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“Risultato analitico avverso” per João Luiz Gomes Júnior (foto in copertina e sotto) al Mondiale di Doha. La clamorosa notizia è esplosa questa mattina, martedì 20 gennaio 2015. Ancorché sconosciuto ai più il ranista del Pinheiros specialista della rana, buon nuotatore ma non eccelso, ai Campionati del Mondo FINA in vasca corta (25m), a Doha, lo scorso dicembre, aveva vinto ben 3 medaglie d’oro, grazie alla sua partecipazione nelle batterie di tutte e tre le staffette miste - 4x50, 4x100 e 4x50 mista mixed - le cui finali furono vinte dalla “Seleção Brasileira”, con la presenza di Felipe Franca Silva al posto di Gomes nella frazione di rana.
Il risultato dell’esame ha accertato la presenza di un diuretico. Non si conosce ancora in quale prova Gomes sia stato positivo. Egli avrebbe assunto il diuretico a sua insaputa, all’interno di un integratore alimentare preparato da una farmacia. Il nuotatore ha già iniziato il processo di difesa assistito dalla CBDA (la Confederazione Brasiliana Sport Aquatici) e dall’avvocato della stessa Marcelo Franklin, lo stesso legale che aveva assistito i nuotatori César Cielo, Nicholas Santos, Henrique Barbosa e Vinicius Waked nel 2011. Anche allora la difesa sostenne la tesi della contaminazione di capsule di caffeina prodotte da una farmacia di Santa Bárbara do Oeste.
All’epoca, nel successo della difesa fu decisiva la presenza dell’avvocato americano
Howard Jaccobs, considerato il maggior specialista del mondo in materia di difesa dalle accuse di doping.
A Doha, João Gomes Júnior ha preso parte a cinque gare, 2 individuali – 50 e 100m rana - e, come detto, alle 3 staffette miste: in queste ultime nuotando soltanto le batterie ma beneficiando della vittoria finale del Brasile in tutte e tre per mettere al collo tre medaglie d’oro, come regolamento vuole. Questi i risultati di Gomes a Doha: 50 rana 26.59 in batteria, 26.25 in semifinale, 26.39 in finale (8°); 100 rana 59.05 (23°). Così le sue frazioni di staffetta: 4×50 mista 26.29 (Brasile 4°); 4×50 mista mixed 26.34 (Brasile 5°); 4×100 mista 58.46 (Brasile 7°).
In caso di colpevolezza, Gomes potrà essere punito con una sospensione fino a due anni (con le nuove regole, più rigorose, in vigore dal 1° gennaio potrebbero essergli inflitti fino a quattro anni) e il Brasile potrebbe perdere fino a tre medaglie d’oro (ciò qualora il test anti doping positivo fosse stato fatto in occasione della prima delle tre staffette) e, conseguentemente, retrocedere nel medagliere dal primo al quinto posto. Un evento che, dati i precedenti, ci pare improbabile. Comunque, nel caso in cui al Brasile fosse tolto di classifica nella staffetta 4×50m mista, l’Italia che in quella gara vinse il bronzo, salirebbe all’ argento.