La FINA ha sottolineato con particolare enfasi i primati del mondo (?) realizzati da due club russi nelle staffette mixed mista e stile libero.

Questi i tempi per cui si parla di nuovo record del mondo, raffrontati con quelli che la FINA ha assunto come precedenti record, realizzati da squadre USA nel settembre 2013:

Vi chiederete perché questo “regalo” a due squadre USA prima e a due club russi ora, visto che quando si dà luogo ad un nuovo primato del mondo, su una nuova distanza di gara, si tende a fissare un tempo limite da migliorare o a ricostruire il miglior tempo mai nuotato fino a quel momento.

Ebbene da questo secondo punto di vista vi diamo qualche indicazione:

Ammettiamo, dunque, che al momento di fissare i nuovi record la FINA non abbia tenuto presente i tempi dell’Europeo di Chartres. Come è però possibile ignorare prestazioni realizzate durante una propria competizione, e perché non si è fissato almeno un tempo limite intorno a 1:30.0 per la staffetta Mixed stile libero e di 1:40.0 per la Mixed mista? Se nelle gare di Chartres e Eindhoven non c’è stato antidoping, può essere giusto ignorare quelle prestazioni ai fini del loro riconoscimento quali primati del mondo, non certo per lasciare senza uno standard time adeguato le due distanze di gara prima di attribuire primati del mondo.

In questo stato di cose consentiteci di ignorare i nomi dei precedenti e degli attuali primatisti delle due staffette Mixed, perché la qualifica di detentore di primato del mondo è un marchio di qualità che merita ben maggiore rispetto.

Il podio della staffetta mixed a Mosca (da www.fina.org). Come si vede al quartetto russo sono andati anche i 10.000 dollari previsti per ogni nuovo record del mondo.