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Bella iniziativa della FIN

Istituito il premio "Allenatore dell'Anno" di nuoto

E’ intitolato ad Alberto Castagnetti.

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ALBERTO CASTAGNETTI

Il 4 novembre, attraverso il suo sito federale, la Federazione Italiana Nuoto ha annunciato l’istituzione del premio “Allenatore di Nuoto dell’anno”, intitolato ad Alberto Castagnetti, “Maestro” del nuoto italiano, scomparso il 12 ottobre del 2009. L’annuncio recita così:

“Il vincitore sarà proclamato in occasione del Convegno Tecnico in programma dal 21 al 23 novembre a Chianciano. Il riconoscimento sarà consegnato in occasione dei Campionati Italiani Assoluti Invernali, che si svolgeranno a Riccione il 19 e 20 dicembre. Il vincitore della prima edizione sarà designato da una giuria presieduta dal vice presidente federale Manuela Dalla Valle e composta dal direttore tecnico della Nazionale Cesare Butini, dal direttore sportivo Gianfranco Saini, dal membro della commissione tecnica della Ligue Européenne de Natation Gianni Gross, dai campioni Giorgio Lamberti e Luca Sacchi, dai giornalisti Camillo Cametti (responsabile della commissione stampa della Federation Internationale de Natation e della Ligue Europeenne de Natation), Stefano Arcobelli (Gazzetta dello Sport), Attilio Crea (Corriere dello Sport), Giorgio Pasini (TuttoSport) e Roberto Perrone (Corriere della Sera). La votazione si svolgerà in due fasi. Nella prima fase - con scadenza 7 novembre - ciascun membro della giuria designerà tre tecnici. Attraverso il conteggio dei voti sarà definita la rosa dei tre allenatori con il maggior gradimento. Nella seconda votazione - con scadenza il 14 novembre - ciascun membro della giuria esprimerà una preferenza tra i tre tecnici finalisti. In caso di parità sarà determinante il voto del presidente della commissione”.

Quella presa dalla Federazione è una decisione carica di significato perché, alla stregua di tante altre federazioni nazionali che lo fanno da anni, anche in Italia si è deciso di attribuire un premio che, oltre a riconoscere ufficialmente i meriti di chi, risultati alla mano, si ritiene debba essere insignito del titolo di “Allenatore dell’Anno”, rende omaggio ad un’intera categoria, quella degli allenatori: una componente fondamentale per il conseguimento dei risultati di eccellenza di cui il nuoto italiano si fregia con continuità da un quarto di secolo.

In questo momento, e nell’attesa di conoscere quale sarà la scelta della giuria, ci pare doveroso ricordare le generazioni di allenatori che hanno preceduto quella attuale, lasciando in eredità un patrimonio di conoscenze, di risultati e di passione che hanno rappresentato la base per l’evoluzione successiva.

Non si può non ricordare Costantino “Bubi” Dennerlein, mentore dei successi di Novella Calligaris – tre medaglie all’Olimpiade di Monaco, nel 1972; titolo mondiale con record del mondo negli 800 metri stile libero a Belgrado 1973 –, fonte di ispirazione e motivazione per lo stesso Castagnetti, di cui fu allenatore a Padova e che, proprio a Monaco 1972, volle in Nazionale come componente della staffetta veloce, nonostante i suoi 29 anni.

E’ doveroso ricordare anche quegli allenatori che nei primi anni settanta costituirono l’Associazione Nazionale Allenatori di Nuoto (A.N.A.N.), tutti uniti nella volontà di far crescere la categoria come collettivo, e ciascuno individualmente: ognuno con la propria storia, ognuno con le proprie idee e capacità, ognuno capace di esprimere nuotatori almeno di livello nazionale,.

Molti di loro oggi non ci sono più. Non potendo menzionarli tutti, ne citiamo alcuni: Celio Brunelleschi, Romano Betti, Marcello Fusi, Enzo Fusco, Ermanno Patorno, Gino Saverino, Severino Rossini, Dino Musner, Franco Baccini. Ricordiamo anche la generazione successiva, che pure molto ha dato: Ezio Della Savia, Gianni Gross, Sauro Serretti, Antonello Rastelli.

Attraverso il racconto delle imprese dei singoli allenatori si potrebbe raccontare la storia del nuoto da un’altra prospettiva, forse quella più vera. Forse, un giorno, qualcuno lo farà. 

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