Tecnica del Nuoto.
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Dopo i rovesci del nuoto arrivano quelli dei tuffi e della pallanuoto.
Tuffi.
E’ svanita anche l’ultima speranza di medaglia olimpica per Tania Cagnotto. Dopo il quarto posto ni tuffi sincronizzati da 3 metri ancora un quarto posto dal trampolino individuale: Tania resta fuori dal podio soltanto per 20 centesimi. Oltre alle due inarrivabili cinesi, la stratosferica Minxia Fu che vince la medaglia d’oro con 414 punti e Zi He che si veste d’argento con 379,20 punti, precede l’Azzurra anche la messicana Laura Sanchez che si aggiudica la medaglia di bronzo con 362,40 punti. La Cagnotto è quarta con 362,20. Le lacrime fra le braccia del padre, il CT Giorgio Cagnotto, non leniscono l’amarezza e la delusione per aver mancato un obiettivo che era alla sua portata.
La stessa Tania ammette: “Non mi aspettavo che la messicana facesse meglio di me, l’ho sempre battuta”. Poi aggiunge: «Sono contenta della mia carriera: oggi sono delusa, ma ho avuto anche un sacco di soddisfazioni». La bolzanina deciderà a bocce ferme che cosa fare in futuro; in particolare se considerare o meno di partecipare alle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro. Tania aveva già espresso il desiderio di lasciare dopo questa Olimpiade ma con una medaglia al collo. Ci sembra improbabile che possa tornare sulla sua decisione.
Pallanuoto. Con l’odierna sconfitta subita dagli Stati Uniti ai quarti per 9-6 il Setterosa dice addio ai sogni di medaglia olimpica nonostante una tripletta di Tania Di Mario. Peraltro l’esito del match contro le americane, medaglia d’argento a Pechino 2008, e oggettivamente più forti, era nell’aria. Nella fase preliminare infatti, le Azzurre del CT Fabio Conti, avevano perso nettamente i primi due incontri, con l’Australia (per 10 a 8) e con la Russia (per 7 a 4), e vinto (per 10 a 5) soltanto il terzo, quello contro la debole Gran Bretagna.
D’altra parte anche la qualificazione conseguita nel torneo preolimpico di Trieste in aprile era stata risicata, perché ottenuta ai quarti con una vittoria di un solo gol sull’Olanda, campione olimpica a Pechino 2008. A Trieste fu eliminata anche la Grecia, campione del mondo in carica.
Allora le uniche partite decisive furono quelle dei quarti di finale. Prima e dopo un torneo sostanzialmente inutile. Anche qui a Londra gli incontri precedenti la giornata odierna non hanno avuto nessun valore sostanziale. Pura accademia o, se si vuole, allenamenti tramite la competizione. L’unico loro scopo, infatti, è stato quello di determinare le classifiche dei gironi preliminari e in base a queste gli accoppiamenti per i quarti. Un po’ poco francamente.
Questi meccanismi – compresa l’assurda esclusione dalle Olimpiadi delle squadre detentrici dei titolo e delle campionesse del mondo in carica - sembrano fatti apposta per aumentare il disinteresse nei confronti di uno sport – la pallanuoto in generale, quella femminile in particolare – che da sempre fatica a ritagliarsi uno spazio adeguato nel panorama sportivo.
Occorre riflettere e cambiare. Così non si va da nessuna parte. Anche la Federnuoto dovrà riflettere: le modeste prestazioni delle nostre ragazze e la loro esclusione dalla lotta per le medaglie non sono venute per caso. Ora il Setterosa proseguirà nel torneo olimpico giocando per i piazzamenti dal quinto all’ottavo.
Vanno alle semifinali – in programma martedì 7agosto - anche la Russia che ha battuto l’Ungheria 11-10, l’Australia che ha sconfitto la Cina 20 a 18, e la Spagna che si è imposta alla Gran Bretagna per 9 a 7.