altre medaglie per domani. La Francia (2 argenti), la Cina (un oro) e l’Australia (un argento e un bronzo) tengono il passo come possono. Dal medagliere è assente l’Italia. Ormai soltanto Gregorio Paltrinieri, 17 anni, tiene viva la speranza di una medaglia, nei 1500 metri stile libero.

FINALI

200 stile libero donne. Fede parte rapida ma ha poca spinta ed esce dal tuffo fra le ultime. Non ce la farà più a recuperare. Si prende la scena, la gara, la medaglia d’oro e gli applausi, l’americana Allison Schmitt che si migliora a 1:53.61, record olimpico e americano. La francese Camille Muffat, in 1:55.58, aggiunge l’argento all’oro dei 400 metri: resta però lontana dal suo personale di 1:54.66. La medaglia di bronzo va all’australiana Bronte Barratt, in 1:55.81. Per un centesimo resta fuori dal podio una delle favorite, l’americana Melissa Franklin (1:55.82). Malinconicamente quinta – come nei 400 metri – la Pellegrini, in 1:56.73. La sua olimpiade finisce qui. A conti fatti Federica paga alcuni errori di valutazione, e di approccio a questa Olimpiade. Come il suo omologo maschile, il tedesco Paul Biedermann – come lei vincitore dei 200 e 400 metri stile libero agli ultimi due campionati del mondo – qui a Londra ha mai dato la sensazione di poter veramente lottare per una medaglia. La lezione è una sola: per vincere alle olimpiadi occorre migliorarsi; per migliorarsi non servono gossip né tatuaggi, né ribalte effimere anche se redditizie; e non basta il talento. Servono duro lavoro e allenamenti fatti bene.

200 farfalla uomini. E’ la gara che ha dominato per 12 anni, è qui che la sua vittoria dovrebbe essere sicura. Una vittoria che gli assicurerebbe di diventare il primo nuotatore a vincere la stessa gara in tre diverse edizioni dell’Olimpiade. Così Michael Phelps  ci prova, con convinzione. Va subito in testa e la mantiene fino alla fine; lo è nettamente anche dopo l’ultima bracciata ma il suo arrivo è lungo, scivolato, troppo morbido. Così butta via la medaglia d’oro e deve accontentarsi di quella d’argento. E’ comunque la diciottesima medaglia olimpica della sua straordinaria carriera; e non è finita. Il primo posto, la medaglia d’oro e la gloria del momento sono per l’ all’arrembante sudafricano Chad Le Clos, che vince con uno straordinario 1:52.96 (in semifinale aveva realizzato il suo personale con 1:54.34. L’esterrefatto Phelps è secondo con 1:53.01, un tempo superiore di 5 centesimi rispetto a quello di Le Clos. Il campione olimpico uscente è arrabbiato e si vede: si strappa dalla testa la cuffia e la getta via. E’ la nemesi: a Pechino la mala sorte toccò al serbo Milorad Cavic  (aveva vinto allo stesso modo di Phelps oggi ma fu secondo).

200 misti donne. Finale piena di stelle. Shiwen Ye, ancora una volta, se le mette tutte alle spalle e vince in 2:07.57, migliorando ancora il proprio record olimpico (e, ovviamente, anche quello asiatico). Come già sui 400 misti la sua frazione conclusiva a stile libero è straordinaria e da terza che era all’ultima virata, va a vincere nettamente. Seconda l’australiana Alicia Coutts in 2:08.15  e terza l’americana Caitlin Leverenz in 2:08.95. Stephanie Rice, campionessa a Pechino, è quarta in 2:09.55; Ariana Kukors (USA) campionessa mondiale a Roma 2009, è quinta in 2:09.83. Poi ci sono Kirsty Coventry (ZIM), anche lei senza medaglie qui a Londra, in 2:11.13; Hannah Miley (GBR) in 2:11 29 (ennesima delusione per gli inglesi che la vedevano sul podio); infine, malinconicamente ultima, l’ungherese Katinka Hosszu, in 2:14.19.

4x200 stile libero uomini. Lochte apre, Phelps chiude. Risultato: oro immancabile per gli Stai Uniti. Un pimpante Ryan Lochte nuota la prima frazione in 1:45.15. Regala tranquillità ai compagni e li  lancia verso la vittoria. In ultima frazione Michael Phelps amministra il vantaggio e porta alla vittoria il suo quartetto in 6:59.70. Egli nuota comunque la seconda frazione interna più veloce in 1:44.05. La più veloce è di Yannick Agnel, con 1:43.23. Ma il distacco è troppo per essere colmato, così la Francia si accontenta dell’argento in 7:02.77. Al terzo posto, quasi 8 secondi dietro ai vincitori, si piazza il quartetto cinese. Ultima l’Ungheria di Laszlo Cseh a quasi 14 secondi. Dunque, altro oro per gli Stati Uniti, altro oro per Phelps, che vince la sua diciannovesima medaglia olimpica, la quindicesima d’oro. Nessuno alle Olimpiadi ha fatto meglio di lui, né come lui. Finalmente la felicità accomuna Lochte e Phelps, che si rappacificano nell’abbraccio della vittoria.

SEMIFINALI

100 stile libero uomini. Nella prima semifinale subito James Magnussen contro Cesar Cielo. Vince l’australiano in 47.63,  Cielo è secondo in 48.17. Magnussen detiene la miglior prestazione mondiale in tessuto, con 47.10. Dopo i primi due,  racchiusi in 40 centesimi, Lobintsev (RUS), Louw (GBR),  Gilot (FRA) e Roberts (AUS). Al 7° e 8° posto i fratelli Brett e Shaune Fraser, delle Isole Cayman: comunque un fatto eccezionale. Nathan Adrian vince la seconda semifinale in 47.97, anch’egli sotto i 48 secondi, attuale soglia d’eccellenza. In questa semifinale Yannick Agnel è soltanto quinto ma passa il turno. L’ultimo tempo utile è del russo Lobintsev, un 48.38 comunque lontano dalle attuali possibilità dei nostri (come si è visto in batteria).

200 farfalla donne. Due asiatiche ai primi due posti della prima semifinale:  la cinese Liuyang Jiao, argento a Pechino 2008, prima in 2:06.10 e la giapponese Hoshi Natsumi, seconda in2:06.37. A parti invertite detengono le due migliori prestazioni stagionali, entrambe segnate ai Trials in primavera: 2:04.69 la Hoshi, 2:05.18 la Jiao. L’americana Kathleen Hersey, migliore delle batterie mattutine, vince con 2:05.80, ed è capofila anche delle semifinali. la cinese Zige Liu , campionessa olimpica uscente, crolla dopo aver condotto la gara per 175 metri: entra comunque in finale con il sesto tempo, 2:06.99. L’ultimo posto per la finale di domani sera è della britannica Jemma Lowe.

200 rana uomini. Il britannico Michael Jamieson vince la prima semifinale in 2:08.20, e milgiora per la seconda volta in questa giornata il record nazionale. Pubblico in visibilio. Alle sue spalle l’americano Clark Burckle, 2:09.11 e il giapponese Ryo Tateishi, 2:09.13. Entrambi passano il turno, rispettivamente col 6° e 7° tempo. Tateishi detiene la seconda miglior prestazione dell’anno con 2:08.17. La seconda semifinale è vinta da Daniel Gyurta in 2:08.32, con l’altro britannico Andrew Willis secondo in 2:08.47; l’americano Scott Weltz è terzo in 2:08.99. Quarto il giapponese Kosuke Kitajima, in 2:09.03, anch’egli vittima di un arrivo troppo lungo e scivolato è quarto. Nella finale di domani tenterà di guadagnare in questa specialità la tripla corona olimpica, sfuggito a Phelps nei 200 farfalla (e, da quanto si è visto oggi, obiettivo difficile anche per Kitajima).

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