Son 33 gli Azzurri  presenti a Herning, 19 nuotatori e 14 nuotatrici. Agli ordini del DT Cesare Butini e del suo staff tecnico hanno già cominciato a provare la vasca di gara installata – assieme ad una piscina di riscaldamento - nella splendida Arena, normalmente destinata ad ospitare altri tipi di manifestazioni di massa, come concerti, convention, campionati internazionali di pallamano e così via.

Con i Campionati Assoluti Invernali programmati in vasca da 50 metri, alla fine della seconda decade di dicembre, allo scopo di mantenere riferimenti costanti di anno in anno nel controllo dell’evoluzione individuale e collettiva del nuoto italiano, tre sono stati le linee guida scelte da Butini per formare la squadra. La prima  consisteva nella preselezione di un gruppo di nuotatori in base a questi tre criteri: 1)  atleti classificati entro il 16° posto nelle gare individuali dei campionati mondiali di Barcellona o che abbiano ivi ottenuto prestazioni di livello analogo o migliore; 2) atleti inseriti, per le stagioni 2012-13 e 2013-14, nel Progetto “Destinazione Rio”, a condizione che avessero ottenuto durante i campionati di categoria estivi di Roma o i campionati del mondo juniores di Dubai tempi uguali o migliori del 16° di Barcellona; 3) atleti con tempi conseguiti durante le Universiadi di Kazan o durante i campionati di categoria di Roma uguali o migliori di quelli necessari per l’ingresso nella corrispondente finale di Barcellona.

Su questa base si è formato lo zoccolo duro della squadra, forte dei 26 nuotatori indicati nella Tabella 1: Atleti prequalifcati.

Butini ha poi stabilito, come seconda istanza, l’occasione (il Trofeo Mussi-Femiamo-Lombardi) e il livello dei tempi limite utili per essere integrati in squadra; come terza si è riservato  la scelta di completare la formazione con nuotatori utili alla composizione delle staffette o con tempi e posizioni di rilievo nelle graduatorie europee a due per nazioni al momento della chiusura delle iscrizioni (2 dicembre).

Tabella 1: Atleti prequalificati 

Per il completamento della squadra, nelle gare con ancora posti liberi (tutte meno i 100 stile libero maschili), è stato richiesto di ottenere durante il meeting “Mussi – Lombardi – Femiano”, un tempo uguale o migliore di quelli riportati in corrispondenza delle varie distanze di gara nella sottostante Tabella 2: Tempi Limite, dove i tempi indicati senza i centesimi, avevano di conseguenza una tolleranza intrinseca di 9/100 di secondo.

Tabella 2: Tempi Limite

A Viareggio, Federico BOCCHIA, Alessia POLIERI e Lisa FISSNEIDER hanno centrato almeno uno dei limiti richiesti, rispettivamente nei 50 stile libero, nei 200 farfalla e nei 50 rana. Per l’integrazione delle staffette, Butini ha chiamato la miglior sprinter italiana del momento, Erika FERRAIOLI,  funzionale non solo alle due staffette femminili, ma anche alle due MIXED.

Prendendo in considerazione i rank europei e le start list di Herning, altri quattro nuotatori lo hanno convinto di meritare la convocazione, e  ciò ha comportato l’integrazione dei ranisti Francesco DI LECCE e Claudio FOSSI, della dorsista Elena GEMO e della ranista Cinzia DE ASCENTIS.

La rappresentativa azzurra non potrà purtroppo contare su un altro atleta infortunato, Fabio SCOZZOLI (foto in alto), che da solo rappresentava una seria garanzia di quattro medaglie: le due dei 50 rana e dei 100 rana, entrambe probabilmente del metallo più pregiato, nella qualità rispettivamente di campione e di primatista europeo della prima e di campione del mondo della seconda;  quelle della mista maschile e della Mixed mista, che avrebbero avuto un impulso formidabile dalla superiorità dell’azzurro sugli avversari nei 50 rana, ben espressa dai fantastici primati europei della distanza, realizzati in coppa del Mondo, a Eindhoven e a Berlino, prima di infortunarsi.

Federica Pellegrini. Foto Giorgio Scala/Insidefoto/Deepbluemedia.eu

Le principali chance di successo restano così legate agli ormai soliti noti: Federica PELLEGRINI, tornata in estate grande spolvero anche nello stile libero, ma sicura protagonista anche nei 200 dorso; i due campioni europei uscenti dei 100 farfalla e dei 1500 stile libero di Chartres, Ilaria BIANCHI e Gregorio PALTRINIERI, peraltro anche campioni del mondo in carica delle due distanze.

Ilaria Bianchi. Foto Giorgio Scala/Insidefoto/Deepbluemedia.eu  

Il loro compito non sarà però per nulla facile, Ilaria trovandosi addirittura a fronteggiare la campionessa del mondo di Barcellona Sarah SJOSTROM e Gregorio,che ha addosso una muta di avversari pronti ad approfittare di qualsiasi passo falso, si vede contrapporre proprio a quel Matt GLAESNER che ha dovuto restituirgli il titolo mondiale ad Istanbul per una questione di doping e che a Herning si troverà a giocare in casa.

Gregorio Paltrinieri. Foto Giorgio Scala/Insidefoto/Deepbluemedia.eu

La PELLEGRINI dovrà nei 200 stile libero fronteggiare la minaccia delle francesi Camille MUFFAT e Charlotte BONNET, della pericolosa svedese Sarah SJOSTROM e dell’olandese Femke HEEMSKERK; quella di MUFFAT, Melani COSTA SCHMIDT e Mireia BELMONTE nei 400 stile libero.  Nei 200 dorso partirà dal ruolo di outsider, con possibilità di trasformare il quarto posto di partenza in un metallo nobile.

Federico TURRINI, che ha solidissime posizioni nel rank europeo grazie alle ottime prove in Coppa del Mondo della scorsa estate;l’emergente farfallista Matteo RIVOLTA, già autore di tre primati nazionali sui 100 farfalla; i giovani mezzofondisti Gabriele DETTI e Andrea Mitchell D’ARRIGO; i velocisti Marco ORSI e Luca DOTTO; Filippo MAGNINI nei 200 stile libero; Stefania PIROZZI nei 200 farfalla sono tutti chiamati a confermare le proprie conclamate qualità. 

RIVOLTA non può essere caricato di particolare responsabilità, ma nei 100 farfalla, nonostante l’esperienza limitata e la capacità superiore degli avversari di gestire la gara in vasca corta, ha ottime possibilità di ben figurare.

Staffette azzurre tutte racchiuse nelle ristretto spazio delle prime quattro/cinque posizioni, con qualche possibilità di podio tutt’altro che trascurabili nello stile libero maschile. 

Da seguire con interesse il comportamento dei giovani del “Progetto RIO”, delle ventenni emergenti nel settore femminile e degli esordienti alla prima chiamata. C’è per tutti l’occasione di ben figurare.

Centodue, delle quali 47 femminili, le presenze gara degli azzurri, dopo la rinuncia senza sostituzione di GIORGETTI. Livello medio alto, con molti nuotatori e nuotatrici  nella top ten (in rosso) delle varie distanze di gara: tutti in grado di superare il taglio delle semifinali nelle gare che le prevedono. L’Italia è indubbiamente una delle cinque nazioni, con la favorita Russia, la Francia, La Germania e l’Ungheria, che possiede da tempo una intelaiatura di squadra tale da poter competere per la conquista del Championships Trophy. I risultati delle ultime cinque edizioni stanno a dimostrarlo: dal successo di Rijeka 2008, passando per il terzo posto di Istanbul 2009, al nuovo primo posto di Eindhoven 2010, al secondo posto di Stettino 2011 e di Chartres 2012, testimoniano di un ruolino di marcia che nessun paese europeo è stato in grado di eguagliare.

Non crediamo che gli azzurri scenderanno dal podio neppure da HERNING.