Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
La tardiva squalifica inflitta dalla FINA alla nuotatrice cinese Zhesi Li, e al suo non identificato allenatore, ha fatto subito inalberare una parte mondo del nuoto anglofono, dove c’è chi non perde occasione per gettare sospetti sull’intero movimento natatorio cinese.
Le cose non stanno così. Da tempo lo sport cinese e la federazione nuoto cinese in particolare hanno ingaggiato contro il doping una dura battaglia.
In Cina esiste la China Anti-Doping Agency (CHINADA), grazie alla quale molti casi di doping sono venuti alla luce in diverse discipline sportive e i responsabili sono stati regolarmente e inflessibilmente puniti.
Così è stato anche nel caso di Zhesi Li che la CHINADA ha trovato positiva – tanto nel campione A che in quello B - all’eritropoietina, o EPO, grazie ad un test effettuato fuori competizione il 31 marzo 2012.
Una volta ricevuto il rapporto della CHINADA la federnuoto cinese (China Swimming Association, o CSA) ha deciso di escludere la Li dalla squadra per l’Olimpiade di Londra 2012.
L’annuncio dell’esclusione era stato dato dal signor Xiutang Shang, vice presidente della CSA, il 9 giugno. Nell’occasione Shang aveva riaffermato che la federnuoto cinese avrebbe sempre collaborato con la CHINADA in tutte le sue inchieste.
Ma chi è Zhesi Li? 17 anni, fisico possente (1,74 per 64 chili), la Li è specialista della farfalla e dello stile libero, a 14 anni, a Roma 2009, vinse la medaglia d’oro con la staffetta 4x100 mista della CINA, a tempo di primato del mondo. L’anno dopo, ai Giochi Asiatici 2010, a Guangzhou (Canton), vinse l’oro nei 50 metri stile libero e nella staffetta 4x100 stile libero, nonché l’argento nei 100 stile libero. Al suo attivo anche un bronzo ai Mondiali in corta di Dubai 2010, nella staffetta 4x100 stile libero.
Ora la tardiva decisione della sua squalifica da parte della FINA, che sembra avere ricevuto in ritardo la documentazione dalla federnuoto cinese.
|