Direttore Responsabile: Camillo Cametti

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Lotta al doping – Numerose le sentenze del Tas-Cas nel mese di febbraio

DOPING – Lotta continua contro i bari ma sentenze contradditorie

Il contrasto delle pratiche illecite è difficile e l’impegno degli organi preposti oscilla tra realismo, vera giustizia, farsa e tragedia.

Nel mese di febbraio le sentenze del TAS-CAS (in copertina) sui casi riguardanti Filippo Magnini e Yang Sun hanno calamitato l’attenzione, distogliendola da altre sentenze di poco precedenti, due di condanna e una di assoluzione, a carico di tre noti campioni di nuoto: il sudafricano Roland Schoeman, la lituana Ruta Meilutyte e il brasiliano Gabriel Da Silva Santos. Di esse riferiamo nella sezione notizie. Qui ci interessa esprimere il nostro pensiero, e anche il nostro sconcerto, sulla lotta al doping.
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XXXI Olimpiade – Il Problema Doping tiene ancora banco

DAVE SALO: basta russi finché tutto non sarà completamente chiarito

Il Capo Allenatori dei Trojan Swim Club e della USC squadre di nuoto femminili e maschili ha annunciato ieri, con una e-mail al Los Angeles Times che d’ora in poi l’affiliazione degli atleti internazionali è sospesa.

Le polemiche innescate dall’esclusione di sette nuotatori russi dall’Olimpiade di Rio, decisa dalla FINA in seguito alla pubblicazione del Rapporto Mc Laren, non potevano non coinvolgere il famoso tecnico americano Dave Salo, capo supremo delle squadre di nuoto maschili e femminili dell’Università of Southern California (USC) e del Trojan Swim Club di Los Angeles.
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Losanna, Lunedì 25 Luglio 2016 – La Russia e le Olimpiadi 2016

CIO e FINA d’accordo: Russia si a Rio, atleti dopati (Efimova, Morozov) no

Yuliya Efimova e Vladimir Morozov fuori dai Giochi. Stesso destino per Nikita Lobintsev, Daria Ustinova, Natalia Lovtsova, Mikhail Dovgalyuk e Anastasia Krapivina (nuoto maratona).

Finalmente cala il sipario su una vicenda che ha tenuto banco per mesi sui media di tutto il mondo, e nelle chiacchere degli addetti ai lavori, più delle imprese sportive che si sono succedute dall’inizio dell’anno sino ad oggi, quando mancano 11 giorni all’inizio della XXXI Olimpiade.
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Losanna, 8 Luglio 2016 – Scandalosa decisione della Corte Arbitrale dello Sport (CAS)

RIO 2016: Park riabilitato, potrà andare ai Giochi!

Il campione olimpico dei 400m stile libero del 2008, argento nel 2012 e due volte campione mondiale della specialità, nel 2007 e nel 2011, si aggiunge agli avversari di Gabriele Detti per un posto sul podio olimpico. Tuttavia, il ventiseienne coreano dovrà lavorare assai bene in questo mese per recuperare l’attuale gap che lo separa dagli avversari.

Nelle praterie sconfinate e melmose del doping restano impantanati in troppi, perfino coloro che, per definizione, dovrebbero combattere il crimine con la massima determinazione.
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Nuoto Malato – Doping più diffuso di quanto si suppone/Il caso Efimova

YULIYA EFIMOVA: ribeccata!

La ranista russa, di stanza in California presso l’USC di Coach David Salo, è risultata positiva al Meldonium, la stessa sostanza anabolizzante della celebre tennista Maria Sharapova, sua connazionale, e di altre atlete dell’Est europeo. La Efimova è stata immediatamente sospesa dalla FINA in via cautelativa e temporanea ma se la positività sarà confermata la nuotatrice, che è recidiva, potrebbe essere squalificata a vita.

Nella serata di ieri, mercoledì 16 marzo, si è diffusa la notizia che la ranista russa Yuliya Efimova, 23 anni (ne compirà 24 fra due settimane, il 3 aprile), campione del mondo in carica dei 100 metri rana - a Kazan 2015 vinse col tempo di 1:05.66 – , durante un controllo senza preavviso fuori dalle competizioni, è risultata positiva al Meldonium, una sostanza classificata S4 e che rientra, dunque, nella categoria di ormoni e modulatori metabolici.
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Dentro la Notizia - Il caso della Corea del Sud

COREA: l’affare s’ingrossa

Una serie di scandali: dalle firme false al doping di Tae-hwan Park, dall’appropriazione indebita alla compravendita dei posti in Nazionale. Però, a differenza della candidatura messicana di Guadalajara 2017, finita male, l’organizzazione dei Mondiali FINA 2019 a Gwangju non sembra in pericolo.

Fonti giornalistiche straniere ci hanno aggiornato, purtroppo con sconcertante frequenza, su una serie di scandali che hanno funestato il nuoto nella Repubblica di Corea (Corea del Sud).
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Rio de Janeiro, 20 Gennaio 2015 – Una notizia clamorosa

Joao Gomes Junior, triplice campione del mondo, positivo all’anti doping

In batteria il ranista aveva nuotato in tutte e tre le staffette miste d’oro del Brasile e, come da regolamento, ricevette le tre medaglie. Ora la “Seleção Brasileira” rischia di perdere quei 3 ori e di retrocedere nel medagliere dal 1° al 5° posto.

“Risultato analitico avverso” per João Luiz Gomes Júnior al Mondiale di Doha. La clamorosa notizia è esplosa questa mattina, martedì 20 gennaio 2015. Ancorché sconosciuto ai più il ranista del Pinheiros specialista della rana, buon nuotatore ma non eccelso, ai Campionati del Mondo FINA in vasca corta (25m), a Doha, lo scorso dicembre, aveva vinto ben 3 medaglie d’oro, grazie alla sua partecipazione nelle batterie di tutte e tre le staffette miste - 4x50, 4x100 e 4x50 mista mixed - le cui finali furono vinte dalla “Seleção Brasileira”, con la presenza di Felipe Franca Silva al posto di Gomes nella frazione di rana.
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AUSTRALIA – SCOPPIA LO SCANDALO DOPING

“Scioccante e disgustoso”

Il rapporto della Commissione governativa sui Crimini nello Sport (“Australian Crime Commission”) parla di doping generalizzato – riguarderebbe quasi tutte le discipline (anche il Nuoto?) - e rivela la diffusa corruzione nello sport australiano, con risultati sportivi manipolati dal crimine organizzato (soprattutto dalla mafia italiana e da quella russa). Si attendono i dettagli.

Il 7 febbraio, presso il Parlamento australiano, a Canberra, i responsabili dei Codici Sportivi australiani – il ministro dello sport Kate Lundy, il ministro della giustizia Jason Clare, il direttore esecutivo dell’ASADA (l’Agenzia antidoping australiana) Aurora Andruska e il direttore esecutivo della Commissione sui Crimini nello Sport John Lawler – hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare un rapporto, frutto di 12 mesi di indagini, che rivela come i fenomeno criminali del doping e delle partite truccate siano un fenomeno diffuso, “scioccante e disgustoso”, nel tessuto dello sport australiano.
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IL CASO – Il ciclista vincitore di sette Giri di Francia confessa il suo Doping in tv

Lance ARMSTRONG cinico, baro e reo confesso

Il Doping? “Naturale, come l’aria nelle gomme e l’acqua nella borraccia”.

Durante il talk show da Oprah Winfrey l’americano ha ammesso di essersi dopato continuativamente. Il CIO gli ha subito tolto la medaglia bronzo vinta a Sydney 2000. Servirà questo provvedimento retroattivo a riaprire il dossier del doping sistematico delle nuotatrici della Germania Est, e a fargli togliere le medaglie vinte con l’imbroglio?
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