Tecnica del Nuoto.
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Congiunzioni astrali incredibili, numeri strepitosi, emozioni a non finire. Questo Tania Cagnotto ha offerto a tutti noi nell’ultima giornata degli Europei di Tuffi.
Due medaglie d’oro nel giorno del suo 31esimo compleanno, entrambe dal trampolino di 3 metri: la prima da sola, la seconda con la fida partner Francesca Dallapè.
Con queste 2 medaglie oggi Tania ha fatto risuonare l’inno nazionale per la 19a e per la 20a volta ai Campionati Europei, dove ha vinto complessivamente 30 medaglie, più di chiunque altro nella storia dei campionati. Di queste, 8 d’oro – consecutive – proprio con la Dallapè, dai 3 metri sincronizzati.
Qui a Londra Tania ha vinto in tutto 4 medaglie, un altro oro (da 1 metro) e un argento. Un bottino cospicuo, per chiudere con piena soddisfazione la sua inimitabile carriera europea.
L’ultima medaglia, assicurano gli statistici, è la centesima vinta dall’Italia ai Campionati Europei (in tutte le discipline).
A conclusione della giornata, dopo avere ritirato dal presidente della LEN Paolo Barelli l’Award per il 2015, Tania è stata festeggiata a Casa Arena, dove il patron Cristiano Portas (sotto fra Barelli e Tania Cagnotto, con Francesca Dallapè a destra) aveva fatto preparare la torta con 31 candeline, e tanto spumante pregiato.
A farle da corona – e a intonare il coro “tanti auguri…” - c’erano tutti i compagni di squadra (la Dallapè proprio vicino a lei), il CT della Nazionale, papà Giorgio, l’allenatrice federale Giuliana Aor, i dirigenti della FIN - Marco Bonifazi, Massimo Rella, Marco Benatti, Laura Del Sette, che ha preso in custodia l’artistica scultura del LEN Award - , lo staff di Arena al completo, Klaus Dibiasi, Paolo Barelli, questa volta nella veste di presidente della FIN, il fidanzato e altri amici.
Tania (nella foto sotto fra Barelli, la Dallapè e papà Giorgio) non ha potuto esimersi dal pronunciare un breve discorso, richiesto a viva voce proprio dalla squadra. Ha detto: “Sono soddisfatta. Abbiamo lavorato duro per ottenere questi risultati. E’ andato tutto secondo i piani. Forse la rabbia per i podi mancati per un soffio a Londra 2012 è stata la molla che mi spinto a dare il massimo in questo quadriennio. Adesso proseguirò la preparazione con serenità, per arrivare a Rio in piena forma e cercare di prendere quella medaglia sfuggitami quattro anni fa. Poi, vada come vada, sarò comunque contenta”.
Le foto sono di Patrizia Cenzo