Tecnica del Nuoto.
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Dopo quella di Tania Cagnotto, che ha bagnato con lacrime di felicità la sua splendida medaglia d’oro dal trampolino di un metro, e dopo quella di papà Giorgio, la gioia più grande è stata di Klaus Dibiasi.
Felice come una pasqua, Klaus - oro ai Mondiali del 1973 (Belgrado) e a quelli del 1975 (Cali), vinti prima di chiudere la sua splendida carriera con l’oro olimpico del suo personale grande slam a Montreal 1976 –, con il suo sorriso aperto, ha commentato laconico: “Finalmente, dopo quarant’anni. Tania è stata bravissima, e ammirevole”. Io, che avevo assistito a tutte le sue imprese ricordate sopra, nemmeno allora l’avevo visto così felice. Il suo commento da la misura della grandiosità dell’impresa di Tania.
Una vita per i tuffi, una carriera costellata da successi e da qualche sfortunato episodio. Ma ecco, finalmente, oggi, nel magico pomeriggio di questa bella giornata russa la splendida e memorabile impresa che, anche se realizzata in una gara non olimpica, da un grande valore aggiunto alla sua carriera, perché Tania si è lasciata dietro due formidabili cinesi, compresa la campionessa uscente, Zi He, che a Barcellona 2013 l’aveva battuta soltanto per 10 centesimi (307,10 a 307). Un rivincita sulla più giovane rivale ma anche sul destino. Ora Tania può sognare di chiudere la carriera con una medaglia olimpica a Rio de Janeiro.
Le fotografie sono di Fabio Ferrari/LaPresse