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Il Blog di Gianfranco Saini

Confronto dei Campionati Nazionali Italiani e Francesi/Analisi Tecnica e Statistica

Vince l’Italia

Ma la Francia ha punte più aguzze.

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D ARRIGO Andrea Mitchell, DETTI Gabriele ITA Italy and Agnel Yannick France

Un'immagine di repertorio ma emblematica di un ipotetico campionato italo-francese. A destra, Yannick Agnel con Andrea Mitchell D'Arrigo (a sinistra) e Gabriele Detti. Foto di Giorgio Scala

Il nuoto francese è in un momento di grande spolvero a livello internazionale, in virtù degli straordinari successi ottenuti a Londra e di quelli che potrà ancora ottenere nei prossimi anni, per merito soprattutto di cinque suoi straordinari interpreti: Camille MUFFAT,  Yannick AGNEL, Florent MANAUDOU,  Jeremy STRAVIUS e Camille LACOURT.

Il nuoto azzurro, dopo aver dominato la scena europea dal 2000 al 2011 con numeri non eguagliati da nessun altro paese del Vecchio Continente (e non solo), è uscito dai Giochi Olimpici con una immagine negativa, per non avere raccolto in quella sede alcuna medaglia.

Da questo punto di vista c’è poco da aggiungere e la rincorsa del nuoto azzurro sarà indubbiamente dura, ma riteniamo che vi siano le premesse per poterla realizzare, perché una valutazione dell’attuale stato di salute e del livello tecnico della base da cui muovono i due paesi non è certo sfavorevole all’Italia.

La recente disputa quasi nelle stesse date dei Campionati Assoluti Italiani e Francesi consente un confronto immediato tra i due movimenti, riconducibile a vari piani di lettura.

Una prima possibile analisi è quella di considerare il confronto tra i tempi necessari per conquistare il titolo nelle due manifestazioni. Da questo punto di vista il livello dei Campionati Italiani è stato indiscutibilmente superiore: il tempo del campione italiano risultando migliore di quello del campione francese in 11 gare su 17 sia in campo femminile, sia in quello maschile, per un totale di 22 a 12, come si evince dalla successiva Tabella Tempi dei Vincitori, nella quale il tempo del vincitore del titolo di uno dei due paesi è evidenziato in verde quando migliore di quello dell’altro e in rosso quando peggiore. 

Tempi dei vincitori

ITALIA

 

FRANCIA

femmine

maschi

 

femmine

maschi

  50 

st. libero

25.52

21.98

 

25.37

21.55

 100 

st. libero

55.14

48.46

 

53.51

48.53

 200

st. libero

1.56.51

1.48.12

 

1.55.48

1.45.48

 400

st. libero

4.10.54

3.48.44

 

4.04.66

3.49.06

 800

st. libero

8.31.46

7.48.22

 

8.41.68

7.58.99

 1500

st. libero

16.17.48

14.55.10

 

16.39.07

15.19.72

 

 

 

 

 

 

 

 50 

dorso

28.56

25.25

 

29.15

24.61

 100

dorso

1.00.69

54.73

 

1.00.65

53.09

 200

dorso

2.08.05

1.58.07

 

2.14.17

1.59.16

 

 

 

 

 

 

 

  50 

rana

31.47

27.32

 

32.31

27.77

 100

rana

1.08.22

59.77

 

1.10.20

1.00.64

 200

rana

2.28.16

2.11.72

 

2.30.39

2.13.85

 

 

 

 

 

 

 

 50 

farfalla

26.75

23.72

 

26.47

23.00

 100

farfalla

58.14

51.70

 

59.71

52.04

 200

farfalla

2.08.75

1.56.43

 

2.12.97

1.56.71

 

 

 

 

 

 

 

 200

misti

2.13.71

1.58.86

 

2.14.60

1.57.89

 400

misti

4.39.79

4.11.55

 

4.49.13

4.22.52

 

Con riguardo ai tempi dei vincitori nelle cinque specialità, si registra un pareggio nello stile libero (6-6) e nel dorso (3-3); supremazia italiana in farfalla (4-2) e misti (3-1); dominio azzurro nella rana (6-0). Estendendo l’osservazione ai tre migliori tempi di ciascuna gara, risulta in 13 delle 22 gare in cui il miglior tempo dei due Campionati Nazionali è stato realizzato da un azzurro o da una azzurra, anche il 2° e 3° miglior tempo sono stati appannaggio di atleti italiani.

Ciò significa che in ben 13 gare il campione nazionale francese non sarebbe salito sul podio in Italia! In particolare in 8 delle 11 gare femminili a prevalenza italiana, precisamente 800 e 1500 stile libero; 50 e 200 dorso; 50, 100 e 200 rana e 400 misti, a campionati unificati  il podio sarebbe stato blindato dalle azzurre, mentre nelle altre tre, 100 e 200 farfalla e 200 misti, sarebbe salita sul podio virtuale una sola nuotatrice francese.

In campo maschile ci sarebbero stati sul podio 5 en plein italiani (400-800-1500 stile libero; 200 rana e 400 misti); due doppiette con 1° e 2° posto (50 e 100 rana) e due con 1° e 3° (200 misti e nei 200 farfalla) e, infine, due primi posti senza altri azzurri sul podio (50 stile libero e 100 farfalla).

Da notare che nei 50 e 100 rana maschili il miglior francese sarebbe stato terzo, ma il secondo non sarebbe entrato in finale a Riccione.

Sei le gare maschili a prevalenza francese. Nei 50 stile libero, nei 100 dorso, nei 50 farfalla i migliori due tempi tra i 16 finalisti sono stati francesi ed il terzo italiano; nei 200 misti miglior tempo francese e 2° e 3° italiano. Solo nei 200 stile libero e 50 dorso anche il 2° e 3° miglior tempo tra i due campionati è stato realizzato da due nuotatori transalpini: tuttavia anche in queste gare in una ipotetica finale a otto tutti gli altri posti in finale sarebbero stati occupati da nuotatori italiani!

Complessivamente, le 102 prestazioni relative ai 3 migliori tempi delle 34 gare individuali si sono divise in rapporto di 67 a 35, con a favore degli azzurri 22 migliori tempi, 21 seconde migliori prestazioni e 24 terze prestazioni, contro rispettivamente 12, 13 e 10 dei cugini d’Oltralpe, come riportato nella Tabella Piazzamenti 1° -3° Posto.

 

Piazzamenti     

 1°- 3° posto

femmine

 

maschi

ITALIA

FRANCIA

 

ITALIA

FRANCIA

50

st. libero

2

1

 

1

2

100

st. libero

1

2

 

1

2

200

st. libero

1

2

 

0

3

400

st. libero

1

2

 

3

0

800

st. libero

3

0

 

3

0

1500

st. libero

3

0

 

3

0

 

 

 

 

 

 

 

50

dorso

3

0

 

0

3

100

dorso

2

1

 

1

2

200

dorso

3

0

 

1

2

 

 

 

 

 

 

 

50

rana

3

0

 

2

1

100

rana

3

0

 

2

1

200

rana

3

0

 

3

0

 

 

 

 

 

 

 

50

farfalla

1

2

 

1

2

100

farfalla

2

1

 

1

2

200

farfalla

2

1

 

2

1

 

 

 

 

 

 

 

200

misti

2

1

 

2

1

 400

misti

3

0

 

3

0

 

 

38

13

 

29

22

 

Infine, facendo riferimento ai primi 8 tempi di ciascuna delle 34 gare del campionato virtuale Italo-Francese, la supremazia del nuoto italiano si fa imbarazzante, con addirittura due cappotti (100 e 200 rana femminili) e una ripartizione di 93 a 43 dei 136 migliori tempi nelle 17 gare femminili e di 88 a 48 nelle 17 gare maschili, come evidenziato nella tabella Piazzamenti 1° - 8° posto. Da notare che in nessuna gara, né maschile, né femminile, ad eccezione dei 100 stile libero femminili (nei quali era assente la PELLEGRINI), vi sono più di quattro francesi tra i primi otto performers

Piazzamenti       1°-8° posto

femmine

 

maschi

ITALIA

FRANCIA

 

ITALIA

FRANCIA

50

st. libero

4

4

 

4

4

100

st. libero

3

5

 

4

4

200

st. libero

4

4

 

5

3

400

st. libero

5

3

 

5

3

800

st. libero

4

4

 

4

4

1500

st. libero

5

3

 

5

3

 

 

 

 

 

 

 

50

dorso

5

3

 

5

3

100

dorso

7

1

 

5

3

200

dorso

7

1

 

6

2

 

 

 

 

 

 

 

50

rana

8

0

 

6

2

100

rana

8

0

 

7

1

200

rana

6

2

 

5

3

 

 

 

 

 

 

 

50

farfalla

4

4

 

4

4

100

farfalla

6

2

 

5

3

200

farfalla

5

3

 

6

2

 

 

 

 

 

 

 

200

misti

5

3

 

6

2

 400

misti

6

2

 

6

2

 

 

93

43

 

88

48

 

La particolare concentrazione di talenti nello stile libero (100 e 200 metri) in entrambi i settori rende però particolarmente forti le attuali staffette francesi dello stile libero (nella foto di copertina la 4x100 stile libero olimpica francese), tre delle quali, le due maschili e la 4x200 femminile, di assoluta valenza internazionale.

Le azzurre sono invece in grado di esercitare una netta superiorità sulle colleghe della staffetta mista, mentre l’Italia campione d’Europa e la Francia, nonostante la grande delusione di entrambe a Londra in questa specialità, hanno un potenziale praticamente equivalente e prossimo al podio mondiale nella staffetta mista maschile.

In definitiva, sarà il ritorno e la maturazione del talento nelle file azzurre a rendere giustizia ad un movimento che per spessore e profondità è secondo in Europa solo a quello britannico e russo, anch’essi tuttavia mortificati a Londra nel confronto con quello francese. 

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