Tecnica del Nuoto.
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La medaglia d’oro vinta dall’Italia nella staffetta 4x200 stile libero femminile ha dato un senso compiuto alle buone prestazioni fornite oggi da pressoché tutti gli azzurri in acqua. Merito di tutto il quartetto - Alice Mizzau, Stefania Pirozzi, Chiara Masini Luccetti e, soprattutto, Federica Pellegrini, ultima frazionista. Con questa medaglia sono 7 le medaglie vinte dall'Italia nel nuoto nelle prime quatro giornate: 2 ori, 1 argento e 4 bronzi.
L’inizio della frazione di Federica non era stato arrembante; sembrava quasi che non avesse speranza di poter recuperare l’enorme distacco inflittoci dalla terza frazionista svedese, la formidabile Sarah Sjostrom. Poi, via via, accorgendosi che forse avrebbe potuto farcela, Fede ce l’ha messa tutta, ha rimontato metro su metro, centimetro su centimetro, ed è riuscita a toccare per prima la piastra di arrivo. Tuttavia il confronto dei tempi fra la Sjostrom e la Pellegrini è nettamente favorevole alla prima: la svedese ha nuotato la terza frazione in 1:53.64, l’italiana in 1:56.50, quasi tre secondi di più. Oggi contava la vittoria di squadra ma in vista del confronto individuale – ci risulta che la Sjostrom intenda disputare anche i 200 metri stile libero, cui è regolarmente iscritta – la situazione potrebbe farsi più complicata.
Per il resto la sessione delle finali ha offerto le grandi prove di carattere, e di classe, di Katinka Hosszu. L’Iron Lady del nuoto ha vinto due medaglie d’oro individuali: nei 200 misti e, a pari merito con la danese Mie Nielsen, nei 100 dorso. Convincente anche il successo della britannica Jazmin Carlin negli 800 metri stile libero, gara in cui la spagnola Mireia Belmonte ha ceduto di schianto ed è arrivata seconda, e dove la danese Lotte Friis è, addirittura, rimasta fuori dal podio. Ma ecco quanto è successo, gara per gara.
Finali
800 stile libero donne. Jazmin Carlin, corsia quattro, si prende il titolo in 8:15.54, nuovo record dei campionati a 1 secondo e 44 centesimi dal record europeo della connazionale Rebecca Adlington. La nuotatrice gallese, (nuota a Swansea) abbassa sensibilmente il primato personale (era di 8:18.11). La spagnola Mireia Belmonte le nuota accanto, in corsia cinque. Fino quasi ai 750 metri le due sono appaiate, poi la Carlin s’invola mentre la catalana rompe: finisce lontana, in 8:21.22, ma riesce a vincere ugualmente la medaglia d’argento. Terza l’ungherese Boglarka Kapas in 8:22.06. Solo quarta, in un per lei mediocre tempo di 8:27.21, la danese Lotte Friis, la cui non esaltante prestazione fa il paio con quelle di Yannick Agnel. Davvero il guru Bob Bowmann ha sbagliato la preparazione dei suoi atleti europei in vista di questa campionati? Sotto il podio
200 misti. Katinka Hosszu domina la gara e vince la sua seconda medaglia d’oro dopo quella dei 400 misti, in 2:08.11. La britannica Aimee Wilmott è seconda in 2:11.44, l’austriaca Lisa Zaiser terza 2:12.17. Mireia Belmonte paga la sua sconsiderata scelta strategica – due finali una dopo l’altra, con i faticosissimi 800 metri come prima finale – e finisce ultima, lontanissima, in 2:18.46.
200 rana uomini. Il tedesco Marco Kock sospinto dall’incitamento del pubblico (e da quello dello speaker, a differenza di Paltrinieri) nuota in testa dall’inizio alla fine ma negli ultimi metri subisce l’imperiosa rimonta del britannico Ross Murdoch, partito, però, tardi alla caccia dell’oro. Così Koch vince in2:07.47 e Murdoch è secondo in 2:07.77. La medaglia di bronzo va al lituano Giedrus Titenis, in 2:08.93. Luca Pizzini è sesto, in 2:10.93, ancora una volta sotto i 2:11 ma senza migliorarsi.
100 dorso donne. La diciassettenne danese Mie Oe Nielsen, corsia quattro, mantiene fede al pronostico e vince in 59.63 ma non domina. Infatti, alla corsia tre, c’è l’Iron Lady, la Signora di Ferro, Katinka Hosszu: la magiara chiude fortissimo e riesce a toccare contemporaneamente alla più giovane rivale. Oro per entrambe (foto sotto). Terza la britannica Georgia Davies in 59.74. Sopra il minuto tutte le altre, comprese Carlotta Zofkova, sesta in 1:00.86, e Arianna Barbieri, ottava in 1:00.90.
200 farfalla uomini. Secondo oro consecutivo per la Danimarca. Lo vince Viktor Bromer (nomen omen) in 1:55.29; l’ungherese Bence Biczo è argento con 1:55.62 e l’antico polacco Pawel Korzeniowski terzo in 1:55.74; poi il belga Louis Croenen (BEL) 1:56.06, e Matteo Pelizzari, 1:56.72.
50 dorso uomini. Vladimir Morozov, sprinter di razza, si consola dall’eliminazione mattutina nei 100 stie libero con la medaglia d’oro in questa gara (non olimpica). Il russo vince in 24.64. Il francese Jeremy Stravius è secondo in 24.84, e il britannico Chris Walker–Hebborn 25.00.
Staffetta 4x200 stile libero donne. Solo otto staffette, finale diretta e corsie assegnate per sorteggio. All’Italia tocca la corsia numero uno. Nuotano nell’ordine Alice Mizzau (1:58.34), Stefania Pirozzi (1:57.63), Chiara Masini Luccetti (1:58.06), Federica Pellegrini (1:56.50). Si profila subito un duello con la Svezia, che la sorte ha assegnato alla corsia due. La svolta c’è con la terza frazione, quando la Svezia schiera la formidabile Sara Sjostrom e l’Italia Chiara Masini Luccetti, una nuotatrice normale. La Sjostrom chiude la sua fatica consegnando all’ultima frazionista un vantaggio di circa 10 metri sull’Italia, attestata in seconda posizione. Il distacco appare incolmabile ma in ultima frazione, per noi, c’è Federica Pellegrini. La sua missione pare impossibile ma Federica prova a provarci, forse più per orgoglio che per convinzione, e invece ci riesce: porta l’Italia alla vittoria della seconda medaglia d’oro - la quarta del nuoto in questi campionati - in 7:50.53. La Svezia è seconda in 7:51.3; l’Ungheria terza in 7:54.2; la Russia ai piedi del podio in 7:54.86.
La staffetta 4x200 stile libero italiana campione d'Euopa. Da sinistra: Aloce Mizzau, Stefania Pirozzi, Chiara Masini Luccetti e Federica Pellegrini
Semifinali
100 stile libero/SF1. Il francese Florent Manaudou vince in 48.61, per 7 centesimi su Luca Dotto 48.68. L’italiano parte bene, ha un leggero cedimento a metà gara ma finisce bene Fesikov 48.91, Timmers 48.96. SF2/ Luca Leonardi e Fabien Gilot toccano primi alla pari in 48.67. L’italiani recupera il lieve distacco nell’ultimo quarto di gara, finisce in crescendo e costringe il francese all’ex aequo. Leonardi e Dotto in finale con il 2° e 4° tempo rispettivamente.
100 farfalla donne. SF1/ La svedese Sarah Sjostrom controlla facilmente la gara; accelera negli ultimi 15 metri e vince in 57.39. L’olandese Inge Dekker è seconda in 57.83; terza la slovacca Listopadova, 58.53. SF2/ Vince la danese Jeannette Ottesen, in 57.45. A sorpresa è seconda Elena Di Liddo, in 58.04. Ilaria Bianchi, seconda a metà gara (dietro la Ottesen) in 25.05, cede nel finale ed è terza in 58.28. Entrambe le azzurre accedono alla finale, rispettivamente con il quarto e quinto tempo.
200 rana donne. SF1/ La danese Rikke Moeller Pedersen nuota solitaria davanti a tutte e vince in 2:22.32. Seguono la spagnola Marina Garcia, 2:24.87, e le azzurre Giulia De Ascentis, 2.26.34, ed Elisa Celli, 2:26.87. SF2/ La russa Vitalina Simonova, 2:23.35, e la spagnola Jessica Vall, 2:24.78, si aggiudicano i primi due posti. La De Ascentis accede alla finale con l’ottavo tempo del ranking delle semifinali; la Celli, col nono tempo, è prima riserva.
Le fotografie sono di Giorgio Scala/Deepbluemedia. Photoshelter.com