Tecnica del Nuoto.
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Dopo la non esaltante prova sui 10 chilometri, la specialità in cui è vice-campione olimpica, non ci si aspettava questa splendida vittoria di Martina Grimaldi, 27 anni, ottenuta con una condotta di gara intelligente e frutto di una indomabile volontà di riscatto e di un’accorta strategia.
Una vittoria tanto più bella in quanto ottenuta al fotofinish sulla stupefacente tedesca Angela Maurer che a 38 anni, festeggiati proprio oggi, ha messo al collo la seconda medaglia di questi campionati. Alla fine il distacco – si fa per dire – fra l’italiana e la tedesca è stato calcolato in un decimo- terza l’americana Eva Fabian a sette decimi da Martina.
All’arrivo il tabellone aveva fatto uscire per primo il nome della Maurer, tanto è vero che Martina pensava di avere vinto l’argento. Il fotofinish ha dato ragione a lei e a quanti, come chi scrive, l’avevano vista vincitrice grazie alle belle e nitide riprese televisive.
Mentre la Maurer si accingeva a toccare il pannello di arrivo in modo normale la Grimaldi gli si avventava addosso con la forza di un giaguaro e il ruggito di un leone. Una prova di forza, di volontà e di classe.
Soltanto quinta una delle favorite, la brasiliana Ana Marcela Cunha (5h07.23.4), preceduta anche dall’ottima Alice Franco (5h07:22.9).
Il successo della bolognese - specialista della 10 chilometri, dove possiede l’intera collezione di medaglie mondiali (bronzo a Roma 2009, oro a Roberval 2010, argento a Shanghai 2011) – risolleva le sorti del fondo azzurro a questi campionati, soprattutto perché accompagnato dall’ottimo quarto posto dell’astigiana Alice Franco e, fra i maschi, il promettente settimo posto di Simone Ruffini, esordiente ai Mondiali.
Delusa, ma non più di tanto, la Maurer che dieci anni fa, ai Mondiali del 2003, nello stesso specchio d’acqua del “Moll de la Fusta” aveva vinto la medaglia d’argento della 10km alle spalle di un’altra italiana, la mitica Viola Valli.
Come già rilevato sono gli anziani ad emergere nel fondo qui a Barcellona. Infatti, nella gara maschile ha vinto lo stagionato tedesco Thomas Lurz, 33 anni, ha vinto in 4 h, 47 minuti and 27 secondi. Argento al belga Brian Ryckeman, soltanto quattro decimi dietro il vincitore, e bronzo al Evgeniy Drattcev (4h47:28.1), che, pur esordiente nella 25k, ha dato alla Russia la sedicesima medaglia nella storia dei Mondiali di fondo.
In questi Mondiali il fenomenale Lurz, al Moll de la Fusta, ha preso parte a quattro gare, nuotando complessivamente per 45 chilometri, e vincendo una medaglia in ciascuna gara disputata: oro nella 5k a squadre e nell’odierna 25k, argento nella 10k e bronzo nella 5k individuale. Lurz è anche l’unico ad avere vinto due medaglie in due diverse Olimpiadi (2008 e 2012). Da notare che il tedesco non aveva mai vinto una medaglia nella 25 chilometri mentre ha fatto la storia della 5 chilometri vincendo sette medaglie d’oro consecutive mondiali dal 2005 al 2011. Lunedì aveva vinto l’argento mondiale nella 10 chilometri con un distacco di tre secondi dal vincitore, il greco Spyridon Giannotis.
Quando si ritirerà il posto d’onore nella Hall of Fame del nuoto in acque libere gli spetterà di diritto. A proposito di Giannotis, il greco stava conducendo la gara e avrebbe forse vinto l’oro se non avesse commesso un’imperdonabile errore, quello di saltare una boa. Un lapsus che lo ha costretto a tornare indietro e dire addio al podio (si è classificato sesto).
Il tempo di Lurz è il più veloce registrato sinora sui 25 chilometri ma occorre dire che il circuito piatto, privo di un vero moto ondoso, ha facilitato la sua impresa, tanto è vero che oggi, oltre al vincitore, ben 23 altri nuotatori sono scesi sotto le cinque ore. Prima di oggi soltanto il russo Yuri Kudinov infranse la barriera delle 5 ore, quando, nel 2000, vinse il primo dei suoi titoli mondiali in questa specialità.
Così gli italiani: Simone Ruffini, 24 anni, autore di una prova gagliarda è 7° in 4h47:42.7; Valerio Cleri soltanto 21° in 4h55:16.5.