Tecnica del Nuoto.
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Se n’è andato anche Horst Goerlitz. Fu un grande allenatore di tuffi, con un approccio scientifico nei confronti dello sport amato. Lo apprendo dal sito federale (http://www.federnuoto.it/tuffi.asp?p=articolo&id=26849 ) che ne traccia benissimo il ritratto. Riprendo la notizia per un mio personale, modestissimo, contributo poiché lo avevo conosciuto a Verona, negli anni sessanta. Allora Verona era una delle poche piazze italiane dove la pratica dei tuffi era consolidata, e Goerlitz, da allenatore della Nazionale, la includeva nei suoi giri “pastorali”.
Goerlitz fraDibiasi e Cagnotto negli anni sessanta
Grazie alla Rari Nantes Bentegodi, a Sergio Sevalié, un ex tuffatore d’anteguerra diventato tecnico della società, e a Goerlitz la scuola veronese ha prodotto numerosi campioncini, capaci di salire sul podio campionati italiani: in primo luogo Vera Sevalié, la figlia del tecnico; poi i Castioni, Enzo e Matteo, padre e figlio; Silvano Giacometti, attuale tecnico delle Bentegodi; i Lorenzini, padre e figlio. Lorenzini figlio, Davide, soprattutto, è stato per anni uno dei migliori tuffatori italiani. Naturalmente i figli fanno parte della generazione successiva, quella che ha visto in Nazionale anche Massimo Castellani e Luisella Bisello. Tutti, in modo diretto o indiretto, devono qualcosa anche a Goerlitz, e ai suoi insegnamenti. Tedesco, aveva perso una gamba sotto i bombardamenti americani e camminava con l’aiuto di una protesi. Piccolo di statura, come molti tuffatori, era gentilissimo e si esprimeva in un italiano corretto, articolato e preciso. Faceva parte dell’International Swimming Hall of Fame e, una decina d’anni fa (o forse più) l’avevo rivisto a Fort Lauderdale: era lucidissimo e ricordava bene i suoi trascorsi italiani. Un grande tecnico (ha lasciato in eredità alcuni libri ancora attuali) e una persona speciale.