Tecnica del Nuoto.
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Il dinamismo, la sagacia, l’avvedutezza, l’esperienza, il valore aggiunto dei suoi trascorsi da atleta di vertice e la visione con cui Paolo Barelli esercita i suoi incarichi di presidente della FIN e di presidente della LEN sono sotto gli occhi di tutti. Una carica dinamica contagiosa la sua, alimentata da una forte e autentica passione, che spiega la sua capacità di imprimere una forte motivazione ai membri del suoi staff e dei team che lavorano con lui nei due organismi per il raggiungimento degli obbiettivi.
Sono sotto gli occhi di tutti anche i risultati conseguiti dalla Federazione Italiana Nuoto, ora spesso portata ad esempio e presa come termine di riferimento per l’eccellenza e la costanza del rendimento agonistico dei suoi atleti e delle sue squadre. Una federazione capace di gestire le attività agonistiche, tecniche, didattiche delle cinque discipline olimpiche e del salvamento, e di vincere alle Olimpiadi medaglie in tutte le discipline: è successo a Rio, e la FIN è stata l’unica fra le federazioni nazionali a realizzare questa difficile e inconsueta impresa.
La LEN, dal canto suo, sotto la guida di Barelli, ha ripreso, accentuandolo, il percorso di crescita, di innovazione e di progresso avviato a suo tempo da Bartolo Consolo, ed è diventata una delle federazioni sportive europee più efficienti e apprezzate. Sotto la sua guida il governo del nuoto europeo si appresta a vivere due edizioni dei Campionati Europei di grande prestigio: quella degli Europei di nuoto in vasca corta in programma a Copenhagen in dicembre, in un impianto nuovissimo e di qualità; e quella degli Europei di nuoto (in vasca lunga), nuoto sincronizzato e tuffi a Glasgow, in Scozia, il prossimo agosto, secondo un innovativo modello di organizzazione che implica la cooperazione con altre federazioni sportive europee e lo svolgimento contemporaneo degli Europei di nuoto, ciclismo, canottaggio, pallamano e triathlon, ciò che dovrebbe avere un effetto moltiplicatore sulla notorietà delle manifestazioni e sulla copertura televisiva e mediatica in generale.
Peccato che una figura carismatica come la sua non sia stata scelta per guidare la FINA, di cui è comunque uno dei vice presidenti, e che il suo manifesto programmatico, seppur apprezzato, non abbia ricevuto i consensi necessari. Lo storico iperattivismo di Barelli è del tutto attuale, e potrebbe stare a indicare che la partita FINA non è ancora chiusa, e che nell’arco del quadriennio iniziato a fine luglio le cose potrebbero cambiare.
Ecco alcune delle più recenti attività di Paolo Barelli.
Politica sportiva: Barelli, due mandati da senatore, si muove bene a tutti i livelli – locale, nazionale ed europeo (è nota la sua amicizia con il presidente del parlamento dell’Unione europea Antonio Tajani, sempre in tribuna al Sette Colli) -, anche nell’ambito della politica tout court, cosa che ogni giorno diventa più necessaria. In un recente passato il contributo di Barelli all’approvazione di provvedimenti in favore delle società sportive senza scopo di lucro è stato importante. Ma Barelli sa, e dice, che ora occorre che il governo faccia di più, molto di più, a sostegno dello sport. Lunedì scorso Barelli ha partecipato agli Stati Generali dello Sport Italiano convocati dal presidente del CONI Giovanni Malagò a Roma, presso il Salone d’Onore del Foro Italico, per raccogliere contributi da utilizzare per potenziare le linee di sviluppo dello sport italiano. Vi hanno partecipato tutte le componenti interessate: atleti, dirigenti, tecnici, giornalisti, sponsor, esperti di marketing…e, ovviamente, politici, incluso il ministro dello sport Luca Lotti. Svolgendo il compito affidatogli Barelli ha parlato delle nazionali di pallanuoto, entrambe sul podio alle ultime Olimpiadi di Rio, e in quasi tutte le manifestazioni internazionali.
Politica estera: accordi di cooperazioni, sia come FIN sia come LEN, con le federazioni nuoto dell’Iran, dell’ Azerbaigian e della Libia per aiutare lo sviluppo del nuoto e delle altre discipline in questi paesi. Con l’ Azerbaigian, che ha ospitato nel 2015 la prima edizione dei Giochi Europei con la partecipazione di 49 nazioni e che possiede un centro acquatico d’eccezione, si ipotizza anche l’organizzazione di importanti eventi LEN.
Riscontri mediatici: ormai non solo le pubblicazioni specializzate e i siti on line si occupano di Barelli ma i anche quotidiani nazionali che prendono atto del suo alto profilo fra i dirigenti sportivi. Sono dell’altro giorno due significative interviste: la prima, lunghissima, su Il Giornale; la seconda su Il Tempo. Segnali importanti.